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1) Dizion. 5° Ed. .
CALCIO
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CALCIO.
Definiz: Sost. masc. Percossa data colla zampa da cavalli, muli ed altri siffatti animali; e si unisce comunemente coi verbi Menare, Tirare, Dare e simili.
Dal lat. calx, calcis, propriamente calcagno, ed anche tutto il piede. –
Esempio: Dant. Purg. 20: Lodiamo i calci ch'ebbe Eliodoro.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 484: Li apparve [ad Eliodoro] uno grande cavallo con uno cavalcatore,.... lo quale cavallo si levò ritto e diedegli dei calci nel petto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 7: Giuoca di schiene [il destriero] e mena calci in frotta.
Esempio: Bern. Orl. 7, 34: Forte ringhiando un par di calci mena; Così sotto il ginocchio il colse un poco.
Esempio: E Bern. Orl. 62, 58: Traendo il suo caval facea gran balzi, Traeva calci e giocava di schiena.
Esempio: Dav. Tac. 1, 49: In quel terreno di sangue loro e di loto molliccio davano stramazzate, o sprangavan calci.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 16: Quel Pegaso tanto feroce, che faceva scrollare le pietre quando sparava i calci.
Esempio: Dat. Lepid. 57: Un cavallo infuriandosi cominciò a far salti e sparar calci, con gran pericolo di chi lo cavalcava.
Esempio: E Dat. Lepid. 71: Ragionando che volentieri averebbe comperato una mula che tirasse, gliene propose e vendè una che tirava calci senza misericordia.
Definiz: § I. Quindi Coppia di calci dicesi dei Calci che tirano a un tempo con le zampe di dietro i cavalli, o i muli.
Definiz: § II. Si usa comunemente anche per Forte colpo dato col piede dall'uomo, Pedata. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 13: Gli cominciarono a dare delle pugna e de' calci.
Esempio: Ar. Orl. fur. 36, 50: La battaglia fanno A pugni e a calci, poi ch'altro non hanno.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 12: E pugni e calci e sputi e morsi e sgraffi.
Esempio: E Panant. Poet. Teatr. 24: Quei vi dà un calcio che vi fa una piaga.
Definiz: § III. Trovasi anche adoperato per Tutto il piede, specialmente riferito all'atto del calcare. –
Esempio: Vill. G. 96: Il Papa gli pose il calcio in sul collo, e disse.
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 299: La miserabil fortuna.... assai mi nuoce e niuno aiuto mi porge, anzi s'ingegna con sollecitudine continua di mandarmi più giù che la più infima parte della sua rota, se far lo potesse; e quivi col calcio sopra la gola mi tiene, nè possibile m'è lasciare il doloroso luogo.
Definiz: § IV. Quindi Tenere altrui sotto i calci, fu usato figuratam. per Conculcarlo, Opprimerlo. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 2, 8: Ne viene puzza a Dio, e la gente se ne scandalizza, sì vanno a vela e sì vogliano tenere altrui sotto li calci.
Definiz: § V. Calcio della picca, della lancia, dell'archibuso, della pistola, chiamasi La parte inferiore di tali armi al disotto dell'impugnatura. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 83: L'una e l'altra asta è forza che si spezzi, Che non voglion piegarsi i cavalieri, I cavalier che tornano coi pezzi, Che son restati appresso i calci interi.
Esempio: Marcellin. Metam. 98: Col calcio d'un'alabarda, che aveva in mano, messomeli sopra, dissi: Voi pensate ec.
Esempio: Tens. Fortif. 2, 74: Andando ad investire con le picche basse, avendo il calcio d'esse nella man destra, affrettando alquanto il passo.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 6, 14: Roldavo che l'udì, si voltò ratto, E 'l percosse del calcio de la lancia.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 19, 38: Ha d'oro il calcio e di diamante il resto.
Esempio: Pap. Nat. Cald. 82: Della qual cosa manifesto contrassegno si deduce dalla forza grande che nell'atto del pigliar fuoco si sente nel calcio dello stesso archibuso.
Definiz: § VI. Quindi Far calcio a terra, si disse nella milizia per Posare l'arme a terra. –
Esempio: Eserciz. Milit. 165: In questo tempo li picchieri che hanno la picca in pugno fanno calcio di picca a terra.
Definiz: § VII. E per La parte inferiore di piante, magliuoli e simili, che più comunemente dicesi Piede. –
Esempio: Soder. Coltiv. 19: Affinchè quando elle [fosse] si riempiono in piantandovi i magliuoli,.... la buona [terra] gettata su, e l'altra degli orli delle fosse disfacendola e tritandola, si possa mandare al calcio de' magliuoli.
