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1) Dizion. 5° Ed. .
GALLETTO.
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GALLETTO.
Definiz: Sost. masc. Il maschio assai giovine della gallina. È forma diminut. di gallo. –
Esempio: Benciv. Aldobr. P. 118: Dovete sapere che la carne del galletto, quando egli comincia a cantare, sì vale meglio ch'e' pollastri.
Esempio: Burch. Son. 1, 121: Cantan tutti i galletti in lingua d'oco.
Esempio: Pulc. L. Morg. 18, 149: Saresti tu di schiatta di galletto? Tu hai gli spron di drieto.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 197: Pareva proprio un galletto su una bica di grano.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 14: Volendo galletti, si ponghino l'uova appuntate.
Esempio: Red. Lett. M. 16: Mi dispiace fino all'anima, che V. S. illustrissima non mi abbia scritto prima l'esperienza de' due galletti feriti dalla vipera ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 2: Vi fa sgusciare [in tasca] un'ala di galletto.
Esempio: Giust. Vers. 175: O beato colui che si ricrea Col fiasco paesano e col galletto!
Definiz: § I. Galletto, dicesi a una Specie di pasta fritta, che ha figura simile a quella della cresta del galletto.
Definiz: § II. E dicesi pure una Specie di dado, bucato a madre vite, con cresta per la presa, che stringe e chiude. –
Esempio: Grand. Mov. Acq. 61: Si alzi dunque la fiasca fuori della superficie dell'acqua, e tirandola sulla sponda della barca, si giri un galletto posto nel fondo della fiasca in L, con che si farà uscire per un cannellino ivi disposto l'acqua chiusa in essa fiasca.
Definiz: § III. Galletto marzuolo. –
V. Marzuolo.
Definiz: § IV. Galletto di primo canto, chiamasi il Galletto molto giovine, la cui carne è tenerissima e ottima: onde la maniera proverbiale, Galletto di primo canto boccon santo.
Definiz: § V. Fare il galletto, dicesi familiarm. per Fare atti di arroganza, Far l'orgoglioso; che dicesi anche Alzar la cresta.
Definiz: § VI. Mangiare merda di galletto o galletti o Aver mangiato merda di galletto o galletti, si disse in modo basso e con una certa beffa di chi indovina quello che sarà. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 350: Io non ho mangiato merda di galletti, che m'abbia fatto indovino.
Esempio: E Firenz. Comm. 1, 351: È e' però vero, che chi mangia la merda del galletto diventi indovino?
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 86: Dalla fanciullezza e dalla pazzia la verità spesse volte si raccoglie; dond'è 'l comun dettato: Boce del popolo, boce del Signore; perchè forse questo è ripien di pazzi e di ragazzi, i quali par che spesse volt'abbian mangiato merda di galletto.
Definiz: § VII. La cena del galletto, un salto e a letto. Maniera proverbiale denotante L'andare a letto senza cena.