Lessicografia della Crusca in rete

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CESSO
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CESSO.
Definiz: Sost. masc. Quel luogo appartato della casa, ove si suol deporre le superfluità del ventre; che più comunemente dicesi Luogo comodo.
Dal lat. secessus, Ritirata, tolta per aferesi la sillaba se. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 87: Per la gran necessitade è costretto l'onesto uomo andare in un cesso.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 41: Risponde il cittadino: e' sarà ricoverato in qualche cesso.
Esempio: Ar. Sat. 1, 165: Fa a mio senno, Maron; tuoi versi getta Con la lira in un cesso.
Esempio: Graz. Rim. 1, 106: N'una fogna sotterrati o 'n un cesso.
Esempio: Not. Malm. 2, 854: Il cariello o turacciolo del cesso.
Definiz: § I. E per Cessino. –
Esempio: Magazzin. Coltiv. 17: Il cesso è ottimo a gli orzi ne' terreni freschi e umidi.
Definiz: § II. Ogni casa ha cesso e fogna, ovvero acquaio: proverbio significante che Ognuno ha le sue imperfezioni.