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Dizion. 5° Ed. .
FAMA.
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pag.511
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FAMA. Definiz: | Sost. femm. Grande e costante divulgamento di bene o di male; Voce, Notizia, universalmente diffusa, intorno a cose o fatti per lo più di molto rilievo. |
Dal lat. fama. – Esempio: | Dant. Inf. 15: Vecchia fama nel mondo li chiama orbi. | Esempio: | Bocc. Decam. 1, 198: Sì come chiarissima fama quasi per tutto il mondo suona. | Esempio: | But. Comm. Dant.: Ed è fama, secondochè si piglia in bene, chiara notizia con loda. | Esempio: | Car. Eneid. 4, 264: Ella si fece Moglie chiamar d'Enea: con questo nome Ricoverse il suo fallo; e di ciò tosto Per le terre di Libia andò la fama. | Esempio: | Tass. Gerus. 1, 33: Concluso ciò, fama ne vola, e grande Per le lingue degli uomini si spande. | Esempio: | Adim. A. Pind. 165: E in vero la fama non è altro che una voce moltiplicata a guisa d'eco, che radoppia il suono per le bocche de gli uomini. | Esempio: | Casott. Mem. Impr. 55: Non dubitarono di far menzione della fama, che correva, che la Tavola, in cui era dipinta l'Immagine di Maria,... fosse opera di S. Luca. |
Definiz: | § I. Poeticam. viene personificata in un ente immaginario. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 14, 95: Sicchè più tosto che ritrovi il calle La Fama d'avvisar, gli abbia alle spalle. | Esempio: | Car. Eneid. 4, 265: E questa Fama un mal, di cui null'altro È più veloce; e come va, più cresce, E maggior forza acquista. È da principio Picciola e debil cosa, e non s'arrischia Di palesarsi; poi di mano in mano Si discopre e s'avanza, e sopra terra Sen va movendo e sormontando a l'aura Tanto, che 'l capo infra le nubi asconde. |
Definiz: | § II. E per La immagine allegorica di essa, dipinta o scolpita. – | Esempio: | Bart. C. Archit. Albert. 273: Si sculpiranno di basso rilievo statue, come sono quelle dee allegre, la Vittoria, la Gloria, la Fama, la Abbondanzia, e simili. | Esempio: | Borgh. R. Rip. 70: La Fama coll'ali, che suona la tromba, per manifestare il miracolo. | Esempio: | Giunt. Eseq. Buonarr. 47: Una Fama che parea che volasse,... con una tromba che riusciva in tre bocche. |
Definiz: | § III. E semplicemente per Voce che corra in pubblico intorno a qualche fatto o a qualche persona; Novella di checchessia. – | Esempio: | Liv. Dec. 1, 252: Non trovando quivi
i nemici, seguitando le traccie e la fama, gl'incontrarono allo scendere ch'elli faceano delle montagne di Tuscolo. | Esempio: | E Liv. Dec. 1, 302: Se voi credete che la fama della guerra sia vana ed infinta,... mandatevi alcuni ad ispiare il fatto. | Esempio: | Fr. Bart. Amm. ant. volg. 579: I signori che sono nell'altezza della dignità, eziandio una fama d'uno leggiero messo li conturba. | Esempio: | Vill. M. 285: Il divolgamento di questa fama non si trovò ch'avesse fondamento di trattato fatto per lo 'mperadore. | Esempio: | Leggend. SS. M. 4, 287: Figliuola mia, che fama è questa che è venuta agli orecchi miei di te, e l'animo mio ha tutto contristato? | Esempio: | Senec. Declam. 181: La fama era quasi pubblica, che disonestamente usava colla sua nuora. | Esempio: | Dav. Tac. 1, 171: Tacfarinata adunque sparge fama che i Romani da altre nazioni erano tartassati. | Esempio: | Niccol. Strozz. 1, 5: Dite: la fama il duca Come estinto racconta? |
