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COLPARE.
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COLPARE.
Definiz: Att. Accusare, Riprendere; che oggi dicesi comunem. Incolpare.
Dal lat. culpare. –
Esempio: Fr. Guitt. Rim. 2, 224: Fera ventura è quella che m'avvene, Ch'altri fa 'l male, ed io ne son colpato.
Esempio: Rim. Ant. F. Dant. Maian. 2, 456: Che, s'io ne pero, vostro valimento Sarà colpato, che faccia falsura.
Esempio: Dant. Conv. 199: Escusomi da mia colpa, della quale non deggio essere colpato.
Esempio: Bern. Orl. 12, 19: Che quell'anima bella e graziosa Potria di crudeltà colparsi assai.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 247: Io udi' dire una volta, che un certo Momo, non potendo in altro colpare la bella Venere, che e' le biasimò non so che sua pianella.
Esempio: Cas. Rim. 1, 28: Il suo proprio errore E la sua crudeltà colpi e condanni.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 408: Vivi, e perdendo non colpar la sorte.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 3, 290: Ne' casi della fortuna.... non si può colpar la prudenza umana.
Definiz: § I. Neutr. pass. colparsi Si usò per Chiamarsi in colpa, Confessarsi colpevole. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 83: Anzi che cominci a laudare il nome di Dio, sì si de' battere e colpare de' suoi peccati, per ciò che niuno è sanza essi.
Definiz: § II. Neutr. Si usò per Peccare, Errare, Mancare. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 47 t.: Imperciò ch'elli colparono assai per lo loro parlamento, il quale fu fatto sanza alcuno ordine di discrezione.
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 336: Con ragione teme, non sopra di lui la morte del vostro fratello, alla quale egli non nato ancora niente colpò, voleste vengiare.
Esempio: Pitt. B. Cron. 92: S'io avea in alcuna cosa colpato, voleano che fossi libero e assoluto.