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1) Dizion. 5° Ed. .
GENTILE.
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GENTILE.
Definiz: Add. Di gente, stirpe, schiatta, antica ed illustre; oggi comunemente Nobile.
Dal lat. gentilis, Che è della medesima gente o schiatta, Del medesimo stipite. –
Esempio: Dant. Rim. 196: Di dietro da costor van tutti quelli, Che fan gentili per ischiatta altrui.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 339: Fu [Corso Donati] cavaliere di grande animo e nome, gentile di sangue,... di corpo bellissimo fino alla sua vecchiezza, ec.
Esempio: Tav. Rit. 1, 459: Io non voglio Giuseppe per mio maestro: altrettanto gentile sono io, quanto è egli.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 36: Erano anche molti altri uomini gentili partecipi di questo consiglio e fatto, ma un poco più occultamente.
Esempio: E Fr. Bart. Sallust. appr.: Anche la moltitudine de' giovani, e specialmente de' gentili, dava favore a quello che Catilina avea cominciato.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 208: Senza guardare chi essi fossero, più gentili che non gentili, o più ricchi che poveri.
Esempio: Varch. Lez. Accad. II, 5, 45: Ma perchè questo nome in latino significa quegli che noi chiamiamo consorti, cioè d'un medesimo casato, pure che fossero discesi da persone ingenue e libere, quinci è che appo noi gentile vuol dire propriamente nobile..., sebbene largamente e per traslazione ha moltissimi significati, e s'accomoda alle cose così animate, come a quelle che mancano d'anima.
Esempio: Tass. Dial. 1, 365: Uomo gentile con donna ignobile non ben si possono sotto il giogo del matrimonio accompagnare.
Definiz: § I. Pure per Nobile, Antico e illustre, detto di stirpe, lignaggio, e simili. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 129: E questo uomo è chiamato nobile per le nobili operazioni di virtù, e di ciò nacque in prima nobilità di gentil gente, e non di quelli antichissimi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 11: Quivi nacqui io di stirpe assai gentile, Ma in pover tetto, e in facultade umile.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 16: Ma dopo il terzo, il quarto accetta e 'l quinto, Sia di vulgare stirpe, o di gentile.
Definiz: § II. Si usò, in contrapposizione a Servo, per Nato in libertà, Ingenuo. –
Esempio: Senec. Declam. 100: Venne discordia fra e' cittadini e la parte del gentile uomo, che aveva liberato el servo.
Esempio: E Senec. Declam. appr.: E prima argomenta il gentile uomo contro al servo.
Definiz: § III. Vale altresì Che non conosce il vero Dio, Che è idolatra, o Che è di gente, di popolo, non conoscente il vero Dio; Etnico, Pagano; dicesi più specialmente di popoli antichi, o di persone appartenenti ad essi; e contrapponesi a Cristiano e a Ebreo. –
Esempio: Dant. Parad. 20: De' corpi suoi non uscir, come credi, Gentili, ma cristiani in ferma fede, Quel (Rifeo) de' passuri, e quel (Traiano) de' passi piedi.
Esempio: Bocc. Vit. Dant. 255: Già della prima parte di quello, la quale intitola Inferno, avea composti sette canti, mirabilmente fingendo, e non mica come gentile, ma come cristianissimo, poetando.
Esempio: E Bocc. Lett. 322: Ogni volta che t'avverrà leggere d'una donna gentile cose che s'appartengano ad una che faccia professione di cristiana,... svégliati col rossor della mente riprendendo te stessa.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 573: Gentili; cioè pagani ed infideli.
Esempio: Varch. Lez. Accad. II, 5, 44: Questa parola (gentile).... significa quello che volgarmente si dice pagano; onde gli scrittori gentili s'intendono tutti quelli che non furono cristiani; perciocchè gli Ebrei chiamavano gente tutti quelli che non erano del popolo di Dio.
Esempio: Giobert. Bell. 154: Onde il tempo che immediatamente precorse ai principj dell'ordine attuale ci è descritto da Mosè e dai poeti gentili che raccolsero le prime tradizioni, come oscuro e tenebroso.
Definiz: § IV. E per Proprio di popoli gentili o pagani, Attenente ad essi. –
Esempio: Tass. Dial. 2, 177: Non trova nè superiore nè eguale in tutta la memoria de' secoli passati, ed in tutta la lettura de l'istorie cristiane e gentili.
Esempio: Targ. Viagg. 9, 287: Intorno ai piccoli vulcani di Pietramala si trovano di continuo delle medaglie, degl'idoli, degli amuleti, ed altre antichità gentili.
Definiz: § V. Detto di nome, vale, conforme a proprietà latina, Di tutta una gente, o schiatta, o casata; Gentilizio. –
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 105: Tutti i nomi erano distribuiti in più schiere.... Poichè altri erano primitivi, altri derivativi, alcuni relativi, questi possessivi, quelli gentili.
Esempio: E Ricc. A. M. Rim. Pros. 107: Dopo i quali (i nomi sostantivi e adiettivi) venivano i comparativi, i superlativi, i possessivi, i patronimici, i gentili, i numerali e i multiplici.
Definiz: § VI. Gentile, significa pure Nobile moralmente; Insigne, Preclaro, Illustre, per eccellenti qualità di animo, per virtù, valore, costume, o simile; Di nobil carattere, Mollo virtuoso, Generoso, Magnanimo, Valoroso, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 8: Giudice Nin gentil, quanto mi piacque, Quando ti vidi non esser tra i rei!
Esempio: E Dant. Rim. 195: Dirò del valore Per lo qual veramente è l'uom gentile.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 90: Uno giovane gentile, figliuolo di messer Cavalcante Cavalcanti, nobile cavaliere, chiamato Guido, cortese e ardito, ma sdegnoso e solitario, e intento allo studio, ec.
