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1) Dizion. 5° Ed. .
MEDESIMO, e per sincope, oggi propria soltanto della poesia, MEDESMO
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MEDESIMO, e per sincope, oggi propria soltanto della poesia, MEDESMO.
Definiz: Add., che indica relazione d'identità. Eguale in tutto alla persona o cosa di cui si parla, Che in nulla è differente da essa, Che non è altro da quella, Stesso. Usasi talora anche a modo di predicato.
Voce composta dalla particella pronominale latina memet, o met, e ipsum; provenz. medesme. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 306: I cocomeri e i cedriuoli desiderano una medesima terra con la zucca.
Esempio: Cavalc. Mond. Cuor. 3: A quello medesimo confessore le debbi confessare (le cose dimenticate), se tu puoi, al quale le dimenticasti di dire.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 271: Il terzo quasi in questa medesima sentenzia parlando pervenne.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 182: La legge vuole che colui che è cagione del male che si fa sia in quella medesima colpa che colui che 'l fa.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 26: Avea il medesimo elmo che cercato Da Ferraù fu lungamente in vano.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 5: Essendo adunque in Ferdinando, Lodovico e Lorenzo, parte per i medesimi, parte per diversi rispetti, la medesima intenzione alla pace, si continuava ec.
Esempio: Car. Trad. gr. 21: Pensare [si dee] che non a tutti convengono le medesime cose, come non in tutti sono medesime nè l'età, nè i lineamenti de' volti, nè medesime sono le nature degli animali, ec.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 138: Si veggono (le misure).... varie, secondo la diversità delle materie che si misurano; chè nè ora, nè forse anche allora in tutte le cose si adoperavano le medesime.
Esempio: Tass. Lett. 1, 191: Torno a replicare quel che ho detto, che non è il medesmo carattere il magnifico e l'ornato.
Esempio: Serdon. Gal. Marz. 277: E 'l medesimo Giuseppe dice: Ma il decreto fatale gli beffava, che già buona pezza aveva condannato quel tempio al fuoco.
Esempio: Red. Cons. 1, 94: Quelle sensazioni provengono da qualche pienezza de' vasi sanguigni e da abbondanza del sugo nerveo, ed il sangue medesimo ed il medesimo sugo nerveo sono un poco più del dovere affollati di quantità di minime particelle ec.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 488: Da un latino barbaro metipsimus è fatto medesimo.
Definiz: § I. E per Uno e solo. –
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 43: Son le donne tutt'una, e tutte in giuoco Natura fe' su la medesma stampa.
Definiz: § II. E per Che non ha cambiato natura, qualità, animo, aspetto, e simili; Che è in tutto qual era prima. –
Esempio: Poliz. Pros. 30: Quando si vedrà ingannato della speranza che gli aveva posto in me, non mi reputerà per il medesimo Angelo, ma scambiato.
Definiz: § III. Usasi pure per dare maggior rilievo, o determinazione, alla persona, o alla cosa, di cui si parla. –
Esempio: Lanc. Comp. Eneid. 746: Il re Latino medesimo, vedendo Enea fatale, per gran pianto viene meno.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 67: Ecco, Atlas medesmo s'affatica, e appena sostiene co' suoi omeri lo rovente fermamente.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 17: E del medesimo Dante, che fu tanto grand'uomo quanto a ciascuno è noto, se non ci fussero le divine sue opere di mezzo, che lo tengono e terranno del continuo vivo, ce ne sarebbe poca o nessuna notizia.
Esempio: Galil. Op. VII, 43: La natura, come ben dice Aristotile medesmo, non intraprende a fare quello che non può esser fatto, nè intraprende a muovere dove è impossibile a pervenire.
Definiz: § IV. Soggiunto ai pronomi di persona, serve a determinare meglio, o a rafforzare, la relazione d'identità. –
Esempio: Dant. Inf. 4: E di questi cotai son io medesmo.
Esempio: E Dant. Inf. 8: In se medesmo si volgea co' denti.
Esempio: E Dant. Conv. 172: Conciossiacosaché dal dieci in su non si vada se non esso dieci alterando cogli altri nove e con se stesso; e la più bella alterazione, che esso riceva, si è la sua di se medesimo.
Esempio: Cavalc. Mond. Cuor. 2: Debbono esaminare se medesimi diligentemente, innanzi che si confessino.
Esempio: Petr. Rim. 1, 55: E pietà lui medesmo avea cangiato Si che ec.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 191: Non come fiamma che per forza è spenta, Ma che per se medesma si consume, Se n'andò in pace l'anima contenta.
Esempio: S. Cater. Lett. 1, 6: Essi sono fatti crudeli a loro medesimi, essendosi fatti compagni delle dimonia, abitando con loro innanzi al tempo.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 501: A la tornata sua qua, da se medesimo, molto la lodava di bellezza.
