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FURARE.
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FURARE.
Definiz: Att. Togliere l'altrui, e più che altro con inganno, o di soppiatto, a fine di appropriarselo; ma è voce che oggi non si userebbe se non in poesia; dicendosi comunemente Rubare.
Dal lat. furari. –
Esempio: Dant. Inf. 25: Non va [Caco] co' suoi fratei per un cammino, Per lo furar frodolente ch'ei fece Del grande armento, ch'egli ebbe a vicino.
Esempio: E Dant. Purg. 20: Del folle Acam ciascun poi si ricorda, Come furò le spoglie, sì che l'ira Di Iosuè qui par ch'ancor lo morda.
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 266: Io, perchè rubo e furo con un piccolo legno, sono detto ladro.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 100: Sieno baldamente li Romani, da che questo è l'usato, liberali e larghi di quello che tolgono a' loro nimici; sieno misericordiosi contra coloro che furano l'avere del comune.
Esempio: Tratt. Color. Rett. 30: Due cose fanno l'uomo muovere a furare; avarizia e povertà.
Esempio: S. Ag. C. D. 2, 175: Disonestano tanto li iddii, che non li appareggiano pure alli buoni uomini quando dicono l'uno iddio furare, e l'altro adulterare.
Esempio: Tratt. Dottr. Crist. 15: Non furare. Per questo comandamento s'intende che tu non facci furto, e che tu non abbi dell'altrui contra la voluntade di cui è, ec.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 204: Ed i prestatori, d'avere l'arca furata, sono condennati in denari.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 162: Costui tutto spaventò, credendo forse che Matteo gli avesse o furato o tolto gran parte del suo, ec.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 180: Dov'io avea riposti cento fiorini, non gli ci truovo, che mi sono stati furati.
Esempio: Comp. Mantell. 10: Io ho paura Di questo Agnol Rosan ch'è sagrestano, Perchè alcun dice che la cera fura.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 131: Fuggi, o mio gregge, il Tosco Coridone, Che pur la tasca mi furò l'altr'ieri.
Esempio: Gell. Lez. 304: Cercando.... di tesaurizzare in quelle cose, le quali non possono esser furate da i ladri, o rose e consumate da le tignuole, come sono questi beni del mondo.
Esempio: Car. Arist. Rett. 38: Chi rubba le cose sacre, furerebbe ben le profane.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 28: Come ingannò i custodi? e della Dea Con qual'arti involò l'imagin santa? Se 'l fece, il narri. Io l'ho, signor, furata.
Definiz: § I. E per Togliere, Rapire, Involare, Portar via, riferito a persona, e più specialmente a donna. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 16 t.: La quale [Elena] fu furata da Paris, figliuolo del re Priamo di Troia.
Esempio: Pulc. L. Morg. 19, 29: E perchè ignun non mi possi furare, Da quel lion mi facevon guardare.
Definiz: § II. E detto di animali. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 39: Così il rapace nibio furar suole Il misero pulcin presso alla chioccia, Che di sua inavvertenza poi si duole.
Definiz: § III. E figuratam. pur riferito a persona, e detto della morte. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 299: Morte fura Prima i migliori, e lascia star i rei.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 110: L'esercito Cristian sopra le mura.... Difende la città;... E dove Morte uno ed un altro fura, Non è chi per viltà ricusi il loco.
Definiz: § IV. E altresì figuratam., detto di checchessia, e riferito a cose tanto materiali quanto morali. –
Esempio: S. Ag. C. D. 1, 103: All'une ed all'altre adunque.... non fu furata la castità, ma fue data ad intendere l'umiltà.
Esempio: Pulc. L. Morg. 16, 29: Con sospiri Antea sua richiamava, Dicendo: Lasso, tu m'hai fatto torto, Avermi dato e poi furato il core: E detto questo, si dolea d'Amore.
Esempio: Med. L. Op. 1, 219: Gli occhi leggiadri e di pietade adorni D'una donna gentil me l'han furato (il core).
Esempio: E Med. L. Op. 3, 160: Egli è forse in questo ballo Chi il mio cor furato avia.
Esempio: Poliz. Rim. C. 11: Scuoti, meschin, del petto il cieco errore, Ch'a te stesso te fura, ad altrui porge.
Esempio: E Poliz. Rim. C. 13: Con essi gli occhi giovenili invesca Amor, che ogni pensier maschio vi fura.
Esempio: Bemb. Rim. 68: E veggo lampeggiar quel dolce riso, Che mi furò a me stesso.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 319: Quando la giugneva a quegli O aperti, allargava la bocca in modo, che gran parte si furava della sua beltà.
