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Dizion. 4° Ed. .
DILETTO
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DILETTO.
Definiz: | Piacere, Gioia, Gusto, Contento sì d'animo, come di corpo. Lat. delectatio,
oblectamen, voluptas. Gr. ἡδονή. |
Esempio: | Bocc. pr. 9. Parimente diletto delle sollazzevoli cose in quelle mostrate, e utile
consiglio potranno pigliare. |
Esempio: | Dant. Purg. 7. E non senza diletto ti fier note. |
Esempio: | E
Dan. Purg. 12. Ma fia diletto loro esser su pinti. |
Esempio: | Petr. canz. 8. 7. E per piangere ancor con più diletto.
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Esempio: | E Petr. cap. 3. Vuo' vedere in un cuor diletto,
e tedio, Dolce, e amaro? |
Esempio: | Cr. 11. 40. 1. Il giardino dee avere intorno diverse generazioni d'erbe odorifere,
che diano diletto, e conforto, imperocchè ogni odore e all'animo soavissimo cibo. |
Definiz: | §. I. A diletto, posto avverbialm. vale Per diletto, In pruova; e vi si
aggiugne talora la voce Tuo, Mio, o simili. Lat. animi gratiâ. |
Esempio: | Bocc. lett. Pin. Ross. 271. Chi potrebbe dire quanti già a diletto lasciarono le
proprie sedie, e allogaronsi nell'altrui? |
Esempio: | G. V. 5. 3. 3. Bagnandosi a diletto in un piccol fiume chiamato il Ferro,
disavventurosamente affogò. |
Esempio: | Vinc. Mart. lett. 4. Io sono stato sempre giuoco della fortuna, la quale mi ha
portato a suo diletto quasi nel più infimo luogo. |
Definiz: | §. II. A bel diletto, posto avverbialm. vale lo stesso, che In pruova, A bella
posta. Lat. consultò, dedita opera. Gr. ἐκ
προνοίας. |
Esempio: | Sen. ben. Varch. 4. 17. Nè alcuno tanto mai l'essere si spoglia dell'uomo, che
egli sia cattivo per piacere, ed adoperi male a bel diletto. |
Esempio: | Alleg. 149. Se pure e' fusse qualcuno, che dileggiandomi se ne facesse beffe a bel
diletto. |
Esempio: | E Alleg. 154. Ed esser d'una bestia
innamorato, Che ti faccia arrabbiare a bel diletto. |
Definiz: | §. III. Andare a diletto, vale Andare a spasso, Andare a ricreazione. Lat.
spatiari. Gr. περιπατεῖν. |
Esempio: | Bocc. nov. 35. 5. Sembianti faccendo d'andare fuori della città a diletto tutti e
tre, seco menarono Lorenzo. |
Definiz: | §. IV. Prendere a diletto, vale Prendere in ischerzo, Farsi beffe. Lat.
ludibrio habere. Gr. ἐντρυφᾶν. |
Esempio: | Petr. son. 241. Ma tu prendi a diletto i dolor miei. |
Definiz: | §. V. Prender diletto d'altrui, vale Godere una persona amorosamente. Lat.
rem habere . Gr. γινώσκειν. |
Esempio: | Tav. Rit. Facciovi sapere, che io sono sì forte innamorata di voi, ch'io non
truovo nè luogo, nè posa, e sì vi giuro, che se voi prenderete di me diletto, che io vi farò il più contento cavaliere
del mondo. |
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