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LASCIAMENTO, e talora anche LASSAMENTO
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LASCIAMENTO, e talora anche LASSAMENTO.
Definiz: Sost. masc. L'atto e L'effetto del lasciare o lassare, nei suoi varj sensi. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 429: La qual cosa si fa per lasciamento de' vizj ed aggiugnimento di virtude.
Esempio: Cavalc. Specch. Pecc. 103: E così s'accusi (chi si confessa) della ommissione, cioè del lassamento di bene, dicendo: Non abbo amato Iddio, nè 'l prossimo come me stesso; non abbo ec.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 315: Dunque cotali amistà per lasciamento d'usanza si deano levare e discucire, piuttosto che tagliare.
Esempio: E Fr. Bart. Amm. ant. volg. 329: Acciocchè per temporale lasciamento di fatica ad affaticare diventino più forti.
Definiz: § Trovasi per Lascito. –
Esempio: Vill. M. 4, 310: E farne trasporto, cedizione e lasciamento, per fede e saramento solennemente, e con lettere patenti ec.