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1) Dizion. 5° Ed. .
FOLLIA.
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FOLLIA.
Definiz: Sost. femm. L'esser folle, cioè pazzo, Pazzia; ma in questo senso è di uso più che altro poetico. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 133: Si squarciò i panni, e mostrò ignudo L'ispido ventre, e tutto 'l petto e 'l tergo; E cominciò la gran follia, sì orrenda, Che de la più non sarà mai ch'intenda.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 29, 44: E restò d'alta maraviglia piena, De la follia che così nudo il mena.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 72: Aletto.... col fuoco il velen ne' petti mesce: Lo sdegno, la Follia.... ognor più infuria e cresce.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Pindem. Poes. 23: Oh, com'è questo ciel, sia tale il core! E più non ne rannuvoli il sereno O follia, che par senno, o dolce errore, Che offre tazza d'ambrosia, ed è veleno.
Definiz: § II. Più comunemente usasi per Difetto di giudizio, Mancanza di senno, Stoltezza, Sconsigliatezza, ed altresì Leggerezza. –
Esempio: Dant. Purg. 1: Questi non vide mai l'ultima sera, Ma per la sua follia le fu sì presso, Che molto poco tempo a volger era.
Esempio: Cic. Opusc. 340: Chè già follia non si mescola con savere, nè sorta di ventura non si riceve in buono consiglio.
Esempio: Vill. G. 245: Il quale trattato il conte Guido da Montefeltro.... fece muovere e cercar, come quelli ch'era maestro e di trattati e di guerra, e conoscea la follia de' Franceschi.
Esempio: Panzier. Tratt. 60 t.: Non puote Cristo sopra così fatto servo obbediente verga di signoria usare, però che non trova in lui follia da battere nè difetto notabile da correggere.
Esempio: Car. Eneid. 2, 850: Qual dira mente o qual follia ti spinge. A vestir di quest'armi.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 68: Se nella sua follia Goffredo è cieco, Siasi in suo danno e del suo popol franco.
Esempio: Manz. Poes. 857: E il giugne; e tiene un premio Ch'era follia sperar.
Definiz: § III. Per Atto o Pensiero da folle, da stolto, Azione dissennata, sconsigliata, e simili. –
Esempio: Nov. ant. B. 78: Uno s'era messo a scrivere tutte le follie e le scipidezze che si facessero.
Esempio: Dant. Parad. 7: O che l'uom per sè isso Avesse soddisfatto a sua follia.
Esempio: Vill. G. 198: Giunto in Prato il conte Guido Novello con tutta sua cavalleria e con molti caporali ghibellini di Firenze, furono ravvisati ch'eglino aveano fatta gran follia a partirsi di Firenze sanza colpo di spada, o esserne cacciati.
Esempio: E Vill. G.114: Sì che in corto tempo feciono due follie.
Esempio: Pucc. A. Centil. 16, 12: Cognobber ch'essi avien fatto follia, Della città sanza commiato uscendo.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 86: Tosto e' si parrà come difendi L'alta follia del temerario detto.
Esempio: Dav. Tac. 1, 406: Non pratichi a quelle follie, non le potevan vedere, nè sapeano imitare.
Esempio: Mont. Poes. App. 101: Son uomo io pure, e aver mi vanto Nell'umane follie la mia gran parte.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 7: Par follia Quanto pensò l'antico senno.
Definiz: § IV. E per Cosa di niun conto, leggiera, Baia, Fandonia, Favola. –
Esempio: Segner. Incred. 157: Follie da contarsi, per ridere, in su le veglie.
Definiz: § V. È meglio corta follia, che lunga. Sentenza proverbiale di chiaro significato. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 336: Egli è meglio corta follia, che lunga.
Definiz: § VI. Passasi il folle colla sua follia, e passa un tempo, ma non tuttavia. –
V. Folle, § XIV.