Esempio: Bocc. Laber. 109: Colui che la virtù seguitò, fu detto gentile, e gli altri per contrario, seguendo i vizj, furono non gentili reputati.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 178: Fu [il giudice Nino] molto gentile d'animo e di costumi, ed ardito e galliardo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 41: E così il fior de li begli anni suoi In lunga inerzia aver potria consunto Sì gentil cavallier, per dover poi Perdere il corpo e l'anima in un punto.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 18, 66: Quel che di fare io mi credea al più vile Guerrier del mondo, ho fatto al più gentile.
Esempio: Varch. Lez. Accad. II, 5, 45: Quinci è che appo noi gentile vuol dire.... generoso, sebbene largamente e per traslazione ha moltissimi significati.
Definiz: § VII. E figuratam. –
Esempio: Cavalcant. Rim. 26: Ma guarda che persona non ti miri, Che sia nimica di gentil natura.
Esempio: Dant. Inf. 26: E dentro dalla lor fiamma si geme L'aguato del caval, che fe' la porta, Ond'uscì de' Romani il gentil seme.
Definiz: § VIII. Pur figuratam., detto di anima, animo, spirito, cuore; anche poeticam. riferito ad animali. –
Esempio: Cavalcant. Rim. 6: Io veggio a lui (al cuore) spirito apparire Alto e gentile, e di tanto valore, Che fa le sue vertù tutte fuggire.
Esempio: E Cavalcant. Rim. 32: Quando mi vien pensier ch'io voglia dire A gentil cor della sua gran virtute, Io trovo me di sì poca salute, Ch'io non ardisco di star nel pensero.
Esempio: Dant. Purg. 9: Sordel rimase, e l'altre gentil forme (anime).
Esempio: Petr. Rim. 1, 30: L'alma ch'è sol da Dio fatta gentile,... Simile al suo Fattor stato ritene; Però di perdonar mai non è sazia A chi col core e col sembiante umile, ec.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 185: E come gentil cor onore acquista, Così venia quella brigata allegra.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 193: La morte è fin d'una prigione oscura Agli animi gentili; agli altri, è noia, Ch'hanno posto nel fango ogni lor cura.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 250: Spirto gentil, che quelle membra reggi, Dentro alle qua' peregrinando alberga Un signor valoroso, accorto e saggio, ec.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 259: Alla donna, sì come bisognosa, piacque la proferta; ma tuttavia, avendo l'animo gentil, disse: madonna, ditemi quello che io posso per voi operare; e se egli sarà onesto a me, io il farò volentieri.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 22: Qual per le selve Nomade o Massile Cacciata va la generosa belva, Ch'ancor fuggendo mostra il cor gentile, E minacciosa e lenta si rinselva; Tal Rodomonte, ec.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 449: Dicendo il Petrarca a Cola di Rienzo: Spirto gentil, che quelle membra reggi, intese particolarmente e precisamente Spirito nobile, come era allora la generale accezione di questa voce; poichè del medesimo, in fondo della Canzone, disse: Un cavalier che tutta Italia onora.
Definiz: § IX. Altresì detto del cuore, vale pure Che per natura o indole generosa è aperto ai nobili affetti, Che in essi s'infiamma, Che gli sente vivamente. –
Esempio: Rim. Ant. F. Guinizz. Guid. 1, 91: Al cor gentil ripara sempre amore, Come l'augello in selva alla verdura; Nè fe' amor anti che gentil core, Nè gentil cor anti che amor, Natura.
Esempio: E Rim. Ant. F. Guinizz. Guid. appr.: Così lo cor, ch'è fatto da natura Schietto, puro e gentile, Donna, a guisa di stella, lo innamora.
Esempio: Dant. Inf. 5: Amor che al cor gentil ratto s'apprende, Prese costui della bella persona, Che mi fu tolta.
Esempio: E Dant. Rim. 105: Amore e cor gentil sono una cosa.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 168: Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende. Questa sentenzia è vera; cioè che l'animo gentile, cioè virtuoso che abbi abito eligente, non può fare che non ami la cosa bella.
Definiz: § X. Detto, per similit., del cavallo, vale Di vivace natura, Focoso, Generoso. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 19: Già li novelli giovani.... apparavano cavalleria, e in belle e onorevoli armi e buoni e gentili cavalli, e non in meretrici, ovvero in conviti, aveano desiderio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 67: Sprona [Brandimarte] Batoldo il suo gentil destriero, E inverso quel con tanto ardir si lancia, Che ec.
Definiz: § XI. Per Proprio o Degno di persona, o Conveniente a persona, gentile, nobile, ovvero valorosa, generosa, magnanima, virtuosa, e simili. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 125: Gentil parlar, in cui chiaro refulse Con somma cortesia somma onestate.
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 45: Quivi le cortesie fiorivan, quivi I bei costumi e l'opere gentili.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 46: Io crebbi, e crebbe il figlio, e mai nè stile Di cavalier, nè nobil arte apprese; Nulla di pellegrino o di gentile Gli piacque mai, nè mai troppo alto intese.
Esempio: E Tass. Gerus. 6, 9: Nè sì quest'alma è neghittosa e vile, Ch'anzi morir volesse ignobilmente, Che di morte magnanima e gentile.
Definiz: § XII. E per Che dimostra insieme la nobiltà de' natali e quella dell'animo. –
Esempio: Dant. Purg. 3: Io mi volsi vèr lui, e guardail fiso: Biondo era e bello, e di gentile aspetto, Ma l'un de' cigli un colpo avea diviso.
Definiz: § XIII. Pure per Nobile, Eccellente, Di grande pregio, virtù, e simili; detto di cose più che altro morali. –
Esempio: Rim. Ant. F. Guinizz. Guid. 1, 91: Dalla stella valor non discende, Anzi che il Sol la faccia gentil cosa.
Esempio: Cavalcant. Rim. 2, 5: Io veggio che negli occhi suoi risplende Una virtù d'Amor tanto gentile, Ch'ogni dolce piacer vi si comprende.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 119: Non è niuna cosa più gentile nè più bastevole che sia la natura umana.
