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1) Dizion. 5° Ed. .
NINFA.
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NINFA.
Definiz: Sost. femm. Term. della Mitologia. Nome generico di Ciascuna di quelle Divinità femminili minori, cui si attribuiva il presedere con denominazioni speciali ai mari, ai fiumi, alle fonti, alle montagne, alle selve ed agli alberi.
Dal lat. nympha, e questo dal grec. νύμφη. –
Esempio: Dant. Purg. 29: E come ninfe che si givan sole Per le salvatiche ombre, disïando Qual di fuggir, qual di veder lo sole, ec.
Esempio: Petr. Rim. F. 169: Qual ninfa in fonti, in selve mai qual dea Chiome d'oro sì fino a l'aura sciolse?
Esempio: E Petr. Rim. F. 303: Al bel seggio riposto, ombroso e fosco Nè pastori appressavan nè bifolci, Ma ninfe e muse, a quel tenor cantando.
Esempio: Bocc. Ninf. Fiesol. 7, 33: Rimase adunque le ninfe in tal mena, Sempre quel fiume Mensola chiamaro.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 698: Ninfa tanto è a dire quanto iddia d'acque, perchè abitavano le ninfe appresso ai fiumi; ma anco si trova generale nome di tutte le iddie che abitavano in terra,... de le quali erano diverse specie; imperò che altre abitavano a le fonti,... altre al mare,... altre ne le selve,... altre alli arboreti,... altre ne' monti,... altre ne' campi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 109: Benigno abbiate e sole e luna E de le ninfe il coro, che proveggia Che non conduca a voi pastor mai greggia.
Esempio: Car. Eneid. 1, 274: D'incontro è di gran massi e di pendenti Scogli un antro muscoso...: albergo veramente Di ninfe.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 349: Del dotto e ricco e valoroso Atlante Figlie siàn noi, già ninfe in questi monti, Or vaghe stelle.
Esempio: Buonarr. Tanc. 1, 4: E dico che tu se' sempre più bella, E mi pari una ninfa o una stella.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 22: Che le naiadi, ninfe di quel fiume, Coronate di giunchi e di pannocchie, Corrono ad aiutarlo, infin ch'a riva ec.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Pindem. Poes. 15: Melanconia, Ninfa gentile, La vita mia Consegno a te.
Definiz: § II. E per Figura rappresentante una ninfa. –
Esempio: Chiabr. Rim. 3, 102: Fra le colonne han poeto Mille canne di bronzo, onde si cigne Il pelaghetto, e da le terse canne Umida ninfa in verso il ciel sospigne Ben mille chiari ruscelletti.
Definiz: § III. Figuratam., e secondo proprietà latina, per Acqua; presa la figura dalle Naiadi, ninfe delle acque. –
Esempio: Salvin. Lett. IV, 2, 297: La povera donna (Semele) fece Bacco tutto inceso e bruciato dal fulmine. Le ninfe, che sono l'acque, lo lavarono (Bacco) per ispegnere quel fuoco. La favola significa che 'l vino, che è tutto fuoco, simboleggiato da Bacco, va smorzato dalle piacevoli e delicate ninfe, cioè dall'acque.
Definiz: § IV. Poeticam., per Donna giovine e bella; e in ischerzo si usa anche familiarmente. –
Esempio: Guar. Past. fid. 4, 3: Quella ninfa celeste, Quella saggia Amarilli, Quell'esempio d'onore, Quel fior di castitate.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 538: Eh, i' non son la sninfia. Non accetta ella il titolo di ninfa, ma se ne burla, trasfigurandolo in sninfia.
Esempio: Mascher. Inv. Lesb. 69: Chè se ami più de l'eritrea marina Le tornite conchiglie, inclita ninfa, Di che vivi color, di quante forme Trassele il bruno pescator da l'onda!
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 64: Bella ninfa, per tuo bene Forse viene Che mi parli e ciò m'inchiedi. Se modesta e saggia sei, ec.
Esempio: Pindem. Poes. 326: Incontra.... le antiche belle, E gli omeri alza. Oh ninfe della Senna! Quello era garbo!
Definiz: § V. Ninfa. Term. dei Naturalisti. Lo stesso che Crisalide o Aurelia. –
Esempio: Red. Esp. Insett. 18: L'uova (figura di certi vermicciuoli),... arrivate a questo segno, di molli e tenere che erano, diventarono di guscio duro e frangibile; onde si potrebbe dire che abbiano qualche somiglianza con quelle crisalidi o aurelie o ninfe che se le chiamino, nelle quali per qualche tempo si trasformano i bruchi, i bachi da seta ed altri simili insetti.
Esempio: Vallisn. Op. 1, 70: Trovai i vermini sovraddetti cangiati tutti in ninfe, nel loro piccolo bozzoletto rivolte.
Esempio: E Vallisn. Op.1, 184: In questa ninfa, o seconda apparenza, s'incominciano a vedere manifestamente tutte le membra della nostra mosca, ravvolte come in sottilissima tela.
Esempio: E Vallisn. Op. 2, 110: Tre sono le principali apparenze che generalmente negl'insetti veggiamo, prima che volatili si manifestino.... La prima di verme, la seconda di crisalide o aurelia o ninfa, la terza di animale, nel suo genere, perfetto.
Esempio: E Vallisn. Op. 2, 129: Ci vuole un mezzo fra quello e questo, che non è verme e nè meno volatile, ma un terzo, dell'uno e dell'altro, per così dire, partecipante, che si chiama crisalide, aurelia o ninfa.
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 141: Quando sono (certi bacherelli) in ninfe o crisalidi, fanno un volume assai minore.
Esempio: Spallanz. Opusc. Fisic. 2, 139: Quanto a' bruchi e a' vermi de' mosconi, in undici pollici d'aria cessa van di vivere, prima di farsi crisalidi o ninfe.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 390: Resta il corpo del baco ridotto alla forma di una ghianda, mutato in grisalide o ninfa..., che all'esterno mostra gli antichi anelli del corpo del baco rimpiccoliti.
Definiz: § VI. Ninfa. Term. degli Anatomici. Parte della natura femminile. –
Esempio: Cocch. R. Lez. anat. 51: L'apertura esterna della vagina è in mezzo alle due ninfe, cioè due piegature di cute sotto all'orifizio dell' uretra, e tutte queste parti poi sono rinchiuse nei labbri esterni.
Definiz: § VII. Far la ninfa, si usò, detto di uomo giovane, per Fare il vagheggino, il bellimbusto, il damerino, Fare atti da effemminato. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 22: Del vestir poi, ogni cosa ci bastava; ma adesso questi giovani d'oggi tutto il giorno vanno a spasso a far la ninfa, e spendon più in un paio di calze, che noi non facevamo in vestirci tutti.