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AVVISO
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AVVISO.
Definiz: Stima, Credenza, Opinione. Lat. sententia, opinio, consilium. Gr. γνώμη.
Esempio: Bocc. nov. 12. 5. Se fallito non ci viene, per mio avviso tu albergherai pur male.
Esempio: Dant. Par. 7. Secondo mio infallibile avviso.
Esempio: Liv. M. Quando ciascuno ebbe detto il suo avviso.
Definiz: §. I. Per Considerazione, Disegno, Pensiero.
Esempio: Bocc. nov. 7. 1. Mosse la piacevolezza d'Emilia, e la sua novella la reina, e ciascun altro a ridere, e a commendare il nuovo avviso del crociato.
Esempio: E Bocc. nov. 14. 3. Costui adunque ec. fatti suoi avvisi comperò un grandissimo legno.
Esempio: E Bocc. nov. 84. 13. La malizia del Fortarrigo turbò il buono avviso dell'Angiulieri.
Esempio: Ar. Fur. 20. 119. Disse, guerrier, tu sei pien d'ogni avviso.
Definiz: §. II. Per Ragguaglio, Annunzio, Novella. Lat. nuntium.
Esempio: G. V. 11. 93. 7. Altre dignità, e magnificenze della nostra città di Firenze non sono da lasciare di mettere in memoria per dare avviso a quelli verranno dopo noi.
Esempio: M. V. 1. 97. E i soldati del Comune, che dentro v'erano, non avieno sentimento, nè avviso alcuno.
Esempio: E M. V. 2. 27. I Genovesi ebbono i danari, e le lettere, e l'avviso dell'armata de' Viniziani.
Esempio: Bemb. lett. Le nuove, delle quali mi date avviso, mi sono state carissime.
Esempio: E Bemb. stor. 6. 77. Quantunque erano avvisi venuti, che Baiazzette ec. quivi avea le sue forze girate.
Esempio: Cas. lett. 48. V. S. Illustriss. non debbe aspettar da me, che io le scriva avvisi.
Definiz: §. III. Vale talora Avvertimento, Insegnamento. Lat. monitus.
Esempio: M. V. Quelli, che per li tempi saranno a provvedere allo stato, e onore del nostro comune, possano prendere avviso, e riparare alle disordinate baldanze di noi cittadini.
Definiz: §. IV. Ed Essere avviso, vale Parere. Lat. videri.
Esempio: Dant. Inf. 26. Già m'era avviso, Che così fusse.
Esempio: Petr. cap. 9. E gli era avviso D'esser senza i Roman, ricever torto.
Esempio: Fir. nov. 2. 202. Anzi già gli era avviso di ritrovarsi con lei ad aiutarla far le sue bisogne.
Esempio: E As. 264. Anzi già gliene pareva essere possessore, e già gli era avviso di annoverargli.
Esempio: Ar. Fur. 25. 28. Le fu vedere un cavalier avviso.