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1) Dizion. 5° Ed. .
NEGLIGENTE.
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NEGLIGENTE.
Definiz: Add. Che manca di diligenza, di cura, di sollecitudine, Che è trascurato, nel fare ciò che è doveroso, o anche utile o conveniente.
Dal lat. negligens. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 71: Avvegnachè con fatica si lavori (il campo), nondimeno risponderà secondo la volontà de' non negligenti lavoratori.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 34: Se (i diavoli) ci veggiono valenti e umili, sì ci temono; e se ci veggiono timidi e negligenti, sì ci prendono baldanza addosso.
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 4: Deh, come fui.... sì negligente, Deh, come fui.... sì di me stesso fuore, Che senza te, Medor, qui mi ritrassi, Nè sappia quando o dove io ti lasciassi!
Esempio: E Ar. Cinq. Cant. 1, 99: Ridur si fa dentro a poco a poco E vettovaglie e munizione e gente, Chè, per la tregua, in assediar quel loco L'esercito era fatto negligente.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 77 t.: E quando nasce alcuna tra loro (tra le api), che sia negligente, cioè che non voglia stare a niuno di questi officj, lo re la fa cacciare di fuora da loro magione, in tal modo che non ve la raccolgono più.
Definiz: § II. In più grave senso, vale Accidioso, Pigro, Torpido; detto di persona, di sua vita, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 4: O dolce signor mio, diss'io, adocchia Colui che mostra sè più negligente, Che se pigrizia fosse sua sirocchia.
Esempio: Segner. Op. 1, 794 tit.: Per render grazie a Dio, che ci abbia cavati da quella vita tiepida e negligente, menata da noi per l'addietro.
Definiz: § III. Vale altresì Che mostra, o simula, negligenza, noncuranza, trascuratezza; parlandosi di atto, modo, sguardo, e simili. –
Esempio: Parin. Poes. 50: Poi che in tal guisa te medesmo ornato Con artificio negligente avrai, Esci pedestre.
Esempio: E Parin. Poes. 126: A voi talor si volge Lor guardo negligente, e par che dica: Tu ignota mi sei.
Definiz: § IV. Pure per Trascurato, Lento, Pigro, e simili; usato con compimento retto dalla particella Di e anche A e In, indicante ciò in che uno è negligente. –
Esempio: S. Bern. Cosc. 16: Abbia compunzione per li mali che ha commessi, e per li beni ai quali fu negligente.
Esempio: Cess. Scacch. volg. 21: Acciò che neuno viva meno che castamente, all'esempio di Lucrezia, se vole prendere esemplo della colpa, non sia negligente a prendere esemplo della pena.
Esempio: S. Grisost. Opusc. 59: Che veramente grande condannazione è componere l'uomo lo sermone suo, ed esser negligente della vita e dell'opera sua.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 97: Avvegnachè di sè fosse tanto negligente e crudele, che eziandio allora, avendo già novant'anni, non mangiava cibo cotto.
Esempio: E Cavalc. Esp. Simb. 1, 37: I fedeli, perchè sono negligenti di cercar maestri, e d'investigar per se stessi la verità e di pregar Dio che la riveli loro, non sono escusati, ma accusati.
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 181: Io dubito che tu negligente al mio soccorso ti stai costà, forse contento d'abbracciare o di vedere alcun'altra giovane, e dimenticata me, hai de' miei impedimenti poca cura.
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 34 t.: E questo comandiamo che sia fatto e fornito per tutto 'l mese di marzo alla pena di libre cinquecento al popolo, e libre cento all'officiale che di ciò fare fosse negligente.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 205: Per la speranza grande datagli dal re d'Inghilterra.... diventava più negligente ai pericoli d'Italia.
Esempio: Ross. P. Sveton. 2, 246: Egli nel parlare e nell'altre cose ancora si mostrò spesse volte tanto negligente..., che e' si stimava, che e' non sapesse ec.
Definiz: § V. In forza di Sost. Chi è negligente. –
Esempio: Bocc. Rim. 46: Al negligente sempre par che incresca.