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1) Dizion. 5° Ed. .
CHIOCCIO.
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CHIOCCIO.
Definiz: Add. Rauco, Aspro, Di suono simile a quello che manda la chioccia; e dicesi particolarmente della voce. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Cominciò Pluto con la voce chioccia.
Esempio: Bocc. Filoc. 294: Cacciando quelli, con chioccia voce, e con un gran bastone, col quale ec.
Esempio: Burch. Son. 1, 93: Gramon bizzarro colla voce chioccia.
Definiz: § I. E per similit. detto di rime o versi, vale Di suono aspro, o perchè il verso sia così fatto a bella posta, oppure per non esser ben modulato; e figuratam. Mal composto, Senz'arte. –
Esempio: Dant. Inf. 32: S'io avessi le rime e aspre e chiocce, Come si converrebbe al tristo buco, Sopra il qual pontan tutte l'altre rocce ec.
Esempio: Petr. Rim. G. 365: Troppo forte s'allunga Frottola col suon chioccio.
Esempio: Bocc. Rim. 26: Le rime, le quai già fece sonore La voce giovenil ne' vaghi orecchi.... Scrivendo come le dettava Amore, Han fatto chioccie gli anni gravi e vecchi.
Definiz: § II. Chioccio, detto di persona, vale Infermiccio; onde la maniera Essere chioccio, Stare chioccio, Sentirsi chioccio, per Essere malaticcio, Sentirsi male. –
Esempio: Panz. Luc. Cron. 39: Morì l'Orsa mia figliuola in Arezzo; e Giancristofano suo marito, e cugino carnale di madonna Felice, venne d'Arezzo chioccio; e come fu stato in casa mia a Firenze tre dì, s'ammalò di questi gavocci.
Esempio: Poliz. Pros. 62: Madonna Clarice s'è sentita da iersera in qua un poco chioccia.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 13: Ha a maritar questa vecchia una giovane Ch'è bella quant'un sol di mezzo luglio; Ha per le mani duoi garbati giovani, Ed un chioccio, ch'è vieto, ed è fradicio (qui in forza di Sost.).