Esempio: Med. L. Op. 4, 83: E perchè i gentili, cioè i Romani, in quelle cose che il mondo onora e pregia furono reputati eccellentissimi, credo si cominciasse chiamar gentile ogni cosa che avesse tra l'altre qualche eccellenzia, quasi opera fatta da' gentili, o che all'eccellenzia loro convenisse.
Esempio: E Med. L. Op. 4, 84: Diremo adunque gentile essere quella cosa la quale è bene atta e disposta a far l'uffizio perfettamente che a lei si conviene, accompagnata di grazia, la quale è dono di Dio.
Definiz: § XIV. In locuz. figur. e poeticam.
Esempio: Dant. Purg. 14: Quando in Bologna un Fabbro ai ralligna? Quando in Faenza un Bernardin di Fosco, Verga gentil di picciola gramigna?
Definiz: § XV. Gentile, prendesi comunemente per Cortese, Benigno o Amorevole e ornato di grazia, di bella creanza, di mite costume; ed anche solo per Nobilmente garbato, Compito di modi, Grazioso negli atti. –
Esempio: Cavalcant. Rim. 25: Questo novo piacer che 'l mio cor sente, Fu tratto nol d'una donna veduta, La quale è sì gentile ed avvenente, E tanto adorna, che 'l cor la saluta.
Esempio: Dant. Inf. 2: Donna è gentil nel ciel, che si compiange Di questo impedimento, ov'io ti mando, Sì che duro giudicio lassù frange.
Esempio: E Dant. Inf. 7: E quel savio gentil, che tutto seppe, Disse per confortarmi, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 42: Ma quella gentil maga, che più cura N'avea ch'egli medesmo di sè stesso, Pensò di trarlo per via alpestre e dura Alla vera virtù.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 17, 71: Preparate avea lor l'oste gentile Nerbose lance, e salde e grosse antenne, E del suo parentado non umile Compagnia tolta.
Esempio: Varch. Stor. 2, 387: Non sappiendo in che modo scamparsi dalla diligenza di Malatesta, si raccomandò all'abate de' Bartolini, ed egli, il quale era non pur gentile, ma la gentilezza stessa, lo fece nascondere segretamente in casa di Giovanni suo fratello.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 63: E poi gli è sì gentile e si discreto, Ch'e' si terrà a favor che voi vi siate Servito alquanto del suo nome.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 3, 4: Buon per me, s'io t'avessi in libertà Conosciuto gentile; Chè l'acrimonia, siccome ognun sa, In me pur tanto acuta, Temprar, te praticando, avrei potuta.
Esempio: Red. Poes. 131: Donne gentili, devote d'Amore, Che per la via della pietà passate, Soffermatevi un poco, e poi guardate Se v'è dolor che agguagli il mio dolore.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 150: Io voglio essere con Vostra Reverenza anche più gentile di questo buon Westfalo, chiedendole in una forma, che cominci con apparenza di regalare.
Esempio: Giobert. Buon. XIII: Ben si richiede che il gentile lettore usi qualche attenzione; imperocchè ec.
Definiz: § XVI. E per similit., detto di animale addomesticato e ammaestrato. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 14: Questo era un bello e gentil sparavieri (sparviere), Ch'ei s'avea preso e acconcio a sua mano, E avutone già mille piaceri.
Definiz: § XVII. E figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 6: Quell'anima gentil fu così presta, Sol per lo dolce suon della sua terra, Di fare al cittadin suo quivi festa.
Esempio: E Dant. Purg. 33: Com'anima gentil, che non fa scusa, Ma fa sua voglia della voglia altrui, Tosto com'è per segno fuor dischiusa.
Esempio: Poliz. Rim. C. 279: Con chi sente quel fuoco che sent'io, Non convien fare alcuna escusazione, Chè 'l cor di questi è si gentile e pio, Ch'i' so ch'arà di me compassïone.
Definiz: § XVIII. Pur figuratam. detto di paese, vale Abitato da un popolo gentile, In cui dimora gente d'indole cortese e di miti costumi. –
Esempio: Cin. Rim. 100: Deh! quando rivedrò 'l dolce paese Di Toscana gentile, Dove 'l bel fior si vede d'ogni mese.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 4, 386: Il fatto.... accadde in Italia; e non mica nelle gole inospite delle Alpi, o sui gioghi alpestri degli Apennini, o nella fiera Corsica, o nella rozza Sardegna,... ma bensì nella provincia che ebbe sinora la fama di essere la più colta e gentile della penisola.
Definiz: § XIX. Pure per Cortese, Benigno, Propizio, e simili, in senso però figurato. –
Esempio: Cavalcant. Rim. 39: Morte gentil, rimedio de' cattivi, Mercè mercè a man giunte ti chieggio, Viemmi a vedere, o prendimi, che ec.
Definiz: § XX. E per Proprio di persona, o Conveniente a persona, dotata di cortesia, di grazia, di bel garbo, Aggraziato, Leggiadro, Mite e piacevole, detto di atti, modi, qualità, e simili. –
Esempio: Cavalcant. Rim. 8: Servito da schiave Belle ed adorne di gentil costume.
Esempio: Tass. Gerus. 5, 61: Ma benchè sia mastra d'inganni, e i suoi Modi gentili, e le parole accorte,... Non è però, ch'all'esca de' diletti, ec.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 485: Costume agro, opposto al gentile, che è dolce, mansueto, piacevole.
Esempio: Niccol. Strozz. 1, 7: Or tu, signore, Che hai grati modi e dir gentile e scorto, Che tanto ami la patria, al re di Francia Andrai nostro orator.
Definiz: § XXI. Gentile, vale anche genericamente Piacevole a vedersi, Vago, Ameno, Gaio, Leggiadro, Ridente, e simili, secondo la cosa a cui si riferisce. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 4: O bello iddio (Amore),... Gentil fai divenir ciò che tu miri.
