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Dizion. 4° Ed. .
RICEVITORE
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RICEVITORE.
Definiz: | Che riceve. Lat. acceptor. Gr. ληπτήρ. |
Esempio: | Dant. Conv. 65. Non può dare altro, che utilità, che rimane nel datore per lo
dare, e che viene nel ricevitore per lo ricevere. |
Esempio: | Fr. Iac. T. 6. 43. 5. Ch'egli è il daente, e tu il ricevitore, Ricevitor se' di
Cristo verace, Il qual discende a te, com'a lui piace. |
Esempio: | Bocc. nov. 53. 5. E l'altro, siccome ricevitore nella nepote del proprio fratello.
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Esempio: | Amm. ant. 17. 1. 1. L'affetto del datore dee lo ricevitore attendere nelle cose
date. |
Esempio: | Libr. Astrol. Poni la proporzione dell'ampiezza ec. tanto quanto la proporzione
della lungura ec. alla lungura del ricevitore. |
Definiz: | §. Per Chi ha carico di ricevere; ed è titolo di dignità. |
Esempio: | G. V. Vanno al ricevitore della provincia, dove abitano, e subito
son pagati. |
Esempio: | Car. lett. 1. 85. La lettera di V. S. e del signor Ricevitore, con la citazione
a Malta, mi trovarono con la febbre in letto. |
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