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Dizion. 5° Ed. .
COLPARE.
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COLPARE. Definiz: | Att. Accusare, Riprendere; che oggi dicesi comunem. Incolpare. |
Dal lat. culpare. – Esempio: | Fr. Guitt. Rim. 2, 224: Fera ventura è quella che m'avvene, Ch'altri fa 'l male, ed io ne son colpato. | Esempio: | Dant. Conv. 199: Escusomi da mia colpa, della quale non deggio essere colpato. |
Esempio: | Bern. Orl. 12, 19: Che quell'anima bella e graziosa Potria di crudeltà colparsi assai. |
Esempio: | Firenz. Pros. 1, 247: Io udi' dire una volta, che un certo Momo, non potendo in altro colpare la bella Venere, che e' le biasimò non so che sua pianella. |
Esempio: | Cas. Rim. 1, 28: Il suo proprio errore E la sua crudeltà colpi e condanni. |
Definiz: | § I. Neutr. pass. colparsi Si usò per Chiamarsi in colpa, Confessarsi colpevole. – | Esempio: | Giamb. Lat. Tes. 83: Anzi che cominci a laudare il nome di Dio, sì si de' battere e colpare de' suoi peccati, per ciò che niuno è sanza essi. |
Definiz: | § II. Neutr. Si usò per Peccare, Errare, Mancare. – |
Esempio: | Strat. Mor. S. Greg. 1, 47 t.: Imperciò ch'elli colparono assai per lo loro parlamento, il quale fu fatto sanza alcuno ordine di discrezione. | Esempio: | Bocc. Filoc. 2, 336: Con ragione teme, non sopra di lui la morte del vostro fratello, alla quale egli non nato ancora niente colpò, voleste vengiare. | Esempio: | Pitt. B. Cron. 92: S'io avea in alcuna cosa colpato, voleano che fossi libero e assoluto. |
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