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EREMO e, per sincope oggi propria soltanto della poesia, ERMO.
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EREMO e, per sincope oggi propria soltanto della poesia, ERMO.
Definiz: Sost. masc. Luogo solitario e deserto; ma intendesi più propriamente di Luogo solitario e deserto, ove un tempo si ritiravano alcuni santi uomini per fine religioso.
Dal basso lat. eremus, e questo dal grec. ἔρημος, significanti ambedue Solitario, Deserto. –
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 294: Mi soleva dire, che a un tempo, quando stava nell'eremo, cognobbe Pietro monaco.
Esempio: E Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 17: Temendo che al suo esemplo l'ermo non si incominciasse ad abitare, sforzossi con ogni sua malizia di lui quindi cacciare.
Esempio: Med. L. Cant. carn. 13: Porgete orecchi al canto de' romiti, Oggi per vostro ben dell'ermo usciti.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 3, 73: Pensa forse avanzar tanto nel piano, Che i can debbian di lui perder la vista, E poi salvarsi in ermo più lontano.
Esempio: Baldell. F. Polid. Virg. 365: Sen andavano per lo più in luoghi diserti, cioè nell'eremo, da che sono stati eremiti chiamati, quasi come d'eremo abitatori, che da' Greci anacoreti vengon chiamati.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 429: Allega per testimoni di sì gran detto tutti i santi Padri dell'Eremo, a lui ben noti.
Definiz: § I. Per estensione, vale anche Tratto di terreno arenoso e sterilissimo. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 70: Si riduce [il campo] per secchezza in solitudine d'eremo.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 103: Sono ancora certi luoghi che, o in piano o in monte che sieno, sono di perpetua sterilità; e questi s'appellano eremi, o vero diserti renosi e salsi.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Dat. Lett. 162: Bisogna dire addio alla conversazione, e ristringermi nell'eremo del mio studio, o della villa, e forse del letto.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 332: In conversando più dell'usato si tratteneva, non si dissipava, nè distraevasi, nè spargeva il suo spirito; ma sempre stava nella interna sua solitudine, e nello eremo, ch'ei s'era fatto nel cuore.
Definiz: § III. Eremo, è nome che si dà ad alcuni Cenobj o Monasteri abitati da monaci eremitani. –
Esempio: Dant. Purg. 5: Traversa un'acqua, che ha nome l'Archiano, Che sopra l'Ermo nasce in Appennino.
Esempio: E Dant. Parad. 21: Di sotto al quale è consecrato un ermo.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 330: Trovandomi io all'Eremo di Camaldoli,... vidi in una cella.... un Crocifisso piccolo in campo d'oro, e col nome di Giotto.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 228: In vece d'Eremo, alcuni dicono accorciatamente l'Ermo di Camaldoli.