Esempio: Diviz. Calandr. 1, 2: Senza il quale (Amore) non è cosa alcuna perfetta, nè virtuosa, nè gentile.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 20: Non vide nè più bel, nè 'l più giocondo, Da tutta l'aria ove le penne stese, Nè, se tutto cercato avesse il mondo, Vedria di questo il più gentil paese.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 17, 119: I re, i signori, i primi di Soria Con alte donne in un gentil drappello Celebravano quivi in loggia amena La real, sontuosa, e lieta cena.
Esempio: Segn. B. Polit. volg. Ded. 9: Avendo [la Toscana], se non tutte, almeno la più parte delle qualità che si convengono a una provincia nobile, generosa e bella, per essere antica,.... per produrre uomini coraggiosi e di molto ingegno, per aver l'aria temperata, l'acque sane, il paese commodo e fruttifero, le fiumare gentili, e le marine propinque.
Esempio: Cecch. Dot. 3, 6: Se voi avessi visto la gentil cosa di fichi e d'uve che e' fe' (il podere) l'anno passato!
Esempio: Tass. Lett. 4, 324: Veramente egli ha una galante stanza, ed un gentil orticello, ed hacci bello e fresco stare.
Esempio: Dav. Colt. 522: Rosai, gelsomini, e altre piante gentili.
Esempio: Marchett. Lucrez. 255: Effigie e spettri Veggono intorno di color gentili, E di volto leggiadri.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 447: Quindi viene gentile a chiamarsi il piacevole, il leggiadro, l'avvenente.
Definiz: § XXII. E detto in particolare dì volto, lineamenti, membra, figura della persona, vale Che è di delicata bellezza, Leggiadro e alquanto minuto o sottile. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 93: Orlando domandò, qual fosse tanto Scortese, ingiusto, barbaro ed atroce, Che ne la grotta tenesse sepolto Un sì gentile ed amoroso volto.
Definiz: § XXIII. E figuratam., parlandosi di opera architettonica, per Leggiero ed elegante. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 8, 118: Pose sopra una facciata piccola e gentile di membra.... una gran cornice antica misurata a punto dal frontespizio di Montecavallo.
Definiz: § XXIV. E detto di opere d'arte, arnesi, arredi, e cose simili, vale Di forma o figura elegante e di fino lavoro, Ben fatto, Grazioso, Pregevole, e simili. –
Esempio: Cap. Comp. Orsam. 3, 30: La imagine de la nostra Donna si debba tenere coperta con velo o vero con veli sottili e gentili di seta.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 231: L'altro [panno dipinto] è un pagone, che mi pare gentile, ed è adorno con altre frasche.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 480: Non era casa in Firenze che fusse più ornata che la sua, e dove fussino più gentili cose che erano in quella.
Esempio: Car. Eneid. 1, 1026: Dentro al real palagio realmente De' più gentili e sontuosi arnesi Il convito e le stanze orna e prepara.
Definiz: § XXV. E detto di arti, vale Che ha per fine la produzione o rappresentazione del bello. –
Esempio: Giobert. Ges. mod. 4, 391: Il memoriale arricchito dei nomi che primeggiano in corte, nei magistrati, nella curia, nel commercio, nelle lettere e nelle gentili arti, giunse al cospetto del principe con più di trecento soscrizioni, e come un attestato autorevole del voto pubblico.
Definiz: § XXVI. E detto di componimento, vale Bello, Grazioso, per una certa soavità di sentimenti, o nobiltà di concetti, e vaghezza di forma. E figuratam. dicesi anche di Scrittore, e più spesso di Poeta, le cui opere abbiano sì fatto pregio. –
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 405: Favoletta gentile, esortativa all'unione e alla concordia.
Definiz: § XXVII. Gentile, vale pure Piacente al palato, Gustoso; e detto in particolare del vino, denota Alquanto leggiero e pendente al dolce, Amabile. –
Esempio: Domen. Plin. 747: L'albano è più brusco, e il falerno più gentile.
Esempio: Vett. Colt. 18: Queste tali [ulive] gli antichi, perchè elle fossero più gentili alla bocca, tenevano in un vaso, dentrovi foglie di lentisco, o di qualche erba odorifera.
Esempio: Soder. Coltiv. 77: Ma per farlo (un certo vino) assai gentile, pongasi in un tino d'uva buona, bene stagionata, matura,... e lasciala poi, posta nel tino, stare un giorno.
Esempio: E Soder. Coltiv. 86: Mettendo nel vino, tosto che egli sia imbottato, finocchio e santoreggia, pesti a discrezione, e mesticato, si renderà il vino molto gentile.
Esempio: Red. Lett. 1, 71: Non è [la polpa de' tamarindi] dispiacevole al gusto, anzi a molti è gratissima per una certa sua gentile acidità.
Esempio: Magal. Lett. scient. 14: Dal quale (vino di Valdarno) alla Siracusa ch'io bevo in Roma v'è peravventura, minor differenza, che non è tra' vini vecchi e nuovi dell'Antella e di Compiobbi, ch'io bevo il verno, anzi gentili ed abboccati; ec.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 1, 47: Una dramma ne raschia (della noce), e in vin gentile L'infondi e sbatti, e fanne come morca.
Definiz: § XXVIII. E detto del sapore, o dell'odore, vale Grato, Soave; che più comunemente dicesi Delicato. –
Esempio: Vett. Colt. 19: Oggi usano molti serbarle (le ulive da mangiare) nelle foglie di limone o di cedro, le quali danno loro ancora più gentile odore.
Esempio: E Vett. Colt. 84: Hanno [certe ulive] poca carne, e assai nocciolo, e non così gentil sapore.
Esempio: Sassett. Lett. 398: Le tenere e nuove (foglie del cinamomo) non pure non hanno questo gentil sapore, ma sono astringenti spiacevolmente.