Esempio: Bald. Pros. 294: Vo persuadendo a me medesimo che forsi, se fossi lui, farei il medesimo, e forse peggio.
Esempio: Parin. Poes. 18: Assai pensasti a te medesmo; or volgi Le tue cure per poco ad altro obbietto Non indegno di te.
Definiz: § V. E col medesimo ufficio soggiungesi spesso alle voci Meco medesimo, Teco medesimo, Seco medesimo. –
Esempio: Dant. Parad. 5: Seco medesmo a suo piacer combatte.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 146: Il che ella vedendo, entrò in troppo maggior sospetto che ella non era, seco medesima dicendo: ec.
Esempio: E Bocc. Fiamm. 18: Certo voler nol dei, nè credo che 'l voglia, se savia teco medesima ti consigli.
Esempio: E Bocc. Fiamm. 52: Io alcuna volta meco medesima fingeva lui dovere ancora, indietro tornando, venirmi a vedere.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 17: Io curioso riguardava con diligenzia la gola del mio compagno,... e diceva meco medesimo: ec.
Definiz: § VI. Pure per maggiore determinatezza d'identità, uniscesi talora agli adiettivi Esso e Stesso medesimo. –
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1106: L'agerato di Dioscoride e l'eupatorio di Mesue sono una medesima ed istessa pianta.
Esempio: Galil. Op. VIII, 207: I momenti tutti che fanno risalire (il mobile) per tutti gli archi BD.... sono eguali, poichè son fatti dall'istesso medesimo momento acquistato per la scesa CB.
Definiz: § VII. E soggiunto, per maggiore efficacia, ad un avverbio. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 31: Gli confortò che non temessero; e così medesimo fecero gli Angeli che apparvero al sepolcro, confortando le Marie.
Esempio: E Cavalc. Specch. Croc. 164: Ed oggi medesimo, quegli che in lui non studiano, cercano scienze curiose ed inutili e rie.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 255: E là dove lor gioventude hanno avuto, quivi medesimo menino lor vecchiezza, nei conviti, dati ad obbedire alla sozzissima parte del lor corpo.
Esempio: E Fr. Bart. Amm. ant. volg. 31: Boezio nel terzo libro della Consolazione. Splendore di bellezza è repente e veloce, ec.... Boezio ivi medesimo. Se gli uomini avessono ec.
Esempio: Petr. Rim. 1, 167: Pur lì medesmo assido Me freddo, pietra morta in pietra viva.
Definiz: § VIII. Si usò indeclinabilmente soggiunto ai pronomi di numero plurale, così pel maschile come pel femminile, e similmente dopo le voci Meco, Teco, Seco, riferentisi a femmina. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 29: Siate gelose di voi medesmo, e dal nemico dentro, ch'è vostro corpo, e da quelli di fuori, che demonj e uomini sono.
Esempio: Giamb. Oros. 208: Come Iustino e Pompeio Trogo dicono, e come noi medesimo veggiamo.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 221: La fama cresceva ismisuratamente, e dissono infra loro medesimo: ec.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 143: Ama (l'uomo) le cose che sono al fine per loro medesimo, come s'elle fossono il fine.
Esempio: E Passav. Specch. Penit. 250: E' sanno bene e' medesimo che mentono per la gola.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 198: La qual cosa la donna vedendo ed udendo,... la grandezza dello animo suo.... molto seco medesimo commendò.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 212: Non si seppe si occultare, che egli non fosse prestamente conosciuto dalla donna. La quale, questo vedendo, disse seco medesimo: Lodato sia Iddio, che ec.
Esempio: Rinaldesch. Espos. Salm. 165: Non vi fidate ne' figliuoli degli uomini, a' quali non è salute, cioè che non possono se medesimo salvare.
Definiz: § IX. Usato assolutam. in forza di pronome, serve a indicare quella persona o cosa che è stata antecedentemente nominata. –
Esempio: Cavalc. Discipl. Spir. 4: Contra il qual vizio dice il medesimo (S. Paolo): Mentre che abbiam tempo, operiamo bene.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 48: Non è alcun luogo dove il conte gisse Che Zerbin pel medesimo non vada.
Esempio: Dat. Lez. II, 3, 162: Quel che volesse dir Pittagora, mi par chiarissimo da quel che dice Porfirio nella vita del medesimo.
Definiz: § X. E in forza di Sost., parlandosi di cose, di atti, e simili, vale La cosa medesima, La stessa cosa, Lo stesso effetto, e simili, secondo che richiede il senso del discorso. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 140: Quivi odono il medesimo ch'udito Di Lucina e de l'Orco hanno in Soria.