Esempio: E Soder. Coltiv. 39: Tagliansi [le viti ammortite pel freddo] rasente il calcio a terra; e rinnovando nuove messe rinvigoriranno.
Esempio: E Soder. Cult. Ort. 4: Poste le spine come di sopra, ed attaccate, s'intacchino al calcio quattro dita da terra con ferro tagliente.
Esempio: Targ. Viagg. 10, 362: Vi si distende un suolo di terra, sul quale si colloca il magliuolo, facendo che il calcio giunga al fine del sasso, schiacciando un poco detto calcio.
Definiz: § VIII. Trovasi anche per La parte più bassa di un monte, oggi più comunemente Falda o Piede. –
Esempio: Soder. Agric. 75: Acqua sorta da limpidissimi fonti naturali, la quale sopra tutto fra pietre, massi o pulita terra, dalle cime de' monti più che da coste o calcio loro scaturisce.
Esempio: Targ. Viagg. 10, 351: Soprattutto.... vi fanno fragole di squisito sapore, e quando vanno li tempi caldi ed umidi, maturano anche al calcio dell'Appennino medesimo.
Definiz: § IX. Calcio fu anche il nome di un Giuoco proprio e antico della città di Firenze, che a guisa di battaglia ordinata si faceva con una palla a vento; e fu detto così perchè si dava alla palla, oltrechè col pugno, anche col calcio. –
Esempio: Bard. G. Disc. Calc. 11: Che cosa sia il Calcio e la sostanza sua diffiniremo così. Il Calcio è un giuoco pubblico, di due schiere di giovani a piede e senza armi, che garreggiano piacevolmente di far passare di posta oltre all'opposto termine un mediocre pallone a vento a fine d'onore.
Esempio: Cant. Carn. Otton. 40: Al prato, al Calcio, su giovani assai, Or che le palle balzan più che mai.
Esempio: E Cant. Carn. Otton. appr.: Che chi 'ndreto s'avvezza, Dinanzi non fa bene al Calcio mai.
Esempio: Machiav. Comm. 156: Sogliono in simil dì di Carnasciale i giovani tuoi pari andarsi a spasso, veggendo le maschere, o ire a fare al Calcio.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 160: Si celebrarono nella città tutte quelle feste che sono consuete pubblicamente di farsi, cioè della festa di S. Felice, di calci, di giostre e di pasti.
Esempio: Menz. Sat. 8: E poi per quattro soldi assai valenti Voi da Bottega passerete al Calcio.
Definiz: § X. Calcio, nel giuoco della ruzzola, è il Tiro fatto spingendola fortemente con la pianta del piede; e intendesi anche dello Spazio che la ruzzola così spinta percorre.
Definiz: § XI. Avere altrui un calcio in gola, fu adoperato figuratamente per Avere in pronto un argomento, un modo, per molestare, tormentare, sopraffare altrui. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 427: Dicevano molti, che Carlo e Ferdinando non giocavano di buono, ma favorivano sottomano e mettevano al punto i Luterani per aver quel calcio in gola al Papa, e tenendogli in bocca quel morso farlo stare a freno.
Esempio: Gell. Err. 5, 1: Tu e quel tuo figliuolo mi arete per l'avvenire un calcio in gola di sorte, che non ne ho a poter dire una parola.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 104: Acciocch'in quella casa la figliuola Possa mostrar d'aver qualche regresso, Nè che gli abbian a aver quel calcio in gola Che un picciolo neanche v'abbia messo, La vuol dotar conforme al grado loro.
Esempio: Tocc. Lett. 44: M'immagino ora che nel mio scrivere da qui avanti m'avrete il calcio in gola, e ogni cosa ch'io vi dirò che vi paia un po' pellegrina, voi mi getterete subito in faccia: questa tu la sai per bioccolo.
Definiz: § XII. Dare un calcio, o de' calci, a checchessia, vale figuratam. Disprezzarlo, Non curarsene più, Abbandonarlo affatto. –
Esempio: S. Cater. Lett. 1, 449: Su, Padre carissimo, diamo de' calci al mondo con tutte le pompe, delizie e ricchezze sue.
Esempio: Savonar. Pred. 21: Io ti so dire che noi abbiamo le nostre: il mondo ci ha dato de' calci, e siamo fatti la canzona d'ognuno.
Esempio: Car. Lett. var. 116: Dicendo con molto affetto che.... vuol dare un calcio a tutte le cose del mondo, come fino a ora l'ha dato a una gran parte.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 501: I Santi Padri, da sovrumana virtù mossi, negli eremi, ne' deserti e nelle solitudini si ritirarono, dando un calcio al mondo, provvedendo a sua salvezza.
