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1) Dizion. 5° Ed. .
LAVORO
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LAVORO.
Definiz: Sost. masc. Opera fatta, o che si fa, o da farsi, così manuale come intellettuale.
Dal lat. labor. –
Esempio: Dant. Purg. 12: Vedea Nembrotte appiè del gran lavoro.
Esempio: E Dant. Parad. 1: O buono Apollo, all'ultimo lavoro Fammi del tuo valor sì fatto vaso. Come dimandi a dar l'amato alloro.
Esempio: E Dant. Parad.6: A Dio, per grazia, piacque di spirarmi L'alto lavoro, e tutto in lui mi diedi.
Esempio: Petr. Rim. 2, 188: Ma per non seguir più sì lungo tema, Temp'è ch'io torni al mio primo lavoro.
Esempio: Bern. Orl. 67, 58: Tagliando intorno va quei laberinti, E di ciascuno esce nuovo lavoro, Or certi grandi uccellatici dipinti, Or bei palagi, or monti di tesoro; Ma restarno quei mostri tutti estinti, ec.
Esempio: Cellin. Vit. 367: Volsono dumila ducati di quel lor porco lavoro.
Esempio: Stat. Art. Por S. Mar. 2, 45: Per un lavoro [d'ariento] s'intenda ogni vaso, bossolo, peparola, bacino, nappo, cucchiarera, forchettiera, o altro lavoro d'ariento di qual si voglia altra sorte.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 39: Ai lavori d'Aracne, all'ago, ai fusi Inchinar non degnò la man superba.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 173: Se bene fovse non vi pare che vi abbiamo servito così presto di quello lavoro, e' vi dico lo messi subito in opera; e si fornì iersera.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 288: Ma nel ripigliare di tanto in tanto questo lavoro, mi sono scorato per le gravi difficoltà che ho incontrate nel combinare i molti materiali ec.
Esempio: Parin. Poes. 83: Invan si spera Dall'inerte lor man lavoro industre, Felice invenzion d'uom nobil degna.
Esempio: Giobert. Bell. 16: L'uomo non ha l'obbligo di far lavori belli, come ha quello di far opere buone.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 6: E se vi par che il libro acquistar credito Possa più dal ripien che dall'ordito (posso) Darvi due fogli di lavoro inedito.
Esempio: Lambr. Elog. 41: Luogotenente in quella parte dell'esercito che prepara le fortezze e governa le artiglierie, e con nome quasi poetico si chiama, non so perchè, del Genio, egli nel 1831 vigilava a Genova lavori di fortificazioni.
Definiz: § I. E semplicemente per l'Atto del far checchessia. –
Esempio: Dant. Inf. 29: Se l'unghia ti basti Eternalmente a cotesto lavoro (del grattarsi).
Esempio: Tass. Gerus. 7, 7: Seguite, dice, avventurosa gente Al ciel diletta, il bel vostro lavoro.
Esempio: Salvin. Odiss. 49: Costui.... Molto colle parole lusingava L'Agamennonia moglie. Questa in pria Il disonesto ricusò lavoro.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 62: I torcolieri, intenti al bel lavoro, Convertivan per me la carta in oro.
Definiz: § II. Per similit. –
Esempio: Dant. Parad. 31: Sì come schiera d'api, che s'infiora Una fïata, ed una si ritorna Là dove suo lavoro s'insapora.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 15: Fatto tosto consiglio infra di loro Fu da molti proposto Di porsi a fare un simile lavoro.
Esempio: E Fiacch. Fav. 2, 48: In lavoro sì astruso della mente Perde i suoi sonni, e diventò talmente Strutta della persona e allampanata, Che ec.
Definiz: § III. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Dant. Parad. 5: Se credi bene usar quel ch'hai offerto, Di mal folletto vuoi far buon lavoro.
Esempio: Petr. Rim. 1, 94: Se lassuso, Onde 'l Motor eterno delle stelle Degnò mostrar del suo lavoro in terra, Son l'altr'opre sì belle; Aprasi la prigion ov'io son chiuso, ec.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 301: Gli ha (Silvio) fatto male a sè ed a Pompilio Mio padrone: perchè.... ha interrottoci Un lavor quasi fatto.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 23: Ride Armida a quel dir; ma non che cesse Dal vagheggiarsi o da' suoi bei lavori.
Definiz: § IV. Lavoro, e più spesso usato nel plur., vale Coltivazione, Lavorazione, dei terreni. –
Esempio: Vett. Colt. 54: Nicandro Colofonio scrisse leggiadramente delle cose rusticane, e pur fu uomo alienissimo dalla villa e da' lavori delle terre.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 110: Importa assai far buon lavori ed in tempo, o siano di divelto, formelle, o buche, secondo il paese.
Esempio: Trinc. Agric. 1, 196: Facendo i lavori a caso, è accidente che riescano bene, e non si moltiplichino le spese.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 1, 123: Una massa considerabile di terra venne così per mezzo dei lavori ad assorbire ciò che l'aria le offre; e ciò basta per ora a farci capire uno dei pregj principali dei lavori.
