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Dizion. 4° Ed. .
DI PESO
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DI PESO.
Definiz: | Posto avverbialm. vale Alto da terra. Lat. inter manus. Gr.
ἀπὸ γῆς. |
Esempio: | Bocc. nov. 79. 36. Poscia presala di peso, credo, ch'io la portassi presso a una
balestrata. |
Esempio: | Ciriff. Calv. 3. 87. Così ne fu portato alla marina Di peso, com'un cero, e messo
in nave. |
Esempio: | Fir. Luc. 5. 5. Il padrone n'è portato di peso da non so che canaglia.
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Esempio: | Bern. Orl. 2. 3. 54. Che sarai come gli altri anche tu preso, Ed al serpente
portato di peso. |
Definiz: | §. I. Per similit. Levare di peso, e Rubar di peso, si dice quand'altri
si vale interamente de' concetti, e de' componimenti altrui. Lat. plagiarium esse.
Gr. ἀνδραποδιστὴν
εἶναι. |
Esempio: | Bern. rim. 17. Notate quì, ch'io metto questo esempio Levato dall'Eneida di peso.
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Definiz: | §. II. Moneta di peso, vale Quella, che niente cala del suo legittimo peso. Lat.
iusta moneta. Gr. ἄρτιον
νόμισμα. |
Esempio: | Cavalc. med. cuor. 2. 24. Deesi dunque ec. discretamente considerare ogni
pensiero, al modo, che si considera la moneta dal banchiero, cioè ec. se ha debito peso, perocchè 'l pensiero, a modo
del danaio può esser falso, cioè reo, ma colorito di bene. Può avere mala specie, e intenzione, ed essere non di peso,
cioè non sufficiente, e perfetto bene. |
Esempio: | Bern. rim. 81. E guarda, se i ducati son di peso. |
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