1)
Dizion. 5° Ed. .
CONTRAPPOSTO.
Apri Voce completa
pag.632
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
CONTRAPPOSTO. Definiz: | Sost. masc. Ciò che si contrappone a checchessia; Cosa che ha qualità opposte ad altra cosa, Il contrario di un'altra cosa; ma talvolta prendesi anche per Contrapposizione. – | Esempio: | Buomm. Lez. II, 5, 237: Anche nella Scrittura avete le vie aspre poste in contrapposto delle vie piane. | Esempio: | Dat. Vit. Pitt. 121: Così verrebbe la simplicità, o vero la naturalezza ad esser contrapposto dell'arte. | Esempio: | Bart. D. Ital. 1, 10: Maggior nimistà e contrapposto non han fra sè le tenebre e la luce. | Esempio: | Bart. D. Tens. 49: E sì come se voi porrete in capo all'un braccio della bilancia dieci libbre di ferro, egli avrà potenza e momento per sostenere nel contrapposto dieci libbre di terra o di legno o di ghiaccio o di lana, ec. | Esempio: | E Ricc. L. Teofr. Caratt. 3, 27: Va qual leggiera fronde per ogni piccolo venticello agitandosi, e colà, ove questo il porta, piegando; che è appunto il vero contrapposto dell'uomo onesto. |
Definiz: | § I. Per Opposizione di atti ad atti, di procedimento a procedimento, di cose a cose; più che altro morali. – | Esempio: | Bart. D. Inghilt. 1, 138: Miserabile contrapposto,... mentre più d'uno colà nell'Inghilterra domanda e ottiene la Compagnia mai non veduta, un Inglese qui in Roma.... offertagli la rifiuti. | Esempio: | E Bart. D. Op. mor. 32, 339: Gran contrapposto di quelle vite sane e forti.... col suo misero e inutil corpo e con le inconsolabili angosce del suo cuore. |
Definiz: | § II. Term. della Pittura. Disposizione di chiari e di scuri, o di diversi atteggiamenti, e simili, fatta in guisa che gli uni dien risalto agli altri, e il tutto ne acquisti armonia e vivezza. – | Esempio: | Lanz. Stor. Pitt. 1, 274: Un tal gusto.... inteso a guadagnar l'occhio introduce attori oziosi, affinchè non manchi alla composizione il solito pieno; e per servire al contrapposto, fa atteggiar nelle più placide azioni i personaggi, come si farebbe in una giostra o in una battaglia. | Esempio: | E Lanz. Stor. Pitt. 1, 363: La Nascita di N. D. alla Pace di Roma, ed altri suoi quadri (del Vanni), non hanno poco delle idee e de' contrapposti cortoneschi. | Esempio: | E Lanz. Stor. Pitt. 2, 82: I gruppi divisi di luogo son riuniti dalla principale azione; il contrapposto non è diretto dall'affettazione, ma dalla ragione e dal vero. | Esempio: | Pindem. Poes. 51: Così Natura, grande, ancor se giuoca, Spesso gode accoppiar l'orrido e il bello, Somma pittrice in contrapposti (qui per similit.). |
Definiz: | § III. E figuratam. – |
Esempio: | Bart. D. Op. mor. 23, 354: Chiaro si mostra come ben si rispondono per contrapposto la felicità degli uomini del mondo, e l'infelicità de' figliuoli di Dio. | Esempio: | E Bart. D. Vit. Bellarm. 3, 138: Siegue poi il medesimo a contare il bellissimo contrapposto che era tal volta nelle udienze che dava, il vedere la passione messa a riscontro quasi faccia a faccia con la virtù. |
Definiz: | § IV. E Term. di Retorica. Lo stesso che Antitesi; ma è voce oggi meno comune di questa. – | Esempio: | S. Ag. C. D. 4, 233: Come adunque questi contrarj contrapposti alli contrarj rendono più bello il parlare, così ec. | Esempio: | Giambull. P. F. Ling. Fior. 366: Il contrapposto, da' Greci ἀντίθεσις e da' Latini chiamato contentio vel contrarium, aggrandisce le cose per i contrarj loro, ma parola per parola. | Esempio: | Cavalcant. B. Retor. 312: Un'altra figura ci è, la quale consiste in contrapporre, e perciò contrapposizione o contrapposti si potrà nominarla. | Esempio: | Tass. Pros. div. 4, 249: Cicerone gli antiteti ed i contrapposti alla moderata forma di stilo attribuisce. | Esempio: | Segner. Mann. sett. 20, 4: Così parea che dovesse dire per forza di legittimo contrapposto. | Esempio: | Menz. Rim. 2, 219: Lascia che si tapini un ragazzetto, S'egli non trova un contrapposto allora Ch'egli fa l'epigramma o 'l distichetto. | Esempio: | Salvin. Pros. tosc. 1, 64: Non so come con quei librati contrapposti, o per dir meglio repetizioni, fa apparenza (la conclusion d'un sonetto) di ricercata, e sforzatamente arguta. |
|