Esempio: Alam. L. Colt. 3, 627: Quante truova Picciole barbe in lei,... co 'l ferro ardito Le taglie e spenga; per che queste ingorde, Furando il cibo alle profonde e vere, Le fan perire.
Esempio: Tass. Rim. 1, 14: Le care gemme, e i prezïosi odori, Dove furasti [o Sogno], e i raggi, e l'aure, e 'l vento, Per farmi nel languire almen contento, Pur come un delle Grazie o degli Amori?
Esempio: E Tass. Rim. 2, 156: Che se [Madonna] furommi il core, Fia 'l mio furto minore, Quando in dolce vendetta un guardo i' toglia.
Esempio: E Tass. Lett. 2, 64: A chi fura danari non deve esser furato onore nè fama; perciochè i danari sono di minor prezzo che non è l'onore e la gloria.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 13: Dal cor ti fura ogni viril pensieri Il vile esempio di potenti inerti, Che corrompe ed opprime.
Definiz: § V. Vale altresì Sottrarre, Togliere, per buona cagione, in altrui servigio, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Ristor. Comp. Mond. 164: Nè 'l calendario non gli si fa d'innanzi, chè per ciascun quattro anni si sostiene e fura uno dì nello calendario, lo quale dì è chiamato bisesto.
Esempio: Vill. F. Vit. 5: Tutto il tempo che dalla dottrina de' fanciulli poteva furare,... accuratissimamente spendeva nello studio de' Poeti.
Esempio: S. Antonin. Lett. 77: Essendo più volte da te pregato, e da altri sollecitato di scriverti alcuna cosa a tuo conforto,... al presente un poco di tempo ho furato a satisfare al tuo desiderio.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 207: Cenere al vento sì pietoso e fero, C'a' fastidiosi vermi il corpo furi.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 1, 40: Per nutrire il buon padre il dolce figlio Fatica, e suda e sforza la natura; Spesso la vita sua mette in periglio; Per dargli 'l pane alla sua bocca il fura.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 39: Di qua, di là si volge, e sue leggiere Membra il presto Guascone a i colpi fura.
Esempio: Guarin. Past. fid. 1, 3: E le membra al riposo, e gli occhi al sonno Furando, anch'io so desiar l'aurora.
Esempio: Mont. Poes. 1, 232: Di ritroso fanciul tenendo il metro Quando la madre a' suoi trastulli il fura.
Definiz: § VI. E pur figuratam. e poeticam. per Celare, Nascondere. –
Esempio: Dant. Purg. 30: Voi vigilate nell'eterno die, Sì che notte nè sonno a voi non fura Passo, che faccia il secol per sue vie.
Esempio: Rinucc. O. Narcis. 3, 3: Dove fugge un bel rio tra chiuse sponde Giaccio, e furanmi al sol le spesse fronde.
Definiz: § VII. Neutr. pass. furarsi Togliersi, Sottrarsi, e simili, anche figuratam. –
Esempio: Ar. Rim. 1, 466: Allor l'accorta e bella Mia vaga pastorella Alla gelosa sua madre si fura.
Esempio: Menz. Poes. 1, 326: Quel Sol che parve alteramente adorno, Di nuovo or langue, e agli occhi altrui si fura.
Esempio: E Menz. Poes. 2, 162: E s'uom si volge a una beltà non pura, Se stesso inganna, e un falso bene apprende, E per il falso al vero ben si fura.
Definiz: § VIII. E costruito con un termine retto dalla particella Da, vale Partirsi nascostamente, Fuggirsi, Segregarsi, Separarsi. –
Esempio: S. Bern. Cosc. 86: Quando gli altri si furano da' parlamenti degli uomini in alcuno luogo secreto, acciocchè quivi parlino con lo Re degli angeli, io cerco di parlare con gli uomini.
Esempio: Vill. M. 190: Il loro Re, furandosi dal suo esercito, fu in Mugello preso e morto.
Esempio: Bemb. Asol. 8: Il quale eziandio molto da ognuno spesse volte si furava.
Esempio: E Bemb. Stor. 1, 182: Anzi ancora quelli da cavallo di lui nascosamente tutto il dì dall'oste e dalle loro compagnie si furavano.
Definiz: § IX. E usato assolutam. per Celarsi, Nascondersi. –
Esempio: Bocc. Lett. 61: Non è cosa di savio credere con questo suo stomacoso furarsi ingannare coloro che aspettano.