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RAPIRE.
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RAPIRE.
Definiz: Torre con violenza, o contr'a ragione, Trarre per forza. Lat. rapere. Gr. ἁρπάζειν.
Esempio: Bocc. nov. 41. 25. Cominciò a pensare, in che maniera potesse impedire, che ciò non avesse effetto, nè alcuna via vide possibile, se non il rapirla.
Esempio: Dant. Purg. 9. Ed esser mi parea là, dove foro abbandonati i suoi da Ganimede, Quando fu ratto al sommo concistoro.
Esempio: E Dan. Par. 3. Uomini poi a mal più, ch'a bene, usi Fuor mi rapiron della dolce chiostra.
Esempio: But. ivi: Mi rapirono, cioè tolsero per forza me Piccarda.
Esempio: G. V. 11. 2. 21. I quali (peccati) sono soperchi, e dispiacevoli a Dio, sì di superbia l'uno vicino con l'altro in voler signoreggiare, e tiranneggiare, e rapire ec.
Esempio: Fior. Ital. Udendo la fama di questa pulzella, per forza la rapette.
Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 260. Un giovane d'Alessandria rapì una monaca d'Alessandria, e fuggì con essa.
Definiz: §. I. Per Tirare semplicemente. Lat. trahere. Gr. ἕλκειν.
Esempio: Dant. Par. 28. Dunque costui, che tutto quanto rape L'altro universo seco ec.
Esempio: But. ivi: Rape l'altro universo, cioè lo quale cielo tutti gli altri cieli tira dirieto a se.
Definiz: §. II. Esser rapito in ispirito, in paradiso, o simili, vagliono Andar in estasi. Lat. in extasin rapi. Gr. εἰς ἔκστασιν ἕλκεσθαι.
Esempio: Vit. SS. Pad. 2. 44. Figluolo mio, io fui rapito al giudicio, e vidi molti secolari, e laici andare al regno di Dio.
Esempio: E Vit. S. Pad. 46. Fu rapito al giudicio di Dio, e quì gli parve vedere la madre fra quelli, ch'erano giudicati da Dio alle pene.
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. E fatta questa orazione, fu rapito in ispirito.
Esempio: Bern. Orl. 2. 13. 24. E così stretto tenendolo in braccio, Le pareva esser ratta in paradiso.