Definiz: | § IV. E per Celebrità grande, riferito a persona, famiglia, popolo, e simili; Grande rinomanza, per meriti universalmente riconosciuti. – | Esempio: | Dant. Inf. 2: Di cui la fama ancor nel mondo dura. | Esempio: | E Dant. Inf. 15: E letterati grandi e di gran fama. | Esempio: | E Dant. Purg. 8: La fama che la vostra casa onora, Grida i signori e grida la contrada, Sì che ec. | Esempio: | E Dant. Parad. 6: E Deci e Fabi Ebber la fama, che volentier mirro. | Esempio: | Petr. Rim. 1, 294: Quella (Laura) ch'a tutto 'l mondo fama tolle. | Esempio: | E Petr. Rim. 1, 312: Qual donna attende a glorïosa fama.... Miri fiso negli occhi a quella mia Nemica. | Esempio: | Bocc. Decam. 5, 183: Per virtù molto più che per nobiltà di sangue chiarissimo, e degno d'eterna fama. | Esempio: | Leggend. SS. M. 3, 213: Cominceranno alcune persone a venirti cercando per la gran fama che uscirà di te per tutte le parti di Giudea. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 27, 22: Il picciol drappello, Di chiara fama eternamente degno. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 37, 5: Non fur queste e poch'altre degne sole, Di cui per arme eterna fama vole. | Esempio: | Tass. Gerus. 1, 36: Suoni e risplenda la lor fama antica, Fatta dagli anni omai tacita e nera. | Esempio: | E Tass. Gerus. 2, 47: Qual sì disgiunta Terra è dall'Asia,... Vergine glorïosa, ove non giunta Sia la tua fama? | Esempio: | E Tass. Gerus. 8, 5: Signor, poi dice, che con l'Oceano Termini la tua fama, e con le stelle, Venirne a te vorrei più lieto messo. | Esempio: | Panant. Poet. Teatr. 27: Se alfine uno scrittor si è guadagnata La fama che cercò con tanta pena,... Degli emuli la rabbia si scatena. |
Definiz: | § V. E figuratam. e poeticam., detto di persona che dia fama, celebrità a un popolo, a una città, a un tempo, e simili; che più frequentemente dicesi Gloria. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 3, 45: Vedi Leonello, e vedi il primo Duce, Fama de la sua età, l'inclito Borso. |
Definiz: | § VI. E con più tenue significato, sempre riferito a persona, per Memoria. – | Esempio: | Dant. Inf. 3: Fama di loro il mondo esser non lassa. | Esempio: | E Dant. Inf. 13: In vece D'alcuna ammenda, tua fama rinfreschi Nel mondo su. | Esempio: | E Dant. Inf. 31: Ancor ti può nel mondo render fama. | Esempio: | Vespas. Vit. Uom. ill. 3: Ho io più volte considerato.... di molti uomini degni essere perita la fama, per non c'essere chi abbia mandato a memoria delle lettere l'opere loro. | Esempio: | E Vespas. Vit. Uom. ill. 4: E di questi [artisti] se ne potrebbe nominare infiniti, de' quali ò mancata la fama, solo per non avere chi abbi scritto di loro. | Esempio: | Leopard. Poes. 37: Così la vereconda Fama del vostro vate appo i futuri Possa, volendo i numi, Tanto durar quanto la vostra duri. |
