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Dizion. 3° Ed. .
CIBO
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CIBO.
Definiz: | Cosa da mangiare: Vivanda. Lat. cibus, epulae. |
Esempio: | Boc. Introd. n. 10. Dilicatissimi cibi, e ottimi vini temperatissimamente usando.
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Esempio: | E Bocc. Nov. 56. 2. E come spesso avviene, che sempre non può
l'huomo un cibo, ma talvolta desidera di variare, ec. |
Esempio: | Dant. Inf. 33. E l'ora s'appressava, Che 'l cibo ne soleva essere addotto.
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Esempio: | E Dan. Purg. 28. Forse qual diede ad Eva il cibo amaro.
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Esempio: | Petr. Son. 161. Pasco la mente d'un sì nobil cibo. |
Esempio: | Boez. Varch. 1. p. 2. Nudríto già del nostro latte, e cresciuto de' nostri cibi.
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Esempio: | Pallavic. Stor. Conc. 261. Non tutti i saporiti cibi nutrire; molti fare
indigestione, e cagionar macilenza. |
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