Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ABBAGLIARE.
Apri Voce completa

pag.14


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
ABBAGLIARE.
Definiz: Att. Offuscare gli occhi con soverchio lume; e dicesi propriamente dell'effetto che fa il Sole od altro corpo molto luminoso, quando gli ferisce sì che non possono sostenerne la luce, nè distinguere gli oggetti. −
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 234: Della detta figura nascea una luce tanto grande e profonda, che abbagliava gli occhi di coloro, che riguardare la volieno.
Esempio: Dant. Inf. 23: Egli avean cappe con cappucci bassi Dinanzi agli occhi...... Di fuor dorate son, sì ch'egli abbaglia.
Esempio: E Dant. Purg. 15: Non ti maravigliar se ancor t'abbaglia La famiglia del cielo, a me rispose.
Esempio: Petr. Rim. 40: E 'l sol abbaglia chi ben fiso il guarda.
Esempio: Volg. Pist. Vang. M. 118: Subitamente lo circondò, e coperselo tutto intorno una luce dal cielo, che gli abbagliò gli occhi, e cadde in terra.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 2, 119: Febo, spogliato allor dai raggi il volto, Onde suole abbagliar chi fisso il mira, Fattosel più vicin, l'abbraccia, il bacia.
Esempio: Bellin. Lett. IV, 1, 269: Par che in quei versi il Petrarca abbia voluto, dirò così, comprendere tutta la dottrina dell'abbagliare (qui a modo di sost.).
Definiz: § I. E figuratam. −
Esempio: Dant. Purg. 33: Ma perch'io veggio te nell'intelletto Fatto di pietra ed in peccato tinto, Sì che t'abbaglia il lume del mio detto, Voglio anche ec.
Esempio: Petr. Rim. 1, 87: Ma me, che così addentro non discerno, Abbaglia il bel che mi si mostra intorno.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 307: Molto meglio sarebbe a dar con essa [scure] in capo a Nicostrato, il quale senza considerazione alcuna così tosto si lasciò abbagliare gli occhi dello intelletto.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 2, 109: Faceva non pertanto molti proseliti con quel suo procedere fanatico, essendo il fanatismo cosa che tanto più accieca, quanto più abbaglia.
Definiz: § II. E per Far travedere per via di prestigio, Allucinare. −
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 110: Per verità, questo è opera di spirito maligno, il quale poichè ha la mente della stolta persona indotta a questo credere, sì la ludifica per lo predetto modo ed abbagliala.
Definiz: § III. E per semplicemente Indurre in errore, Ingannare. −
Esempio: Petr. Rim. 1, 180: Ma sì m'abbaglia Amor soavemente, Ch'i' piango l'altrui noia, e no 'l mio danno.
Esempio: Colonn. Guid.: O magnanimo Re, per dio, non t'abbagli la volontade di vendicarti.
Esempio: Allor. Agn. Cap. 79: E da noi stessi ci faremo indegni D'entrar fra lor, se ci venisse fatto Con queste scuse abbagliar quegl'ingegni.
Esempio: Ammir. Stor. 3, 539: Pesando le cose per quel ch'elle vagliono, non ci lasceremo abbagliare dall'apparenza.
Definiz: § IV. Abbagliar la vista in un oggetto, vale Restarne abbagliato. −
Esempio: Tass. Gerus. 9, 57: Quivi Ei [Dio] così nel suo splendor s'involve, Che v'abbaglian la vista anco i più degni.
Definiz: § V. Abbagliare, parlandosi di pittura, vale Render meno vivace una parte chiara o un colore, Offuscare, ed anche Coprire un colore con altro diverso, ma assai trasparente. −
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 139: Altri poi dipingendo unitamente, e con abbagliare i colori, ribattendo a' suoi luoghi i lumi e l'ombre delle figure, meritano grandissima lode.
Esempio: Armen. Precett. Pitt. 83: Si de' abbagliar anco con giudizio quella parte se bene è chiara, per quella predetta ragione dell'esser più lontano all'occhio di chi disegna.
Definiz: § VI. Neutr. Dicesi dello Smarrimento passeggiero di vista, che avvenga per malattia o per altra cagione. Provar de' bagliori.
Definiz: § VII. E Neutr. e Neutr. pass. abbagliarsi Restare abbagliato, sì al proprio come al figurato. −
Esempio: Dant. Parad. 25: Tal mi fec'io a quell'ultimo fuoco, Mentrechè detto fu: Perchè t'abbagli Per veder cosa che quì non ha loco?
Esempio: Esop. Fav. M. 9: E chiuderai gli occhi, acciocchè tu non abbagli nell'acqua.
Esempio: Morell. Cron. 352: Lo splendore fu tanto, che io abbagliai e chiusi gli occhi, e volendo pur vedere, non potea tenergli aperti.
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 2, 545: Avendo inteso la fiera battaglia Di Ciriffo e del Povero Avveduto, Che d'allegrezza per lacrime abbaglia.
Esempio: Galil. Op. fisic. mat. 14, 204: Per esser quei fili sottilissimi, come si richiede all'esquisitezza, non è possibile colla vista numerarli, perocchè tra sì piccioli spazi si abbaglia l'occhio.
Esempio: Salvin. Dial. Amic. 14: Colmo d'inestimabile gioia contempla con occhio fermo le celesti bellezze; e, senza punto abbagliarvi, mira con fiso sguardo la luce, che dà la luce al sole.
Definiz: § VIII. E per Prendere sbaglio, Errare, Ingannarsi. −
Esempio: Bocc. Amor. Vis. 3: Fermata allor mi disse: Tu t'abbagli Nel falso immaginar, e credi a questi, Ch'a dritta via son pessimi serragli.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 41: Nei predetti due luoghi sono abbagliati per avventura alcuni moderni toscani.
Esempio: Galil. Com. Epist. 1, 351: Mostrando, per quanto potrò, quanto facil sia l'abbagliare in questi oscurissimi movimenti delle acque.
Esempio: Magal. Lett. At. 91: Di qui è che io stimi essere stato supremo intendimento della primigenia idolatria il render culto alla vera Divinità; ma fu culto mal regolato, e si abbagliò nell'istesso oggetto.
Esempio: Segner. Mann. nov. 19, 1: Considera quanto abbaglisi chi si crede, che il rinnegar sè medesimo virilmente...... sia debito solamente di religiosi.