Definiz: § XXIX. Pure per Delicato, cioè Tenero, Morbido, Di facile cottura, o Di facile digestione, e di buon sapore, detto di cose mangerecce. –
Esempio: Domen. Plin. 636: Ecci un'altra sorte più inculta che lo sparago, e più gentile, detto corruda, e nasce per tutto ne' monti, essendone pieni ancora i campi di Lamagna alta.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 249: Le rape sono di tre colori: alcune rosse, e per lo più la parte sola che sopra terra resta e cresce, e l'altra, che va sotto, bianca; alcune sotto e sopra son tutte bianche; ed alcune per tutto di color giallo, e queste sono le più delicate e gentili.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 339: Alcune frutte più dure son cotte e perfezionate dal verno; altre, più gentili, hanno bisogno di mite cielo, e si guastano all'aria cruda.
Esempio: Red. Lett. 2, 410: Non vietandosi però alle volte qualche piccola vivanduccia gentile, e di facile concezione.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 60: Si dà principio alla sementa dei ceci bianchi, de' fagioli capponi, grigiolati e gentili.
Definiz: § XXX. Gentile, vale anche Fine, Sottile; ma in tal senso non applicasi oggi che alla buccia di certi frutti. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 24: Ordinano due tele di gentile stame (il lat. ha: gracili stamine).
Esempio: Trinc. Agric. 8: Nelle terre leggieri, asciutte, non molto grasse, e di poco corpo,... si piantino vitami d'uve di guscio gentile.
Esempio: E Trinc. Agric. 93: L'uva di Santa Maria è di qualità bianca,... di granella piccole, bislunghe, flosce, e di guscio gentile.
Definiz: § XXXI. Quindi, detto di uva, vale Di buccia o guscio sottile. –
Esempio: Soder. Coltiv. 73: Scerre [nel vendemmiare] le [uve] nere dalle bianche, e le gentili e minute dalle grosse e dure di scorza.
Definiz: § XXXII. E detto di terreno, vale Sciolto e fresco, e quindi Facile a lavorarsi in ogni tempo, e ad essere penetrato dalle radici delle piante e dall'aria; e il suo contrario è Forte. –
Esempio: Soder. Cult. Ort. 244: I ravanelli.... sono più forti.... nei terreni aspri, che non nei gentili.
Esempio: Allor. A. Cap. 330: Questa (la cipolla), a far prova, vuol gentil terreno.
Esempio: Manett. Mem. Frum. 34: La terra gentile si distingue da' nostri in due sorti, cioè in gentile alberese, e in gentile arenosa.
Esempio: Trinc. Agric. 399: Si piantano [d'aprile] gli ulivi nelle terre forti,... laddove nelle terre gentili ed asciutte è sempre più utile e vantaggioso il piantarli più anticipatamente che sia possibile.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 191: Amano [i mori] il terreno gentile ed arenoso.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 174: La terra è gentile, profonda, non però molto grassa.
Definiz: § XXXIII. Pure per Fine, nel senso di Che è della miglior qualità, di tutta bontà o perfezione, nel genere suo; e i suoi contrarj sono Grosso o Grossolano e Ordinario. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 23: Per venire a luce dell'arte di grado in grado, vegniamo al triar de' colori, avvisandoti chi sono i colori più gentili, e più grossi, e più schifi.
Esempio: Cellin. Pros. 18: Di poi che la tua opera sarà fredda, comincerai con una lima gentile a limare il niello.
Definiz: § XXXIV. E in particolare detto di fieno, vale Composto di erbe pratensi di buona qualità, di stelo sottile e con poca foglia; che pur dicesi Fine. –
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 165: Per coprire di sopra [i nesti] serve bene l'aliga, la stoppa, il paleo, il fien gentile, e la paglia accovonata.
Definiz: § XXXV. Gentile, vale pure Debole, Gracile, Esile, anche figuratam.; oggi più comunemente Delicato. –
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 28: Ditegli (al padre).... che gli è buon fanciullo, ma che gli è troppo gentile, e che e' non è atto al servizio mio.
Esempio: Varch. Stor. 1, 238: Così non con molta voce, essendo egli di gentile spirito, e di pochissima lena, ma con molta grazia,... a favellare incominciò.
Esempio: Sassett. Lett. 398: Sono questi fiori di così gentile temperamento, che non sono tantosto aperti, che sono uccisi dal sole.
Esempio: Dav. Colt. 516: Ma il frutto anche egli diviene di gentile complessione, e muor presto.
Definiz: § XXXVI. E per Mal atto a resistere alle fatiche, ai disagj; Non robusto, Non forte; e oggi dicesi più che altro degli animali da lavoro. –
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 379: Il luogo dove era il campo era disagiato, e 'l caldo grande, la vittovaglia venia di lunge, e i cavalieri erano gentili.
Definiz: § XXXVII. E per Delicato, Che sente o cura grandemente ogni più lieve offesa, detto di membri del corpo animale. –
Esempio: Tass. Gerus. 12, 85: Qual in membro gentil piaga mortale Tocca s'inaspra, e in lei cresce il dolore; Tal da i dolci conforti in sì gran male Più inacerbisce medicato il core.
Definiz: § XXXVIII. E per Che ha bisogno di esser tenuto con cura, nutrito con buon vitto, e simili, detto di certi animali domestici. –
Esempio: Soder. Anim. domest. 5 t.: Le pecore gentili si tosano una volta l'anno.
Definiz: § XXXIX. E pur detto di animali, vale altresì Che ha avversione a cibo o vitto, che non sia fine, scelto, o della miglior qualità. –
Esempio: Cecch. Masch. 4, 5: Porco gentil non fu mai grasso.
Definiz: § XL. E detto di piante fruttifere, vale Che richiede dolce clima, buon terreno, e diligente cultura; Domestico e di complessione piuttosto gracile. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 77: Chè gentil pianta in arido terreno Par che si disconvenga.
Esempio: Capp. Econ. 375: Nelle zone più settentrionali, dove gli alberi gentili non allignano, e dove, come nei nostri piani, il frutto migliore lo dan le granaglie e l'erbe; ivi ec.
