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1) Dizion. 5° Ed. .
GOCCIOLARE.
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GOCCIOLARE.
Definiz: Neutr. Cascare a gocciole, Venir giù, Uscir fuori, Versarsi, in piccolissima quantità e con intermissione; detto di qualsivoglia liquore, umore, o materia liquida. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 410: Alcuna volta fanno a modo d'acqua gocciolare gli umori per le nari, e allora s'appella vermo volativo.
Esempio: Pallad. Agric. 227: Se l'altro dì ha colto tanto omore, che premendol goccioli.
Esempio: Plut. Vit. 90: E il veleno era acqua molto fredda come gelo, la quale gocciola da una pietra, che si trova nella terra di Nonacrida, e cogliesi in maniera di rugiada.
Esempio: Varch. Suoc. 3, 3: Queste lagrime, che tu vedi cadermi de gli occhi (e le gocciolavano di continovo a quattro a quattro).
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 197: Tutte le genti ed attuali e possibili, innanzi a Dio sono.... quanto una stilla d'acqua, che goccioli da una secchia già rovesciata.
Definiz: § I. E detto figuratam. di cosa o corpo solido, vale Lasciar cadere o uscire, Mandar giù o fuori, Versare, gocciole di qualsivoglia materia liquida, o liquefatta. –
Esempio: Pallad. Agric. 17: Le pietre di sopra alla terra di verno gocciolano.
Esempio: Bibb. N. 5, 691: La femina che è usata a gridare, è come il tetto che tuttavia gocciola.
Esempio: Domen. Plin. 899: L'orina [dei lupi cervieri] guarisce il gocciolare della vescica.
Esempio: Grazz. Pros. 362: Si piglia intanto un pane, e dividesi per il lato, e fattone due parti, con la forchetta o col coltello infilzandone una, si mette sotto dove gocciola la salsiccia.
Esempio: Ross. B. Appar. Est. 3 t.: Ognuna di dette ceste stava in maniera che riceveva tutta la cera cadente da quei doppieri che elle avevan nel mezzo, acciocchè non gocciolassero sopra le gentil donne sedenti.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 568: Lucrezio disse delle mura, le quali gocciolano agli umidori e agli scilocchi.
Definiz: § II. E col compimento, retto mediante la particella Di, denotante il liquido o umore che gocciola da checchessia. –
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 2, 38: Bruto trasse dal petto a Lucrezia il pugnale, il quale gocciolava di sangue.
Esempio: Pulc. L. Morg. 25, 77: Questo [arbore] più ch'altro misse Gano in dubbio, Perchè di sangue gocciolava.
Definiz: § III. Detto in particolare della vite, vale Mandar fuori dalle tagliature, nella primavera, l'umore acquoso a gocciole; Gemere.
Definiz: § IV. E detto di persona, per versare gocciole di sudore, Mandar fuori il sudore in tanta copia da cadere a gocciole; usato così assolutam., come col compimento espresso. –
Esempio: Corsin. B. Torracch. 1, 40: Sbottonato quel dì s'era il giubbone Pe 'l caldo, e qua e là giva in capelli, Gridando, mentre ognor di sudor gocciola, Uomini e donne, in fila, in giro, in chiocciola.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 352: Sudo per la passion tanto, ch'io gocciolo.
Definiz: § V. Figuratam., e in modo basso, si usò per Essere innamorato veementemente. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 136: Un gocciola Ed un snocciola; Noi gli occhi di civetta, e voi l'occhiate.
Definiz: § VI. E Att. Mandar giù, o fuori, Versare, a gocciole. –
Esempio: Bocc. Filoc. 68: Ogni vicino arbore pareva che gocciolasse sanguinose lagrime.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 21: Duo caproni salvatichi.... sì aspramente combattevano l'un coll'altro, che tutt'a due gocciolavano sangue per ogni verso.
Esempio: Tass. Amint. 3, 2: Ecco, di non so donde un lupo sbuca, Grande fuor di misura, e dalle labbra Gocciolava una bava sanguinosa.
Definiz: § VII. E per Versare o Colare a gocciola a gocciola, o adagio adagio e in piccolissima quantità per ogni volta. –
Esempio: Montig. Dioscor. volg. 37 t.: Mescolata [la trementina] con l'olio e mele si gocciola ne gli orecchi, che gettano marcia.