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INTELLIGENZA, e INTELLIGENZIA
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INTELLIGENZA, e INTELLIGENZIA.
Definiz: Intelletto. Lat. intelligentia, intellectus. Gr. νοήσις, ἔννοια.
Esempio: Teol. Mist. La intelligenza è in noi quella cosa, per la quale naturalmente investigando, ovvero ragionando, ciascheduna anima conosce il suo creatore.
Esempio: Com. Par. 6. Intelligenza è quella, la quale ragguarda quelle cose, che al presente sono.
Esempio: Dant. Purg. 25. L'altre potenzie tutte quante mute, Memoria, intelligenzia, e volontade.
Esempio: E Dan. Par. 1. Nè pur le creature, che son fuore D'intelligenzia, quest'arco saetta.
Esempio: Nov. ant. pr. 2. E quale avrà cuore nobile, e intelligenzia sottile, sì gli potrà assimigliare nel tempo, che verrà per innanzi.
Definiz: §. I. Intelligenza per Cognizione. Lat. intelligentia, cognitio. Gr. διάνοια.
Esempio: Bocc. lett. Pin. Ross. 280. Voi non avete a correre; sedendovi, e riposandovi vede la mente le cose lontane, e con acuta intelligenzia, di quelle, secondo l'ordine della ragione, dispone.
Definiz: §. II. Intelligenze, diciamo anche Quelle sostanze incorporee, che più comunemente si dicono Angioli. Lat. angeli. Gr. ἄγγελοι.
Esempio: Dant. Conv. 46. Massimamente conoscono quella intelligenzia motrice.
Esempio: Bocc. Vit. Dant. 12. Con assiduo studio pervenne a conoscere della divina essenzia, e dell'altre separate intelligenze quello, che per umano ingegno quì sene può comprendere.
Esempio: Varch. Ercol. 30 Perchè i filosofi non vogliono, che alle intelligenze (che così chiamano essi gli agnoli) faccia di mestieri il favellare in modo alcuno.
Definiz: §. III. Per Corrispondenza.
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 1. 2. S'assicurò, Ch'egli aveva là grandi intelligenze D'uomini d'importanza.