Definiz: § XLI. Quindi trovasi detto di coltivazione, per Costituita da piante gentili. –
Esempio: Lastr. Agric. 5, 113: Rare volte.... veggendovisi una coltivazione gentile salire sulla criniera d'un monte... Chiamo coltivazione gentile quella degli ulivi e delle viti, e delle semente che la frammezzano.
Definiz: § XLII. Vale anche Di fibra non compatta, Non residente, Tenero, Facile a lavorarsi, Dolce, detto di legname, o della sua qualità. –
Esempio: Biring. Pirotecn. 61: Tutte quelle operazioni che han di bisogno di fuochi longhi, vivi e potenti, han di bisogno adoperare carbone fatto di legname vigoroso e potente, e non legname gentile, perchè non servirebbe.
Esempio: E appr.: Quel [carbone] che è dolce è quel che è fatto d'ogni legname che par più domestico, che contiene più della natura aerea, come è el d'abete e di salcio,... che son di qualità più gentile e più debile.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 39: Con un paletto di gentil legno, come è l'albero o il salcio, scarnandole attorno (le barbe degli asparagi), ec.
Esempio: E Soder. Agric. 123: In Macedonia sono i legnami gentili e leggieri, obbedienti al ferro.
Definiz: § XLIII. E detto degli alberi stessi, vale Di legname gentile. –
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 144: È pericoloso l'innesto per amor del vento, che non gli fiacchi in sull'annestatura, e annestinsi bassi quanto si può, non si ripara, e massimamente agli albercocchi, ai susini, e simili delicati e gentili; ma come peri, meli,... e mandorli ancora, che rammarginan bene, non dà tanto noia.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 2, 1: Quei [abeti] di Camaldoli si stimano, da' professori, più gentili, e per conseguenza servon bene a far lavoro di legname segato.
Definiz: § XLIV. E per Che opera dolcemente, Blando; contrario di Gagliardo; detto di medicamenti. –
Esempio: Red. Cons. 2, 10: Avendo usato per l'addietro medicine evacuative gentili, delicate e piacevoli, fece passaggio.... ad usarne delle più gagliarde.
Esempio: E Red. Cons. 2, 11: Eccetto alcuni pochi familiari, piacevoli e gentili [medicamenti] da introdursi nel corpo, ec.
Definiz: § XLV. E per Temperato, Moderato, detto di fuoco; ma non è di uso comune. –
Esempio: Cellin. Vit. 126: Piglia de' fioralisi con il gambo, col fiore, e con la barba tutto insieme; di poi gli fa' stillare con gentil fuoco.
Definiz: § XLVI. Si disse della grana de' marmi e delle pietre, a significare Minuta, compatta o unita, e liscia; che oggi dicesi Fine. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 104: Di questa è un'altra specie di grana, e di un altro colore, perchè non ha il nero morato affatto, e non è gentile.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 111: Della qual pietra Michelagnolo s'è servito nella libreria e sagrestia di S. Lorenzo, per Papa Clemente, per esser gentile di grana: ed ha fatto condurre le cornici, le colonne, ed ogni lavoro con tanta diligenza, che, d'argento, non resterebbe sì bella.
Definiz: § XLVII. Ed anche del marmo stesso o della pietra, a significare Che è di grana gentile. –
Esempio: Cellin. Pros. 26: Di poi la si pulisce (la tazza) con altre pietre molto gentili.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 105: Cavansi ancora altre specie di marmi,... e per lo più una sorte di marmi bianchissimi e lattati, che sono gentili ed in tutta perfezione per far le figure.
Definiz: § XLVIII. Gentile, era aggiunto che davasi a una Specie di falcone falcone gentile, ardito, forte, e bravo specialmente a dar la caccia ai volatili che frequentano i luoghi acquosi. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 75 t.: Lo quarto lignaggio sono falconi gentili, che prendono la grue, e vagliono poco a persona che sia sanza cavallo, però che fanno molto lungo volare.
Esempio: Tratt. Falcon. 2: Sono altri falconi chiamati gentili: e somigliano rondini in volare, ed hanno le penne rosse per la maggior parte, e' piedi bianchi; e sempre stanno in aria, ne' luoghi molto alti; e spesso combattono co' grandi uccelli, e non volano male; e rade volte avviene che si partano dagli uomini.
Esempio: E Tratt. Falcon. 3: Sono ancora altri falconi chiamati sacri, i quali sono bastardi, e nascono di falcone gentile e di nibbio.
Esempio: Poliz. Pros. 45: Ieri essendo un poco di vento, andò a uccellare; e non ebbono molta ventura, perchè perderono el falcone gentile.
Definiz: § XLIX. È anche aggiunto che si dà a una Sorta di fico dottato fico gentile, ma un po' più grosso, e di buccia più verde, con la polpa pendente al rossigno: è primaticcio, e dicesi anche Fico napoletano. –
Esempio: Trinc. Agric. 252: Questo è solamente per li fichi settembrini, che maturano tardi; chè per quelli di Malta, di Portogallo, Sampieri, gentili,... che maturano presto, questi paesi ec.
Esempio: Lastr. Agric. 3, 33: Il fico gentile è uno dei migliori fichi primaticci, che si trovi, ma siccome d'ogni tre anni uno appena conduce il frutto, taluno avrà più gusto d'aver dei fichi sampieri, che hanno buona vendita, e che danno il loro frutto ognanno.
Definiz: § L. È pure aggiunto generico che si dà a una Specie di grano grano gentile, moltissimo coltivata fra noi, della quale si conoscono varie qualità, che hanno lor proprio nome. Dividesi in bianco e rosso, secondochè la spiga sia bianca o rosseggiante; e i suoi caratteri più comuni consistono nell'aver le glume prive di resta, o con punte brevissime, onde si dice senza resta, o con la resta, e nel produrre i semi un po' allungati, e aventi la sostanza interna molto bianca, e la buccia sottile, liscia, giallastra. Distinguesi, mediante tale aggiunto, dall'altra specie chiamata Grano grosso; ed è il triticum hybernum dei Botanici. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 3, 4: De' gran grossi Sufficientemente; de' gentili, Se n'è smarrito il seme.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 411: Grano grosso; grano ordinario; grano gentile, grano senza reste, perciò detto anche calvello, cioè calvo.