Esempio: Guicc. Stor. 3, 211: La città di Agobbio.... fece il medesimo che le altre.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 29: Dopo questo, vogliono andare ad un altro (lago), e fare il medesimo.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 384: Nelle solenni precazioni, che si facevon da' magistrati nella deliberazione delle imprese importanti e ne' pubblici voti, si vede il medesimo.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 250: Contami Che nuove c'è staman. S. Quelle maniglie Furno accettate dalla vecchia, e piacquongli. G. L'arebbon fatto a me anche il medesimo.
Esempio: Buomm. Verg. 11: Nella primitiva chiesa sacerdote e vescovo era il medesimo.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 265: È il medesimo che se si dicesse 80 mila fiorini interi e perfetti.
Definiz: § XI. La medesima, in forza di Sost., e familiarmente, vale pure La medesima cosa; e più comunemente usasi col verbo Essere.
Definiz: § XII. E lo stesso vale la maniera Quel medesimo, Questo medesimo. –
Esempio: Dant. Parad. 24: Di' chi t'assicura Che quell'opere fosser? Quel medesmo Che vuol provarsi, non altri il ti giura.
Esempio: Esop. Fav. M. 6: Ma di ciò non mi maraviglio, chè quel medesimo mi fece tuo padre, non sono compiuti ancor sei mesi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 31: Tu credi esser più amato; io credo questo Medesmo: ma si può vedere al frutto.
Esempio: Car. Apol. 38: Questo è sentir ne la lingua quel medesimo a punto che ne la fede.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 61: Questo medesimo avvenne a Marzio.
Definiz: § XIII. Il medesimo, posto avverbialm., vale Medesimamente, Ugualmente; più comunemente Lo stesso. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 235: Addio, buona persona. G. Messer Alesso, io vi chieggo perdono. A. Non dubitar, che ti tengo il medesimo (al mio servizio).
Definiz: § XIV. Alle medesime, Al medesimo, A quel medesimo, Il medesimo, e simili, posti avverbialm., e usati per lo più coi verbi Essere, Stare, Tornare, valgono Nel medesimo stato o modo, Nelle medesime condizioni, Nei medesimi termini, e simili, di prima; parlandosi così di persone come di cose, e usato in senso tanto fisico quanto morale, e per lo più con significato non buono. –
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 313: Quanto al Marangone, egli stesso mi scrisse.... che io sarei rimborsato d'un tanto il mese.... Ora, quando io pensava che si fosse cominciato, veggo che siamo al medesimo, e che mi sono pur date parole.
Esempio: E Car. Lett. ined. 3, 96: Qui trovo che siamo al medesimo di sempre, che cotesti signori non hanno dato ordine alcuno.
Esempio: Cecch. Diss. 2, 1: A questi giorni tu mi diceste che egli s'era acconcio per un pezzo: stamani noi ne siamo a quelle medesime.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 252: A che ne siate? A. A quel medesimo, Ed a peggio qualcosa. Z. A peggio? Canchero, Voi vi morrete.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 275: Del tutto n'è causa dell'essere io malata,... e stonimi ancora il medesimo: questi dolori colici non mi si partono.
Esempio: Bellin. Framm. Lett. 403: Tornò, e parve meglio per qualche breve spazio di tempo; poi alle medesime, come credo stia anche adesso.
Esempio: Baldov. Comp. dram. 49: Tra due giorni saremo alle medesime.
Definiz: § XV. In un medesimo, avverbialm., trovasi per In un medesimo, tempo, Nello stesso tempo; comunemente Insieme. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 1, 125: Di primavera, tutta fiori e allegrezza; poi di state, fervida e faticante; indi d'autunno, dilettevole in un medesimo e ubertoso; finalmente di verno, pigro, orrido e ozioso.
Definiz: § XVI. Quel medesimo, posto avverbialm., vale Medesimamente, Egualmente, Del pari; ma non è comune. –
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 85: Essendo Teodora giovane e bella, e Giovanni quel medesimo, e' si accesero l'uno de l'altro.
Esempio: E Giambull. P. F. Stor. Europ. appr.: Fatto.... arcivescovo di Ravenna, cominciò a bramare più oltre; e Teodora quel medesimo.
Definiz: § XVII. Esser il medesimo, assolutam., detto di cosa, stato o condizione, vale Essere la stessa che quella precedentemente menzionata. –
Esempio: Razz. Gost. 1, 2: Come state, madonna Gostanza? G. Bene, e di voi mi par vedere che sia il medesimo. S. Così è, per Dio grazia.
Definiz: § XVIII. Essere alcuno il medesimo verso di un altro, Rimanere, e simili, alcuno il medesimo verso di un altro, vale Non avere esso cambiato d'animo verso di quello, Averlo sempre nel medesimo conto. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 389: Chè son certa voi essere il medesimo verso di me, sì come io sono la medesima verso di voi.
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. 405: Siate certo che son la medesima sempre verso di voi; così penso voi esser verso di me.