Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CIRIEGIA.
Apri Voce completa

pag.70


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
CIRIEGIA.
Definiz: Sost. femm. Lo stesso che Ciliegia; ma è forma oggi meno comune. –
Esempio: Nov. ant. B. 88: Si richiamò un villano d'un suo vicino, che li avea imbolato ciriege.
Esempio: Bocc. Laber. 64: De' quali ella faceva non altre corpacciate, che facciano di fichi, di ciriege o di poponi i villani.
Esempio: Poliz. Pros. 22: Questi baccelli e ciriegie non mi piacciono.
Esempio: Montig. Dioscor. volg. 57 t.: Le ciriegie fresche tengono il corpo ben disposto.
Esempio: Cas. Pros. 2, 74: Mangiare, come tu suoli, le fave a staia e le ciriege a ceste.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 182: Così si mostrano le ciriegie a' bambini.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 137: Vi ringraziamo tutti delle ciriegie: le vostre figliole ne hanno avuto contento, e ne hanno merendato.
Esempio: Giulianell. Mem. Intagl. 50: Egli intagliava su' de' noccioli di susine e di ciriege, bassirilievi composti di molte figure, che erano quasi impercettibili alla vista.
Definiz: § Fare come le ciriegie o Essere come le ciriegie, lo stesso che Fare o Essere come le ciliegie. –
Esempio: Varch. Suoc. 4, 6: In fine le disgrazie sono come le ciriege. Salv. Granch. 5, 3: S'io ripescassi il primo, gli altri due Van come le ciriege.