Lessicografia della Crusca in rete

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CORTESE
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CORTESE.
Definiz: Che ha in se cortesia. Lat. humanus, benignus, liberalis.
Esempio: Bocc. nov. 2. 1. La quale, sì come colei, che non meno era di cortesi costumi, che di bellezze ornata, ec.
Esempio: E Bocc. n. 23. 9. Per assai cortese modo il riprese.
Esempio: Petr. canz. 8. 6. Che mi fer già di se cortese dono.
Esempio: E Petr. Son. 97. Quelle pietose rime in ch'io m'accorsi Di vostro ingegno, e del cortese affetto.
Esempio: Dan. Inf. c. 2. E donna mi chiamò cortese, e bella.
Esempio: E Dan. Inf. di sotto. E tu, cortese, ch'ubbidisti tosto.
Esempio: E Dan. Inf. appresso. O anima cortese Mantovana. E quì dice il Gello, che val piena di virtù, e di belli, e onorati costumi.
Esempio: Boccac. n. 71. 4. Che le dovesse piacere, esserle del suo amor cortese.
Esempio: Petr. canz. 5. 6. Nell'altrui ingiurie del suo sangue Roma, spesse fiate quanto fu cortese?
Definiz: Star cortese, è star con le braccia avvolte insieme, appoggiate al petto.
Esempio: Bocc. n. 79. 35. Così a modo, che se steste cortese, vi recate le mani al petto.
Esempio: E Bocc. num. 41. Sempre tremando tutto, si recò con le mani a star cortese.
Esempio: Guid. G. col volto basso, e con le braccia cortesi, Iasone così rispuose alle parole offerte.