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Dizion. 4° Ed. .
PEGGIO
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PEGGIO.
Definiz: | Nome comparativo, vale Più cattivo, ed è lo stesso, che Peggiore; e si usa talora coll'articolo in forza di sust.
e vale Pessimo, e dinota maggiore efficacia. Lat. peior. Gr. χείρων. |
Esempio: | Petr. canz. 13. 2. E temo no 'l secondo error sia peggio. |
Esempio: | Dant. Inf. 27. La ve 'l tacer mi fu avviso il peggio. |
Esempio: | E Dan. Purg. 10. Pensa la succession, pensa, ch'a peggio Oltre
la gran sentenza non puo' ire. |
Esempio: | Bocc. nov. 46. 4. Non trovandosi concordia fra loro, temendo essi di non venire a
peggio ec. vennero a concordia di doverla donare a Federigo Re di Cicilia. |
Definiz: | §. I. Di male in peggio, posto avverbialm. esprime aumento di rea qualità, o
condizione. |
Esempio: | Petr. son. 100. Nè spero i dolci dì tornino indietro, Ma pur di male in peggio
quel, ch'avanza. |
Esempio: | Bocc. nov. 1. 11. Andava di giorno in giorno di male in peggio. |
Definiz: | §. II. Al peggio de' peggi, vale Al peggio, che possa succedere. |
Esempio: | Cecch. Inc. 4. 6. Che al peggio de' peggi io potrò metterla In casa vostra.
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Definiz: | §. III. Fare alla peggio, alle peggiori, e simili; vale Fare il peggio, che si può. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 2. 43. Agusta senza dubbio iniziò Plancina a fare alle
peggiori con Agrippina. |
Esempio: | Malm. 6. 1. Miser chi mal oprando si confida Far alla peggio, e ch'ella ben gli
vada. |
Definiz: | §. IV. Il meglio ricolga il peggio; proverb. che si dice quando Tra due cose cattive non è
differenza. Lat. codem in ludo docti. v. Flos 308. |
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