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ARCIONE.
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ARCIONE.
Definiz: Sost. masc. Quella parte della sella o de' basti, fatta a guisa d'arco, che sta dinanzi e di dietro al cavalcatore.
Prov. arson, cat. arsò, franc. arçon, spagn. arzon. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 153: Mettendosi l'elmo dov'era sopra una aquila d'ariento per cimiera, la detta aquila gli cadde in sullo arcione dinanzi.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 72: Tenendogli gli sproni stretti al corpo, attenendosi all'arcione, il ronzino, sentendosi pugnere, correndo per quella selva ne la portava.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 7: Ferma la man sul primo arcione, e s'alza, E dal sinistro fianco in piedi sbalza.
Esempio: Cellin. Vit. 145: Montai in su esso [cavallo] con uno archibuso a ruota dinanzi all'arcione.
Definiz: § I. Arcione e Arcioni, dicesi figuratam. per tutta la sella. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 73: Quei de le mura che stimar non sanno Chi sia il guerriero in su l'arcion sì saldo, Quei più famosi nominando vanno, Che tremar li fan spesso al maggior caldo.
Esempio: Bern. Orl. 48, 27: Turbato forte Barigazzo fiero.... D'armi addobbato, e sopra un gran destriero, Detto Batoldo, saltava in arcione.
Esempio: E Bern. Orl. 67, 22: Smontate dell'arcione, e colle spade Tagliando i tronchi fatevi sentiero.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 21, 50: Ma tu devi esser qualche uomo poltrone, Che i cavalieri a piè sfidi in arcione.
Definiz: § II. Inforcare l'arcione o gli arcioni, vale Montare in sella. –
Esempio: Dant. Purg. 6: O Alberto tedesco, che abbandoni Costei ch'è fatta indomita e selvaggia, E dovresti inforcar gli suoi arcioni (qui figuratam.).
Definiz: § III. Tenersi agli arcioni, trovasi detto per Attendere di proposito a quel che si fa. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 94, 1: Or ci convien tener meglio agli arcioni, Che 'l suo trattato [dell'industria] ha stile Alquanto più sottile.
Definiz: § IV. Trarre uno dell'arcione o Cavare uno dell'arcione, vale Gettarlo di sella, Scavalcarlo. –
Esempio: Bern. Orl. 7, 26: Carlo Mano, Uliviero e Dudone Attendon tutti a trarlo dell'arcione.
Esempio: E Bern. Orl. 7, 64: Non che cavar Astolfo dell'arcione, Ma pensa sprofondare ogni gran muro.
Definiz: § V. Votare l'arcione o gli arcioni, vale Cader di sella, e Far votare l'arcione Gettar di sella, Scavalcare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 61: Come è più appresso, lo sfida a battaglia, Che crede ben fargli votar l'arcione.
Esempio: Bern. Orl. 53, 67: Subito quivi lascia Salamone Re di Brettagna, ch'era rimontato; E mal per lui, però che nel gallone Dal pagano e nel viso era piagato, E morto lo facea votar l'arcione.