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Dizion. 4° Ed. .
VILLANÍA
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VILLANÍA.
Definiz: | Offesa, o Ingiuria di fatti, o di parole, Oltraggio. Lat. contumelia, iniuria.
Gr. ὕβρις. |
Esempio: | Bocc. nov. 13. 23. Avrebbono ad Alessandro, e forse alla donna fatto villanía.
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Esempio: | E Bocc. nov. 23. 14. Io ho molto più caro, ch'egli riceva
villanía ec. che io abbia biasimo per lui. |
Esempio: | E Bocc. nov. 42. 9. Alcuno consiglio le desse, per lo quale
ella potesse fuggire, che villanía fatta non le fosse. |
Esempio: | E Bocc. nov. 78. 12. Se non fosse, che egli temeva del Zeppa,
egli avrebbe detta alla moglie una gran villanía. |
Esempio: | E Bocc. nov. 79. 43. Sentirono alla donna dirgli la maggior
villanía, che mai si dicesse a niun tristo. |
Esempio: | E Bocc. nov. 86. 11. Pinuccio, la tua è stata una gran
villanía, e non so perchè tu mi t'abbi a far questo. |
Esempio: | Maestruzz. 2. 8. 3. La detrazione è diversa dalla contumelia, cioè villanía, in due
modi. |
Esempio: | Car. lett. 71. Non creder dunque, ch'io t'abbia detto villanía, perchè io t'ho
scritto, che l'ambizione ti trasporta. |
Definiz: | §. I. Per Malacreanza, Scortesía. Lat. iniuria. Gr. ὕβρις. |
Esempio: | Bocc. nov. 12. 17. Gran villanía sarebbe la mia, se io ogni cosa, che a grado vi
fosse, non m'ingegnassi di fare. |
Esempio: | E Bocc. nov. 15. 16. Se io non ne vado, io sarò tutta sera
aspettato a cena, e farò villanía. |
Esempio: | Dant. Purg. 18. Però perdona, Se villanía nostra giustizia tieni. |
Esempio: | E Conv. 3. Villanía fa chi loda, o biasima dinanzi al viso alcuno.
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Definiz: | §. II. Per Bruttura, Disonestà. |
Esempio: | Cavalc. Med. cuor. Molto ci doveremmo vergognare, essendo così con lui uniti, di
far villanía di nostro corpo. |
Definiz: | §. III. Per Torto, Ingiustizia. Lat. iniustitia. Gr.
ἀδικία. |
Esempio: | Bocc. nov. 75. 7. Messere, voi fate villanía a non farmi ragione, e non volermi
udire. |
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