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1) Dizion. 4° Ed. .
FAMOSO
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Definiz: Add. Di gran fama, Chiaro. Lat. inclytus, clarus. Gr. πολύτιμος.
Esempio: Bocc. nov. 57. 8. Eran quivi a così fatta esaminazione, e di tanta, e sì famosa donna quasi tutti i Pratesi concorsi.
Esempio: Petr. son. 254. Quella, ch'al mondo sì famosa, e chiara Fe la sua gran virtute.
Esempio: E Petr. cap. 4. Eranvi quei, ch'amor sì leve afferra, L'un Pietro, e l'altro, e 'l men famoso Arnaldo.
Esempio: Dant. Inf. 1. Vedi la bestia, per cu' io mi volsi; Aiutami da lei, famoso saggio.
Esempio: E Dan. Purg. 21. Famoso assai, ma non con fede ancora.
Definiz: §. I. Famoso agg. a libello, o simili, vale Infamatorio. Lat. famosus.
Esempio: Maestruzz. 2. 8. 3. Quando l'occulto revela con parole comuni, o con canzoni, o segni, ovvero iscritta, che è chiamato libello famoso.
Esempio: E Maestruz. 2. 8. 6. Libello famoso si è quando alcuno scrive alcuna cedola, la quale contiene la 'ngiuria, e la 'nfamia altrui, e gittala in luogo, ch'ella sia trovata; e così è infamata la persona.
Definiz: §. II. Per Insigne, Noto, Pubblico. Lat. publicus, manifestus.
Esempio: Maestruzz. 2. 30. 1. Ma chi è famoso ladro, e manifesti, questi cotali sono tutti impiccati; ma se non è famoso, è punito di quella pena, che si dirà di sotto nel capitolo del rubatore.
Definiz: §. III. Famoso, detto equivocamente da Fame per Affamato. Lat. fame laborans. Gr. λιμώττων.
Esempio: Malm. 3. 60. Quella de' battilani assai famosa Gente, che a bere è peggio delle spugne.
Esempio: E Malm. 5. 64. Ma i cavalier famosi a quel plebeo, Che non profferì lor della novella, Furon per insegnare il Galateo.