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Dizion. 3° Ed. .
USCITA.
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pag.1815
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USCITA.
Definiz: | Che anche si dice Escita. Verbal. L'uscire. L. exitus
us. |
Esempio: | Boc. Nov. 41. 30. Acciocchè alcun dentro non gli potesse rinchiudere, e a loro
l'uscita vietare. |
Esempio: | Alleg. Che me ne fece più agevolmente, che ella potette ritrovar l'uscita.
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Definiz: | §. Per Apertura da uscire. Lat. ostium. |
Esempio: | Boc. g. 3. p. 7. Raccogliendosi ultimamente in una parte, della quale il bel
giardino aveva l'uscita. |
Definiz: | §. Per soccorrenza, e stemperamento di corpo. Lat. diarrhaea. |
Esempio: | Cr. 1. 3. 2. Ne' vecchi fanno gravezze, e corrompon l'uscite, e fanno ricadimenti
d'infermitadi, e indeboliscono. |
Esempio: | Burch. Guardatevi gottosi, Di non mangiar ciriege in dì oziachi, Perchè fanno
l'uscita, e il mal de' bachi. [In questo significato anche si dice Cacaiuola]
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Definiz: | §. Per lo Sterco stesso. Latin. stercus. |
Esempio: | Mil. Marc. Pol. Queste aguglie sì ne beccano di questi diamanti, con la carne
insieme, e gli huomini vanno la mattina al nidio dell'aguglia, e truovano coll'uscita loro di questi diamanti.
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Definiz: | §. Per successo. Lat. eventus. |
Esempio: | Boc. Nov. 83. 1. La giovane aveva con lieta uscita, tratta de' morsi delle
invidiose compagne. |
Definiz: | §. Per Contrario d'Entrata: per Rendita. Latin. impensa. |
Esempio: | Nov. Ant. 24. 2. Lo tesoriere dinanzi a lui si scriveva in escita. |
Esempio: | Cron. Mor. Ovvero i due di loro in concordia abbiano a vedere il libro
dell'entrata, e dell'uscita del detto Pagolo. |
Esempio: | Sen. Ben. Varch. 1. 2. Non si può immaginare la più brutta sorta di usura, che
mettere i benifizzj a uscita. |
Definiz: | §. Per Fine. Lat. finis. |
Esempio: | G. V. 9. 222. 1. Nel detto anno all'uscita d'Agosto, e all'entrar di Settembre, fu
un vento, ec. |
Esempio: | Tes. Br. 2. 42. E quello dì s'è messo nel mese di Febbraio, 5. dì all'uscita, ed
allora Febbraio ha 29. dì. |
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