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GIUNCATA.
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GIUNCATA.
Definiz: Sost. femm. Latte rappreso e fresco, e non ancora salato, che si distende sopra uno stoino di ginestre o di piccoli giunchi; il quale, quando ha avuto il sale, chiamasi Raveggiuolo. –
Esempio: Burch. Son. 1, 68: Fu trovato in Camerata, Con sugo di bambagia in una cesta, Che lo vendeva, scambio di giuncata.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 241: Guatatesi le Dee con un sorriso, E quasi fatte come duo giuncate Dalle ciriege viscide macchiate,... Disson tra loro: ec.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 22: E si fa poi cacio assai e giuncate, che sovvengono i contadini fino a la ricolta.
Esempio: Bard. P. Avinav. 7, 41: A mensa si veggon le giuncate, Per mantenerle ben bianche e pulite, Talor coperte di foglie di vite.
Esempio: Lipp. Malm. 9, 38: Se in quel cimento lo guardate in viso, Lisciato lo vedrete d'un belletto, Composto di giuncate e di brodetto.
Esempio: Not. Malm. 2, 713: Giuncata. Latte rappreso e serrato in foglie di farfaro con giunchi; e da questi è detta Giuncata.
Esempio: Bellin. Bucch. 77: Con quelle carni sue, che Dio le ha fatte, Non ti par ella intrisa di giuncata, Di raveggiuolo, di torta di latte, Di burro, di ricotta inzuccherata?
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 3, 40: Di varie frutte, e di delizie ortensi, V'era più d'un panier, più d'un bacino, Con una bella torta inzuccherata, Quattro ricotte fresche e una giuncata.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 114, 5: Al comune di Val di Bure condoniamo le lire sette, che soleva pagare invece delle giuncate.