Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
APPAIARE.
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APPAIARE.
Definiz: Att. Formare un paio, una coppia, di due persone o cose consimili; Accoppiare. –
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 29: E non senza ragion sì ben v'appaia Amicizia perfetta e singulare.
Definiz: § I. Per Agguagliare. –
Esempio: Bellin. Bucch. 172: È l'Averani il brutto, egli è un demonio, Che in quanto nel saper nessun l'appaia.
Definiz: § II. E Neutr. pass. appaiarsi Accoppiarsi, Accompagnarsi. –
Esempio: Dant. Parad. 29: Per tanti modi in essa si ricepe, Quanti son gli splendori a che s'appaia.
Esempio: Bellinc. Rim. 110: E truovo el fusti non aver amico, Ma coll'esser ognun presto s'appaia.
Esempio: Car. Long. 63: Ora, Dafni, pensa che tu sia un torello e che io sia una giovenca; ci avemo ad appaiare insieme.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 401: E per una pianella che si appai, Si fanno cento zoccoli spaiati.
Definiz: § III. In proverbio, Dio fa gli uomini e poi gli appaia, od e' s'appaiano, vale: La somiglianza de' costumi serve di vincolo all'amicizia. –
Esempio: Machiav. Comm. 80: Parmi che rare volte si verifichi quel proverbio ne' matrimonj, che dice: Dio fa gli uomini, ed e' si appaiano.
Esempio: Car. Arist. Rett. 70: Donde vengono quei proverbj, Pari con pari, Dio fa gli uomini, ed essi s'appaiano.
Esempio: Salv. Spin. 2, 2: Il fatt'è, che s'egli è farnetico, voi dovete esser l'umore; Dio fa gli uomini, ed e' s'appaiano.