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Dizion. 5° Ed. .
OTTAVA.
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OTTAVA. Definiz: | Sost. femm. Stanza di otto versi endecasillabi, dei quali i primi sei rimati fra loro alternatamente, e i due ultimi insieme. – |
Esempio: | Buonarr. Fier. 5, 4, 3: Che la 'ntersecazion che fan l'ottave..., Maggior lo stil, maggior reca a' poemi Dignità, che i ternarj far non ponno. | Esempio: | Red. Lett. 1, 145: Talora mi viene a piacere in sembianza di una tenerezza poetica, la quale poi mi pare non ben collocata tra la nobiltà di queste ottave, gentili sì, ma però maestose. | Esempio: | E Red. Lett. appr.: Questo verso tanto più si dovrebbe raddolcire e facilitare, perchè ha innanzi di sè la nobilissima chiusa della quinta ottava. | Esempio: | Salvin. Pros. tosc. 1, 399: Avendo mutato le due prime rime dell'ottava, si dimenticò di mutare anco la terza. | Esempio: | E Salvin. Annot. Fier. 518: L'ottava dicono che fosse trovato e invenzion del Boccaccio, che l'usò nel Ninfale Fiesolano,... e non si trova usata in antico. | Esempio: | E Annot. Fier. appr.: Le ottave per la lunghezza e per lo strascico signorile son destinate all'eroico. | Esempio: | Fag. Rim. 2, 181: Nondimen cert'ottave avea composto Piene di certe frasi oscure e nere, Da far rattrappir uno a mezzo agosto. | Esempio: | Guast. Scritt. Art. 254: Noi sappiamo come le ottave più felici dell'Ariosto siano negli autografi più cancellate e rifatte. | Esempio: | Card. Pros. 972: Mi si vorrà forse opporre,... per la verseggiatura le ottave del Monti nella traduzione della Pulcella, tanto.... felicemente e facilmente belle, che ec. |
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