Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ASTINENZA, e talvolta anche ASTINENZIA
Apri Voce completa

pag.800


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
ASTINENZA, e talvolta anche ASTINENZIA.
Definiz: Sost. femm. Propriamente Temperanza intorno ai cibi; e per estensione, Continenza anche in altre voluttà.
Dal lat. abstinentia. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 307: Astinenza è virtù per la quale si costringe la volontà del mangiare e del bere di soperchio.
Esempio: Fr. Iac. Tod. 204: E ponci l'astinenza Madre di continenza.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 39: Somma medicina a sanità di corpo e d'animo si è astinenzia.
Esempio: Libr. Amor. B. 43: Maravigliomi se in alcuno astinenzia tanta si truova, che ansando atti d'amore, nello ansare di quelli rifrenare possa l'assalto dal carnale compimento.
Esempio: Domin. Gov. fam. 125: Mancata l'astinenzia e nata la golosità, non si debba la setta d'Epicurio mettere innanzi.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 115: Ond'ei sicuro ad osservar s'accinse L'astinenza penosa al cor d'un gatto.
Definiz: § I. E per Temperanza in fatto di danaro. –
Esempio: Ross. P. Sveton. 3, 125: Governò [Ottone] quella provincia.... con grandissima modestia e con singolare astinenza.
Definiz: § II. Fare astinenza, dicesi per Usar molto parcamente del cibo e della bevanda, per ispirito di mortificazione. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 91: Essendo bene piccolo fanciullo, egli cominciò.... a fare grande astinenza.