Esempio: E Ridolf. Lez. Agr. 1, 265: Oggi ho creduto che un discorso nel quale si considerasse il lavoro agrario dal lato economico, vale a dire nella sua generalità, ed in guisa da far cessare quel modo vago, indeterminato,... potesse utilmente occuparci.
Esempio: E Ridolf. Lez. Agr. 1, 380: La lupinella vuole lavori profondi, benchè non produca un lungo fittone come la medica; e per conseguenza l'uso, che molti hanno, di seminare la lupinella sopra semplici lavori d'aratro, non è buono.
Definiz: § V. E per Materiale da costruzione, in genere; e in ispecie, Materiale di terra, sia cotta sia cruda; che anche dicesi Lavoro cotto, di cotto, di terra, o simile. –
Esempio: Burt. C. Archit. Albert. 54: Tutto quello che io ho detto insin qui de' mattoni, il medesimo si debbe osservare ne' tegoli per i tetti, ne gli embrici e nelle doccie, e finalmente in ogni opera di terra cotta e di lavori di terra.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 298: Messe insieme con l'industria sua tutto il lavoro e materia, che andò in detta chiesa.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 4, 1: Fece una bottega di pietre lavorate, tenendola fornita di que' lavori che sogliono improvvisamente il più delle volte venire a bisogno a chi fabbrica qualche cosa.
Esempio: Legg. Tosc. 6, 315: Cotte faranno di lavoro quadro; cioè mattoni, mezzane, quadrucci, o altri lavori.
Esempio: Soder. Agric. 139: Approvavano gli antichi i mattoni se erano di varie sorte fatti con somma perfezione, e così era a loro in stima ogni lavoro quadro di terra cotta.
Esempio: Grand. Relaz. var. 7, 72: La materia certamente era di mattoni ordinarj, di lavoro cotto, non di sassi o pietre grosse, ec.
Esempio: Targ. Viagg. 10, 310: In moltissimi luoghi della Lunigiana si trovano terre buone per far embrici, tegoli, mattoni, orci, stoviglie, e simili lavori di cotto.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 114: Un mezzo assai conducente a conservare eguale e tranquilla la fermentazione insensibile, sarebbe il fabbricare le botti di lavoro, o di pietra, come da molti nella nostra Toscana giudiziosamente si son fabbricate le tina.
Definiz: § VI. E parlandosi di cose militari, vale Opera sia da offesa, sia da difesa. –
Esempio: Nard. Liv. Dec. 23 t.: I consoli seguenti, Opitero Virginio e Spurio Cassio, combatteron Pomezia primieramente con la forza, dipoi con le vinee ed altre sorti di macchine e lavori.
Definiz: § VII. Vale anche Luogo dove si lavora, dove si eseguiscono i lavori; onde Stare sul lavoro, sui lavori, vale Curare da sè che i lavoranti facciano il loro dovere. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 220: Fu, dunque, trovato da Filippo ordine che si aprissero osterie nella cupola con le cucine, e vi si vendesse il vino; e così nessuno si partiva del lavoro, se non la sera.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 4, 61: Non potendo gli architetti star sempre in sul lavoro, è loro di grandissimo aiuto un fedele ed amorevole esecutore.
Esempio: Viv. Disc. Arn. 38: Per ottener una comoda navigazione, praticabile d'ogni tempo dall'alzaie a piedi o a cavallo, per uso di trasportare le mercanzie con minore spesa, ed anche i materiali su i lavori, converrebbe ec.
Definiz: § VIII. Vale altresì Artificio, Magistero, col quale un'opera è condotta. –
Esempio: Vill. G. 433: Perochè 'l porto era tutto impalizato e incatenato, e di sopra di grosso legname imbertescato con maraviglioso lavoro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 8: Di varj marmi con suttil lavoro Edificato era il palazzo altiero.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 26, 30: Quivi d'intaglio con lavor divino Avea Mer lino imagini ritratte.
Esempio: Bemb. Rim. 149: Che giova posseder cittadi e regni, E palagi abitar d'alto lavoro, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 93: Ebbe Argante una spada; e 'l fabro egregio L'else e 'l pomo le fè gemmato e d'oro, Con magisterio tal, che perde il pregio Della ricca materia appo il lavoro.
Esempio: E Tass. Gerus. 10, 63: I marmi io taccio e l'oro, Meravigliosi d'arte e di lavoro.
Definiz: § IX. E per Modo di lavorare; nel qual senso usasi più comunemente nelle maniere Avere lavoro, Dare, e simili, lavoro, Esserci lavoro. –
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 41: Segua (il signore) virtù, nè altrui si venda mai; Somministri lavoro ai poverelli, Nè la mercè ritardi agli operaj.
Definiz: § X. E per Esercizio di arti o mestieri onde si campi la vita. –
Esempio: Lambr. Elog. 232: Coll'esempio del grande Apostolo di Tarso, il quale per sostentarsi facea padiglioni, possono dimostrare la santità e la necessità del lavoro.