Esempio: Manett. Mem. Frum. 8: Questa specie si dice da noi gentile, e si distingue in alcune varietà, tra le quali una ve n'ha con la spiga e granello bianco, chiamata da noi gentil bianco; un'altra con la spiga e granello rosso, detta gentil rosso, e nel Napoletano biondella; ed una che produce la spiga bianca e il granello esternamente rosseggiante, denominata calbigia, che tutte sono senza resta.
Esempio: Trinc. Agric. 364: Questi suddetti grani [grossi] servono solamente per uso di pane ordinario, mentre non siano mescolati con altrettanti grani gentili, che in questo caso fanno il pane molto migliore.
Esempio: E Trinc. Agric. 365: Vi sono poi altri grani gentili, come è il tosetto bianco senza resta, e la cascola bianca con la resta: questi vogliono essere seminati presto.
Esempio: E Trinc. Agric. 366: Il grano gentile rosso dalla resta chiamato montanino alpigiano, che è il migliore di tutti per uso di pane, vuol esser seminato presto.
Esempio: Lastr. Agric. 4, 31: Di un ottimo cibo riescono ancora le loppe, che sull'aia si ricavano dalle fave, vecciati, e gran gentil bianco; essendo queste formate dalle parti più tenere delle biade, e del grano.
Definiz: § LI. È pure aggiunto che si dà a una Specie di noce noce gentile, i cui frutti sono piuttosto grossi e di buona qualità, e il cui legname ha un bel colore scuro; e distinguesi dall'altra specie, detta Noce malescio. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 107, 2: I periti di tal legname nelle nostre parti di Toscana distinguono due sorte di noci, uno, che chiamano gentile, ed un altro, che dicono malescio, e tutti due ne' lavori ricevono bel pulimento e lustro; è però fra di loro questa differenza, che 'l malescio non lo riceve così morato come il gentile, ed il suo frutto non è punto godibile.
Definiz: § LII. È altresì aggiunto che si dà ad alcune Specie di pere pera gentile: cioè a due qualità di pere da estate; la prima delle quali è piccola, bislunga, di color verde giallognolo, e di polpa granellosa e delicata, e dicesi anche Zuccherina; e la seconda, simile alla prima, ma un po' più grossa, ha la buccia sparsa di punti di un rosso cupo e quasi neri, e dicesi Gentile verdognola; e a una sorta di pera d'autunno, la quale è di forma rotonda, con punti e righe di color rosso ferruginoso. –
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 272: Chiamiamo le nostre [pere] di Toscana moscadelle, giugnole, ciampoline, roggie, ghiacciuole, spinose, quadrane, carovelle, papali, san Nicolò, durelle, zuccaie, campane, vernareccie, gentili, porcine, sementine, ec.
Esempio: Lastr. Agric. 5, 192: Nomi delle pere. Mese di giugno: Moscadellina, moscadella bastarda, moscadellina, giugnolona, giugnolina, ginoletta, pollata,... gentile d'estate. Mese di luglio: bianchetta, moglie buci, grossa giurmandina, finòr, moscadellona, becco d'oca, brutta buona, grossa bianchetta, gentile o zuccherina, la rossetta, ec.
Definiz: § LIII. Gentil donna, o Gentile, donna, vale Donna di nobil lignaggio; che oggi comunemente si scrive in modo congiunto Gentildonna. E Gentil femmina si disse talvolta per Fanciulla nobile. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 299: Lo pretore di Roma, avendo condannato a morte una gentile donna, diella al soprastante della prigione, che la dovesse uccidere.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 255: È il più innamorato uom del mondo d'una nostra vicina, la quale è gentil femina, ma è povera. Vero è che onestissima giovane è.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 256: La gentil donna levatasi, disse che apparecchiata era d'udirla.
Esempio: Bemb. Stor. 173 t.: Le gentili donne e le fanciulle nelle lor case.... fur in ogni luogo violate.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 25: E arrivato ch'i' fui, vidi una gentil donna da molte fanti e famigli accompagnata, camminare d'assai buon passo.
Esempio: Ross. P. Sveton. 79 t.: Fece morire Proculo suo liberto, uno de' suoi favoriti, avendo ritrovato che egli andava adulterando certe gentil donne.
Definiz: § LIV. Gentil sesso, e anche, poeticam., Gentile schiera, vale Il sesso femmineo, Le donne; dette così per la loro leggiadria, cortesia, e mite costume. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 28, 98: Tosto che 'l Saracin vide la bella Donna apparir, messe il pensiero al fondo, Ch'avea di biasmar sempre e d'odiar quella Schiera gentil che pur adorna il mondo.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 33: Per fare al gentil sesso onore Il tabacco alla rosa offriva a tutte.
Definiz: § LV. Gentil uomo, o Gentile, uomo, che più comunemente scrivesi oggi in modo congiunto Gentiluomo, vale Uomo di nobil prosapia, di antica e illustre schiatta. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 252: Altri gentili uomini assai [morirono], Marco Valerio, T. Virginio Rutilo, indovini, Servio Sulpicio, Curione Massimo. Pier. Cron. 70: Era gentile uomo, e diceasi ch'era pisano.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 45: Molto furono biasimati quelli due di tale andata,... perchè non era loro uficio, ma di gentili uomini usi alla guerra.