Definiz: | § VII. E per Riputazione; e in questo senso riceve un aggiunto, come buonabuona fama o cattiva cattiva fama, onesta onesta fama, disonesta disonesta fama e simili: e quando usasi assolutamente, ha sempre buon senso. – | Esempio: | Dant. Purg. 17: È chi podere, grazia, onore e fama Teme di perder, perch'altri sormonti. | Esempio: | E Dant. Conv. 72: La fama buona, principalmente generata dalla buona operazione nella mente dell'amico, da quella è prima partorita. | Esempio: | Bocc. Lett. 283: Perciocchè la fama è servatrice delle antiche virtù e predicatrice de' vizj, sanza restare, sommamente si guardano i savj di non contaminarla, o di fama trasmutarla in infamia. | Esempio: | Macingh. Strozz. Lett. 472: Non si può se none lodare l'esser buon cristiano,... ed è onore e buona fama alle genti del mondo. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 5, 90: Il Re, che liberata la figliuola Vede da morte e da fama non buona, Più s'allegra ec. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 13, 69: Di cui d'ora in ora La beltà, la virtù, la fama onesta, E la fortuna crescerà. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 33, 74: La qual fatto avea nera più che pece La fama lor, ch'esser solea sì bella. | Esempio: | Tass. Gerus. 5, 84: Opportuno e grato arrivi Difensor di mia fama e di mia vita. | Esempio: | E Tass. Gerus. 6, 70: Pur, se non della vita, avere almeno Della sua fama dee temenza e cura. | Esempio: | Bald. Vers. 123: Sopra tutto a temer t'esorto, o figlia, La fama rea. | Esempio: | Giust. Vers. 12: Brevi giorni infelici Avrai,... ma d'intatta fama. | Esempio: | E Giust. Vers. 107: Temuto e celebre Per fama infame, ec. |
Definiz: | § VIII. Pubblica fama, parlandosi di testimonj, prove, e simili, si usava a significare la Notizia che correva pubblicamente intorno a un dato fatto o a una data condizione di cose o di persone. Quindi le maniere Di pubblica voce e fama, Di pubblica fama, o solamente Di fama, che si usarono a significare Secondo quello che se ne sapeva per pubblica voce. – | Esempio: | Ordinam. Giust. 6: E basti la pruova in tutte le predette cose.... contra quelli Grandi che facessono i maleficj.... per tre testimonj, che provassono di piuvica fama, e per lo saramento di colui che fosse offeso, se vivesse. | Esempio: | Comp. Din. Cron. DL. 49: Che i malificj si potessino provare per dua testimonj di publica voce e fama. | Esempio: | Stat. Art. Calim. I, 2, 32: Basti.... la pruova di tre o di quattro testimonj degni di fede, di publica fama;... e cotale pruova di fama s'abbia per sufficiente. | Esempio: | Vill. G. 3, 6: Si potessono provare i malificj per due testimonj di pubblica voce e fama. | Esempio: | E Vill. G. 3, 24: La cittade si racquetò, sanza altra novità, rimagnendo il popolo in suo stato e signoria, salvo che dove la prova della piuvica fama era per due testimonj, si mise fossono per tre. | Esempio: | Stef. March. Istor. 9, 86: Dove si potea provare per testimonj di fama, egli non si poteano poi riprovare. | Esempio: | Machiav. Stor. 1, 80: Fecesi che la pubblica fama bastasse a giudicare. | Esempio: | Cavalcant. B. Retor. 246: La voce e la fama publica ci porge ancora ella qualche volta occasione d'addurla, per pruova. | Esempio: | Legg. Band. C. 17, 133: Bastino dieci testimonj di buon nome, che provino la fama. |
Definiz: | § IX. Di buona fama o Di mala fama, usato come aggiunto di persona, vale Che ha buona o cattiva riputazione; e in senso particolare Di mala fama, detto di donna di mala fama, vale Che conduce vita disonesta, Che fa copia pubblicamente di sè. – | Esempio: | E Castiglionch. L. Epist. 59: Lapo d'Albertuccio, il quale fu a me padre,... fu uomo pacifico, e di buona condizione e fama. | Esempio: | Esop. Fav. S.