Esempio: E Salvin. Pros. sacr. 374: Infondigli la virtù della tua magnanima risoluzione con dare un calcio al mondo ed al peccato.
Esempio: Fag. Rim. 1, 45: Le monache son tutte devozione: La ragazza vuol dare un calcio al mondo.
Definiz: § XIII. E nello stesso senso, Dare di calcio a una cosa: ma è modo non comune. –
Esempio: S. Cater. Lett. 1, 207: Solo di questo vi prego e costringo, che vi diate a sviluppar tosto del mondo, e dargli tosto di calcio. Che se voi non desse a lui, egli sarebbe ben presto di dare a voi.
Definiz: § XIV. Dare dei calci al vento, al rovaio o all'aria, Trarre, e simili, de' calci al vento, al rovaio o all'aria, vale Morire impiccato; ma è modo basso. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 38: E i tre masnadieri il dì seguente andarono a dar dei calci al rovaio.
Esempio: Pulc. L. Morg. 15, 71: Al messo sue vivande ebbe ordinate, E fecegli de' calci dare al vento.
Esempio: Ar. Comm. 2, 169: Che non mi lasci pur tempo di avvolgermi Un laccio al collo e dar dei calci all'aria.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 26: Se il ladrone avesse lasciato star le cose altrui, non arebbe dato dei calci al vento sul Mercatale.
Esempio: Lipp. Malm. 9, 64: E mentr'io quivi i calci all'aria avvento, Mostri ch'io sono un ballerino a vento.
Esempio: Fag. Pros. 149: Io goderei.... di rimirare un ricco avaro, giusto punitor di sè stesso, dondolar da una trave tirando calci al rovaio.
Definiz: § XV. Dare de' calci al vento, o semplicemente Tirare i calci, vale anche Tirare i tratti morendo; che più comunemente oggi dicesi Tirar l'aiuolo: ma sono modi bassi. –
Esempio: Bern. Orl. 6, 70: E dà de' calci al vento in sul sabbione, Da una banda all'altra trapassato.
Definiz: § XVI. Fare una cosa ai calci coll'altra, o Far le cose ai calci fra loro; vale figuratam. Stare in opposizione, Essere incompatibile, Ripugnare una cosa all'altra. –
Esempio: Magal. Lett. 115: Bisognerebbe.... non esprimere una cosa che faccia a' calci con la pittura, essendo l'idea cumulativa dell'uno e dell'altro pensiero.
Esempio: Bertin. A. F. Medic. dif. 288: Ordinando [certi medici] cose che fanno a' calci fra loro, e perciò più danno che utile arrecano agli ammalati.
Esempio: E Bertin. A. F. Specch. 15: Ampollose ricette con quei tanti ingredienti che fanno talvolta ai calci fra loro.
Definiz: § XVII. Levar di calci, si disse per Dare o Trar calci. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 2, 266: Asinelli ingrassati che non sono domati, e levano di calci.
Definiz: § XVIII. Pigliare uno a calci, vale Percuoterlo con calci; ed anche figuratam., Cacciarlo da sè con violenza e disprezzo.
Definiz: § XIX. Dare dove un calcio e dove un pugno, vale Attendere a più cose nel medesimo tempo. Ma è modo che ha in sè qualcosa di scherzoso o di dispregiativo.
Definiz: § XX. Dare tra due calci un pugno, ed anche Dare due calci in un pugno; sono modi bassi e da scherzo, oggi poco usati, che valgono Fare una cosa compiuta; come chi non si contentasse di dar dei calci, ma nello stesso tempo aggiungesse anche dei pugni. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 81: Così ha fatto il mio Padre astuto; saltato di palo in frasca, ha dato due calci in un pugno, come si dice.
Definiz: § XXI. Abbimi un calcio; maniera che fu già usata dai ragazzi nel giuoco, e che figuratam. vale Non avanzar nulla, o quasi nulla. –
Esempio: Varch. Ercol. 217: Messer Annibale.... ha di già confessato che non intende la lingua nè assiriana nè caldaica, e perciò di questo non solo non vorrebbe contendere col Castelvetro, ma gli cederebbe quanto dicesse. C. Dunque messer Annibale in questo si chiamerebbe vinto dal Castelvetro. V. Chiamerebbesi, perchè no? e anche per avventura si direbbe, come dicono i fanciulli in Firenze: Abbimi un calcio.
Definiz: § XXII. Calcio di stallone non fa male a cavalle; proverbio che vale: A cui si vuol bene non si fa offesa che dolga.