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CUCCHIAIO.
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CUCCHIAIO.
Definiz: Sost. masc. Strumento di metallo, e anche di bossolo o d'altro legno, che da una estremità è concavo, e che si distende a guisa di manico dall'altra, col quale si piglia il cibo specialmente non solido, od altra sostanza liquida da nutrirsi o da medicarsi.
Dal lat. cochlearium, e questo dal grec. κοχλιάριον. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 132: Alla sete ancora vale con acqua temperato [l'orzo], o vero a mangiarlo grosso con cucchiaio, o vero sì liquido, che si bea.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 269: Del suo legno (del bosso) si fa ottimi pettini, e cucchiaj, e manichi di coltellini, e scacchi.
Esempio: Cas. Pros. 3, 362: Non so io ben dire perchè questi cotali non portino altresì il cucchiaio legato al collo.
Esempio: Cellin. Vit. 294: Volendogli il medico cucire quella ferita della bocca,... messe mano a un cucchiaio, e diceva, che voleva che lui gnene lasciassi tanto aperta che quel cucchiaio v'entrasse.
Esempio: Salvin. Podagr. Luc. 19: E che tocchi appena terra, Ch'hai de' cucchiaj paura,... Podagra.
Definiz: § I. Figuratam., per la Quantità di materia che entra o può entrare in un cucchiaio, Cucchiaiata. –
Esempio: Morell. Cron. 282: Piglia un garofano, o un poco di cinnamomo, o un cucchiaio di treggea.
Definiz: § II. E nel linguaggio dell'arti e de' mestieri si chiama così un Arnese simile al cucchiaio, il quale serve a varj usi. –
Esempio: Flor. Agric. Met. volg. 335: De lo stesso catino con un cucchiaio, a poco a poco versi il piombo mescolato con l'oro e con l'argento in certi catinetti o di rame o di ferro, larghi tre palmi e alti tre dita, ma di dentro prima impiastrati di loto.
Esempio: Cellin. Pros. 59: Dipoi bisogna avere un cucchiaio grande per quattro volte e cucchiaj ordinarj, ed avere in ordine un caldanuzzo con del fuoco, e piglisi quelle belle lacrime di mastico chiare, e mettansi in nel detto cucchiaio.
Definiz: § III. Essere alcuno da raccattarsi, da pigliarsi, o simili, col cucchiaio; dicesi familiarmente di chi per infermità, o per essere stanco, è in istato di estrema debolezza, e non ne può più.
Definiz: § IV. Guadagnare col cucchiaio, è maniera proverbiale, che trovasi per Guadagnar poco, scarsamente, Far meschino guadagno. –
Esempio: Rim. Ant. P. Bonich. Bind. 3, 139: Mal contento è ciascun di suo mestiere, Ciascun guadagnar pargli col cucchiaio; L'altro gli par, che faccia con lo staio.
Definiz: § V. Imboccare col cucchiaio vuoto, è maniera figurata, che vale Far mostra di sapere, di esser dotto, d'insegnare, non avendo invece dottrina, e non insegnando che fandonie. –
Esempio: Pataff. 10: Col cucchiaio voto mostra che 'l pascesse.
Esempio: Gell. Capr. Bott. 72: Fanno che e' non possono imboccare più gli uomini co' cucchiaj voti.
Esempio: Varch. Ercol. 56: Imboccare col cucchiaio voto si dice, per un cotal motto e proverbio, di coloro che voglion parere d'insegnare e non insegnano.
Definiz: § VI. Mangiare la pazienza col cucchiaio della rabbia, Pigliare, e simili, la pazienza col cucchiaio della rabbia, fu maniera proverbiale usata a significare Tollerare di mal animo una data condizione di cose, Aver pazienza, costretti da dura necessità. –
Esempio: Bern. Orl. 38, 17: S'a Dio piace, diceva, ed al dimonio, Ch'io abbia pazienza, ed io me l'abbia; Ma siami tutto il mondo testimonio, Che col cucchiaio la mangio della rabbia.
Definiz: § VII. Mangiare la torta col cucchiaio, vale Essere dappoco. –
Esempio: Tasson. Secch. rap. 7, 46: Ucciso avea Pallamidon fornaio Che mangiava la torta col cucchiaio.