67: Fuggiva ogni uomo la sua conversazione, siccome d'uno indovino e uomo di mala fama. | Esempio: | E Esop. Fav. S. 148: Giuocatori e cioncatori, e uomini di mala vita e fama. |
Definiz: | § X. In fama di checchessia, col verbo Parlare n fama di checchessia, trovasi per Con voce pubblica circa a quella data cosa. – | Esempio: | Vill. G. 923: Della sua compagnia con la reina si parlava in fama di male e di sospetto. |
Definiz: | § XI. Per fama, vale Per quello, Secondo quello, che ne arreca la fama. – | Esempio: | Dant. Conv. 233: Quelli sette savj antichissimi, che la gente ancora nomina per fama. | Esempio: | Petr. Rim. 2, 254: Se non come per fama uom s'innamora. | Esempio: | Tass. Lett. 1, 12: Signora, che già per fama è informata del valor suo. | Esempio: | Dat. Vit. Pitt. 89: Tuttochè egli non fosse mai stato in Tiro, e non conoscesse Teodata se non per fama. |
Definiz: | § XII. Aver fama di checchessia, e talora anche Andare in fama, di checchessia, vale Essere comunemente riputato quello che dal compimento è espresso; e riferiscesi a qualità così buone come cattive. – | Esempio: | Castigl. Corteg. V. 25: Per tutta Italia hanno però avuto fama di grandissimi cortegiani. | Esempio: | Bart. D. As. 1, 78: A quegli che andavano in publica fama d'uomini di mal affare, facea miglior viso. |
Definiz: | § XIII. E Aver fama di una cosa o di una persona, vale Udirne parlare, Averne sentore, notizia. – | Esempio: | Fr. Guid. Fior. Ital. 142: Agenore ebbe una bellissima figlia chiamata Europa, la quale Jove, avendone fama, rapitte. |
Definiz: | § XIV. Dare fama ad alcuno, vale Renderlo celebre, famoso, Celebrarlo. – | Esempio: | Petr. Rim. 1, 226: Se Virgilio ed Omero avessin visto Quel sole, il qual vegg'io con gli occhi miei, Tutte lor forze in dar fama a costei Avrian posto. |
Definiz: | § XV. E Dar mala fama ad alcuno, vale Diffamarlo. – | Esempio: | Senec. Declam. 212: Il perchè tu fai male, a darmi questa mala fama. |
Definiz: | § XVI. E Dar fama contro alcuno di alcuna cosa, vale Dargli pubblica accusa di essa, Sparger voce che egli l'abbia commessa. – | Esempio: | Leggend. SS. M. 4, 88: Pervennegli agli orecchi a quello innocente la fama contra a lui data di tanta sceleratezza. |
Definiz: | § XVII. Essere fama o Correr fama, reggente una proposizione mediante la cong. Che, vale Dirsi, Ripetersi, Narrarsi pubblicamente. – | Esempio: | Bocc. Decam. 2, 208: A Baffa è pervenuta la bella giovane figliuola del Soldano, di cui è stata così lunga fama, che annegata era. | Esempio: | Guicc. Stor. 1, 387: È fama.... che Costantino.... donò a' Pontefici il dominio di Roma, e di molte altre città e regioni d'Italia. | Esempio: | Car. Eneid. 3, 909: È fama, che dal fulmine percosso E non estinto, sotto a questa mole Giace il corpo d'Encelado superbo. | Esempio: | Tass. Gerus. 1, 46: È fama che quel dì che glorioso Fe' la rotta de' Persi il popol franco, ec. | Esempio: | Borgh. S. Tertull. 18: È fama che il tale abbia avuto il governo d'una provincia. |
Definiz: | § XVIII. Essere in fama o Venire in fama o Crescere in fama, vale Essere o Rendersi famoso, celebre, Avere acquistato o Acquistar nome. – | Esempio: | Dant. Inf. 24: Omai convien che tu così ti spoltre, Disse il maestro; chè, seggendo in piuma, In fama non si vien nè sotto coltre. | Esempio: | Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 40: Era.... un antico padre, lo quale innanzi che l'abate Pemen venisse a stare ivi, era in gran fama e grazia delle genti. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 34, 17: Con gli altri cavallier si messe in corte Del padre mio, dove in gran fama crebbe. | Esempio: | Capp. Longob. 144: Tardi e a stento e per via di studio vennero in fama tra' letterati. |
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