Esempio: Viagg. Terr. Sant. 369: All'entrare in detto luogo si paga per testa certo piccolo danaio, che l'ha assegnato il Soldano a certi gentili uomini venuti al poco d'avere.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 108: Cominciò con costei.... ad entrare in parole, e dirle che egli era gentile uomo per procuratore, e che egli aveva de' fiorini più di millantanove, senza quegli che egli aveva a dare altrui.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 244: Tu se' dirittamente famiglio da dovere esser caro ad un gentile uomo di questa terra, che ha nome Egano, il qual molti ne tiene.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 1, 243: L'ambasciata della Magna, che è un messer Filippo di Nansò con dua altri semplici gentili uomini, ebbe ieri la prima audienza.
Esempio: Guidicc. Lett. 278: Non abbiamo voluto mancare in tanta occasione prepuorli ed offrirli messer Libertà Moriconi gentil uomo della nostra città.
Esempio: Bemb. Stor. 90: Prese per moglie una figliuola di messer Matteo Tepolo, gentile uomo viniziano.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 307: Quantunque nelle vecchie scritture più spessamente si truovi scritto.... gentile uomo e gentili uomini, non per tanto anche in una parola gentiluomini e gentiluomo nelle medesime il troverrai molte volte.
Definiz: § LVI. Gentile, usato avverbialm., vale Gentilmente, Con gentilezza, Con delicatezza. –
Esempio: Fag. Rim. 3, 299: Colpir bisogna, e non gentil toccare, Per allettar la turba degli sciocchi, Che godon di sentirsi lusingare.
Definiz: § LVII. E anche si usò per In bel modo, Bene, Acconciamente, Garbatamente. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 29: Porto le scarpette colle cordelline dalle latora, colle punte lunghe tre dita, e vone sanza peduli delle calze: istanno molto gentile.
Definiz: § LVIII. Alla gentile, posto avverbialmente, vale In maniera gentile, All'usanza, o Secondo il costume, delle persone gentili. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 262: E fatti i complimenti alla gentile, Monsignor tutto allegro a' suoi domanda, ec.
Definiz: § LIX. Porco gentile non fu mai grasso. –
V. Porco.
Definiz: § LX. Gentile, in forza di Sost., vale Chi è di nobil lignaggio, di signoril condizione; e talvolta sta per Nobil signore, Signore di feudi o di castella: ma non è oggi comune. –
Esempio: Giamb. Oros. 288: Gracco, capitano del populo, adirato contra i gentili, perchè fue infamato tra coloro che co' Numantini fecero patti, le possessioni de' Numantini prese.
Esempio: Liv. Dec. 1, 300: Questi signori là, di quale parte son elli? Della plebe? che hanno fatto per lo popolo? O sono de' gentili? che già un anno passato non hanno ragunato il Senato?
Esempio: Dant. Purg. 6: Vien, crudel, vieni, e vedi la pressura De' tuoi gentili, e cura lor magagne.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 124: Eziandio uomini nuovi, li quali per virtù erano usati d'avanzare i gentili, oggi furtivamente, e quasi per ladroneccio, più che per buone arti, a signorie e onori si brigano di venire.
Esempio: Stef. March. Istor. 2, 5: Ebbe consiglio con gli Grandi, che già così era loro nome trascorso infino da primo popolo, che così chiamavano li gentili.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 56: Andando al detto cardinale con animo e con intenzione di spogliarlo e di vestire sè, come tutti sono usi, chè mai non posano se tutte le robe de' signori e de' gentili non recano a loro.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 138: Dei tuoi gentili; cioè de' conti, marchesi ed altri gentili omini e signori d'Italia, che gravano li loro sudditi oltra modo, e cura lor magagne; cioè di quelli gentili, correggendoli e punendoli.
Esempio: Cavalcant. G. Istor. fior. 2, 68: Sempre sono stati gli odj tra i gran patrizj e i gentili.
Definiz: § LXI. Comunemente usasi per Colui che non conosce il vero Dio, e non adora lui, ma gl'idoli; Chi è pagano, idolatra; e usato nel plur. Gentili, vale spesso I popoli gentili, ossia pagani. Applicasi agli antichi, e usasi per lo più per contrapposizione a Cristiano e ad Ebreo. –
Esempio: Giamb. Oros. 249: Quando ad ammaiestramento della sua potenzia (di Dio), per secchezza turbate le genti, interviene che s'addomandi la piova spesse volte, ed ora per sè i Gentili, ed ora i cristiani il pregano.
Esempio: Dant. Conv. 330: Questo è falsissimo appo il Filosofo, appo la nostra Fede che mentire non può, appo la legge e credenza antica de' Gentili.
Esempio: E Dant. Conv. appr.: Ovidio,... dove tratta la mondiale costituzione, secondo la credenza pagana, ovvero delli Gentili.
Esempio: Bart. C. Opusc. Albert. 189: Stette alquanto ricusando, dicendo che i Gentili avevano visto fare a' cristiani molti miracoli, ma che egli erano duri di cuore, tardi al credere, ostinati ne' loro errori.
Esempio: Baldin. B. Masch. 98: Settimo libro della Geneologia degl'Iddei de' Gentili.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 165, 2: I suoi giorni (della settimana) appresso i Gentili si denominavano da' sette pianeti.
Esempio: E Baldin. Vocab. Dis. appr.: S. Silvestro papa, per levare l'uso de' Gentili, fu quelli che ordinò si domandassero i giorni della settimana col nome di ferie, ec.
Esempio: Segner. Pred. 80: Egli per tuo vilipendio maggiore vorrà che seco a svergognarti si uniscano que' Gentili, che privi d'ogni lume di fede.... non però delitti commisero pari a' tuoi.
Esempio: Maff. Anfit. 56: Questo costume fece consacrar molte volte gli anfiteatri dal sangue de' martiri, che presso Gentili si computavano tra' malfattori.
Definiz: § LXII. E conforme a proprietà latina, è preso talvolta per Chi è della medesima gente, della medesima casata. –
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 150: Intendevo quando.... e' non vi sia vincolo di sangue, ma solo di nome; altrimenti io credo che e' succedessero ne' beni de i loro gentili.