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Dizion. 4° Ed. .
USCITA, e ESCITA.
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USCITA, e ESCITA.
Definiz: | Sust. Verbal. L'uscire. Lat. exitus. Gr. ἔξοδος. |
Esempio: | Bocc. nov. 41. 30. Acciocchè alcuno dentro non gli potesse rinchiudere, e a loro
l'uscita vietare. |
Esempio: | Alleg. Che me ne fece più agevolmente, che ella potette, ritrovar l'uscita.
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Definiz: | §. I. Per Apertura da uscire. Lat. ostium. Gr. θύρα. |
Esempio: | Bocc. g. 3. p. 7. Raccogliendosi ultimamente in una parte, della quale il bel
giardino avea l'uscita. |
Definiz: | §. II. Per Soccorrenza, e Stemperamento di corpo, Cacaiola. Lat. diarrhaea. Gr.
διάῤῥοια. |
Esempio: | Cr. 1. 3. 2. Ne' vecchi fanno gravezza, e corrompon l'uscite, e fanno ricadimenti
d'infermitadi, e indeboliscono ec. |
Esempio: | Cron. Morell. 333. Lunedì mattina, sendo esso alla scuola, gli prese la febbre, e
ruppesi il sangue del naso, e ruppesegli lo stomaco, e uscita di corpo. |
Esempio: | Burch. 1. 20. Guardatevi, gottosi, Di non mangiar ciriege in dì oziachi, Perchè
fanno l'uscita, e il mal de' bachi. |
Esempio: | Malm. 3. 18. E dov'è il vostro naso, e il vostro ingegno? Lo vedrebbe il mio bue,
ch'egli ha l'uscita. |
Definiz: | §. III. Per lo Sterco stesso. Lat. stercus. Gr. κόπρος. |
Esempio: | Mil. M. Pol. Queste aguglie sì ne beccano di questi diamanti colla carne insieme,
e gli uomini vanno la mattina al nidio dell'aguglia, e truovano coll'uscita loro di questi diamanti. |
Definiz: | §. IV. Per successo, Esito. Lat. eventus. Gr. ἀπόβασις. |
Esempio: | Bocc. nov. 83. 1. La giovane monaca aveva con lieta uscita tratta de' morsi delle
invidiose compagne. |
Definiz: | §. V. Per Fine. Lat. finis. Gr. τέλος. |
Esempio: | G. V. 9. 222. 1. Nel detto anno 1323. all'uscita d'Agosto, e all'entrar di
Settembre fu un vento ec. |
Esempio: | Tes. Br. 2. 42. E quello dì si è messo nel mese di Febbraio 5. dì all'uscita, ed
allora Febbraio ha 29. dì. |
Esempio: | Franc. Sacch. nov. 141. Quasi presso all'uscita del suo oficio gli venne una
questione innanzi. |
Definiz: | §. VI. Per Contrario d'Entrata, in signific. per Rendita; Spesa. Lat. impensa.
Gr. δαπάνη. |
Esempio: | Nov. ant. 24. 2. Lo tesoriere dinanzi da lui sì scriveva in escita. |
Esempio: | Cron. Morell. Ovvero i due di loro in concordia abbiano a vedere il libro
dell'entrata, e dell'uscita del detto Pagolo. |
Definiz: | §. VII. Mettere a uscita. |
v. METTERE A USCITA.
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