Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 1° Ed. .
MAGGIORE
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MAGGIORE.
Definiz: Nome comparativo, più grande dell'altro. Lat. maior.
Esempio: Bocc. n. 18. 42. E nel primo stato, e in maggiore, intendeva di ritornarlo.
Esempio: E Bocc.nov. 19. 17. E statosi la maggior parte della notte, per la camera a suo agio.
Esempio: Dan. Par. 2. Nel qual si volge quel, ch'ha maggior fretta.
Esempio: Petr. canz. 9. 2. Onde discende Dagli altissimi monti maggior l'ombra.
Definiz: ¶ Per quello, che è di più età.
Esempio: Bocc. n. 33. tit. la maggiore, per gelosia, il suo amante uccide.
Esempio: E Bocc. nov. 18. 36. De' quali il maggiore non aveva, oltre ad otto anni.
Definiz: ¶ Per antenatj. Lat. maiores parentes.
Esempio: Dan. Par. 16. Basti de' miei maggiori udirne questo.
Definiz: ¶ Riferiscesi anche a grado, e a preminenza.
Esempio: Passav. c. 264. Per laquale altri è contumace, e disubbidiente a' suo' maggiori.
Esempio: Dan. Par. 10. Lo ministro maggior della Natura.
Esempio: Petr. cap. 1. Dirò di lui, e prima del maggiore, Che così vita, e libertà ne spoglia.
Definiz: ¶ Diciamo Dare il suo maggiore, cioè far l'ultimo sforzo: metaf. tolta dal giuoco de' germini, o de' tarocchi, quando si da la carta di più valore. Lat. omnem lapidem movere. Flos. 82.