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Dizion. 5° Ed. .
CUCCHIAIO.
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pag.1042
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CUCCHIAIO. Definiz: | Sost. masc. Strumento di metallo, e anche di bossolo o d'altro legno, che da una estremità è concavo, e che si distende a guisa di manico dall'altra, col quale si piglia il cibo specialmente non solido, od altra sostanza liquida da nutrirsi o da medicarsi. |
Dal lat. cochlearium, e questo dal grec. κοχλιάριον. – Esempio: | Cresc. Agric. volg. 132: Alla sete ancora vale con acqua temperato [l'orzo], o vero a mangiarlo grosso con cucchiaio, o vero sì liquido, che si bea. | Esempio: | E Cresc. Agric. volg. 269: Del suo legno (del bosso) si fa ottimi pettini, e cucchiaj, e manichi di coltellini, e scacchi. | Esempio: | Cas. Pros. 3, 362: Non so io ben dire perchè questi cotali non portino altresì il cucchiaio legato al collo. | Esempio: | Cellin. Vit. 294: Volendogli il medico cucire quella ferita della bocca,... messe mano a un cucchiaio, e diceva, che voleva che lui gnene lasciassi tanto aperta che quel cucchiaio v'entrasse. |
Definiz: | § I. Figuratam., per la Quantità di materia che entra o può entrare in un cucchiaio, Cucchiaiata. – | Esempio: | Morell. Cron. 282: Piglia un garofano, o un poco di cinnamomo, o un cucchiaio di treggea. |
Definiz: | § II. E nel linguaggio dell'arti e de' mestieri si chiama così un Arnese simile al cucchiaio, il quale serve a varj usi. – |
Esempio: | Flor. Agric. Met. volg. 335: De lo stesso catino con un cucchiaio, a poco a poco versi il piombo mescolato con l'oro e con l'argento in certi catinetti o di rame o di ferro, larghi tre palmi e alti tre dita, ma di dentro prima impiastrati di loto. | Esempio: | Cellin. Pros. 59: Dipoi bisogna avere un cucchiaio grande per quattro volte e cucchiaj ordinarj, ed avere in ordine un caldanuzzo con del fuoco, e piglisi quelle belle lacrime di mastico chiare, e mettansi in nel detto cucchiaio. |
Definiz: | § III. Essere alcuno da raccattarsi, da pigliarsi, o simili, col cucchiaio; dicesi familiarmente di chi per infermità, o per essere stanco, è in istato di estrema debolezza, e non ne può più. |
Definiz: | § IV. Guadagnare col cucchiaio, è maniera proverbiale, che trovasi per Guadagnar poco, scarsamente, Far meschino guadagno. – | Esempio: | Rim. Ant. P. Bonich. Bind. 3, 139: Mal contento è ciascun di suo mestiere, Ciascun guadagnar pargli col cucchiaio; L'altro gli par, che faccia con lo staio. |
Definiz: | § V. Imboccare col cucchiaio vuoto, è maniera figurata, che vale Far mostra di sapere, di esser dotto, d'insegnare, non avendo invece dottrina, e non insegnando che fandonie. – | Esempio: | Pataff. 10: Col cucchiaio voto mostra che 'l pascesse. |
Esempio: | Gell. Capr. Bott. 72: Fanno che e' non possono imboccare più gli uomini co' cucchiaj voti. | Esempio: | Varch. Ercol. 56: Imboccare col cucchiaio voto si dice, per un cotal motto e proverbio, di coloro che voglion parere d'insegnare e non insegnano. |
Definiz: | § VI. Mangiare la pazienza col cucchiaio della rabbia, Pigliare, e simili, la pazienza col cucchiaio della rabbia, fu maniera proverbiale usata a significare Tollerare di mal animo una data condizione di cose, Aver pazienza, costretti da dura necessità. – |
Esempio: | Bern. Orl. 38, 17: S'a Dio piace, diceva, ed al dimonio, Ch'io abbia pazienza, ed io me l'abbia; Ma siami tutto il mondo testimonio, Che col cucchiaio la mangio della rabbia. |
Definiz: | § VII. Mangiare la torta col cucchiaio, vale Essere dappoco. – | Esempio: | Tasson. Secch. rap. 7, 46: Ucciso avea Pallamidon fornaio Che mangiava la torta col cucchiaio. |
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