Definiz: § XI. Vale anche Cura, Occupazione, e simili. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 121: Un tempo fu che 'n te stesso 'l sentivi, Volgare esempio all'amoroso coro: Poi di man mi ti tolse altro lavoro; Ma già ti raggiuns'io mentre fuggivi.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 230: Era sua vista sì dolce superba, Ch'i' lasciai per seguirla ogni lavoro.
Definiz: § XII. Usasi familiarmente per Affare, Faccenda, Negozio, o simile, con senso però dispregiativo, più che altro nelle maniere: Che lavoro è questo? Anche questo è un bel lavoro! e simili.
Definiz: § XIII. A lavoro, avverbialm., coi verbi Dare, Fare, o simili, vale Per un prezzo determinato secondo la quantità del lavoro, e non secondo il numero delle giornate che vi s'impieghino. –
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 174: Questa faccenda è presto sbrigata, e si suol fare non a giornata, ma a lavoro, con molta economia e con precisione ammirabile.
Definiz: § XIV. Da lavoro, usato a modo di aggiunto, e detto di animali o bestiame, vale Che si adopera nella lavorazione dei terreni, e pel tempo in cui serve a tale uso. –
Esempio: Soder. Agric. 170: Le stalle per gli animali da lavoro, come buoi, cavalli, e simili, sieno ec.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 228: Ne' poderi poi, ne' quali oltre i manzi da lavoro mantener si possano altri animali, si preferiscano ad ogni altro le vacche.
Esempio: Lastr. Agric. 4, 34: Le bestie che comunemente sogliono tenersi nelle stalle dei poderi sono: i manzi da lavoro, le vacche da lavoro e da frutto, i vitelli e le vitelle gentili, le cavalle e le pecore.
Definiz: § XV. Capo di lavoro, vale Opera singola, Opera distinta da altre, ed anche Quell'opera pubblica messa in appalto separatamente da altro lavoro simile, o che fa parte di una serie di lavori. –
Esempio: Legg. Band. C. 26, 113: Otto giorni avanti che debba farsi l'incanto, sarà esposto in tavoletta affissa alla porta della nostra residenza la somma, sulla quale sarà posto all'incanto ciascheduno de' sopraddetti capi di lavoro.
Definiz: § XVI. Casa di lavoro, e più spesso Pia casa, di lavoro, dicesi Quell'ospizio di carità pubblica, dove si occupano in lavori manuali i ricoverati che vi sieno idonei. –
Esempio: Lambr. Elog. 122: Sentendo allora più forte la compassione per gli sventurati che non hanno famiglia, o ne sono strappati, e che la pubblica carità raccoglie in ospizj,... accettò l'ufficio di direttore della nostra Pia Casa di Lavoro.
Definiz: § XVII. Giorno di lavoro, vale Giorno nel quale l'uomo attende al lavoro; Giorno non festivo. –
Esempio: Dat. Giul. Piac. Piatt. 82: Promettendo loro migliori e più vantaggiosi patti del solito, per esser giorno di lavoro.
Esempio: Galil. Op. IX, 219: E non importa che tu ti rivesta, Mutand'abiti e foggie a tutte l'ore, Se è dì di lavoro o dì di festa.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 158: Ne' dì di lavoro.... io vi veggo tutti intenti al vostro mestiere.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 1, 159: Ne' giorni di lavoro sta colei ritirata in casa.
Esempio: Legg. Tosc. 7, 118: Non possa dal creditore darsi maggior dilazione di due giorni intieri di lavoro dal giorno della consegnata lettera di cambio.
Esempio: E Legg. Tosc. 10, 186: E perchè i motivi, che hanno mosso il Santo Padre a diminuire il numero delle Feste sono a noi un'assoluta ragione per procurare d'accrescere i giorni di lavoro,... comandiamo che ec.
Definiz: § XVIII. Lavori forzati. –
V. Forzato, § XIII.
Definiz: § XIX. Lavori pubblici. –
V. Pubblico, Add.
Definiz: § XX. Lavoro da bestie. –
V. Bestia, § VIII.
Definiz: § XXI. Lavoro marziale, vale poeticam. La guerra. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 15: Nè fatte ancor le madri eron dolenti De' morti figli al marzïal lavoro.
Esempio: Alam. L. Gir. 18, 99: Questo so ben, che 'l mio maggior tesoro Fu sempre al mondo il marzïal lavoro.
Definiz: § XXII. Fare, o Non fare, buon lavoro una cosa, vale Fare essa buona o cattiva riuscita, buono o cattivo effetto, o simile. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 167, 1: Questo però è stimato da' più pratici pittori un color maligno; à tanto in sè del disseccante che nelle mestiche non fa buon lavoro.
Definiz: § XXIII. Fare lavoro sopra di sè, o Prendere, lavoro sopra di sè, vale Prendere a farlo per conto proprio e non d'altri. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 112: Era Andrea il migliore uomo che toccassi mai pennello, e di natura timido, e non volse mai sopra di sè far lavoro alcuno, perchè temeva a riscuotere i danari delle opere.
Definiz: § XXIV. Lavoro fatto, denari aspetta; vale proverbialm.: Il lavoro trova facilmente spaccio quando è terminato. –
Esempio: Crusc. Vocab. I: E in proverbio: Lavor fatto, danari aspetta.