Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
FILIGGINE e FULIGGINE, e talora anche FILIGINE e FULIGINE.
Apri Voce completa

pag.97


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
FILIGGINE e FULIGGINE, e talora anche FILIGINE e FULIGINE.
Definiz: Sost. femm. Quella materia nera, che il fumo depone su per la gola del camino o per il cannone della stufa.
Dal lat. fuligo. –
Esempio: Giamb. Oros. 352: E poscia andando quindi in Meonia caddero ne' colli e ne' campi Inaremos, ove non solamente i monti arsi, e' sassi quasi d'una fuliggine turbati si vedono.
Esempio: Senec. Pist. 95: Gli uomini non si dilettano in filiggine.
Esempio: Pallad. Agric. 42: Contra le pulci e lumache la morchia ricente e la fuliggine spargiamo.
Esempio: Cellin. Pros. 111: Di poi si fa un loto con terra, vetro pesto e filiggine di cammino e terra di bolo armenio, ec.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 3, 7: Rinzeppando Tra gli scarsi del crin rimessiticci Stoppa tinta in filiggine e in rannata.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 33: Della castità di questa nobilissima matrona della padella ne scrisse colla filiggine uno spazzacammino.
Esempio: Salvin. Callim. 98: E allor Mercurio viene Di fondo della casa, di bruciata Filiggine sozzato.
Esempio: Spolv. Colt. Ris. 2, 133: La fuligine anch'essa è tanto amica De i molli pian, quanto a la talpa in odio.
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 385: Contro le lumache e le zuccaiuole.... giova molto la feccia d'olio recente, o la filiggine del cammino sparsa pe' giardini.
Definiz: § I. E usato nel plur., denota Quelle piccole particelle che si separano da un corpo che brucia o che è riscaldato. –
Esempio: Bellin. Lett. P. 313: Perchè la luce loro nelle più grosse esalazioni e filiggini, che si sollevano dal corpo che abbrucia, rimanendo sepolta ed offuscata,... potiamo noi, ec.
Esempio: Magal. Lett. scient. 97: Nello scioglimento di quest'acqua di fior d'aranci alcune delle sue parti più volatili sono venute a lavorarsi, e forse a ordinarsi di figure simili, e con ordine simile a quello delle filigini, che escono per insensibile traspirazione dalle foglie del fior di ginestra.
Esempio: Cocch. Asclep. C. 2: Secondo l'antica ipotesi d'Ippocrate, che per tutta la superficie del corpo l'aria penetri ed esca fuori quasi con flusso e reflusso, portando via seco le fuligini degli umori riscaldati.
Definiz: § II. E in locuz. figur. –
Esempio: Magal. Lez. II, 3, 184: Tanta è crudele quella fuliggine, che s'alza dal material corpo, che per infino al tersissimo cristallo dell'anima appanna, e così alta vi si appasta che, ec.
Definiz: § III. Si usò anche per Quello che oggi dicesi comunemente Nero di fumo o Nerofumo. –
Esempio: Tratt. Vetr. 42: Togli cuoio di becco e vetro, e fanne polvere e fuoco e fuliggine.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 103: Farai così la fuligine dello incenso.
Esempio: E Mattiol. Disc. 1, 124: Fassene (del terebinto) la fuligine nel modo medesimo che si fa dello incenso, per usare ec.
Esempio: E Mattiol. Disc. 1, 128: La fuligine della pece liquida si fa in questo modo.
Esempio: E Mattiol. Disc. 2, 1455: Suolsi ricogliere la fuligine, che usano i dipintori, delle fornaci di vetri; perciochè a questa si dà il primo luogo.
Esempio: Ricett. fior. 86: Ardonsi ancora le ragie, gli olj, la pece, l'incenso, la storace, e simili, per averne la filiggine.
Definiz: § IV. Filiggine, è altresì Nome di una Malattia del grano, che per alcuni è lo stesso che la Volpe, per altri lo stesso che il Carbonchio. –
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 23: Veduto della ruggine, passo ora a ragionar della filiggine, ch'è malattia interna del grano in erba,... che solo attacca la spiga.... primacchè formati ne sieno i granelli.
Esempio: E Ginann. Malatt. Gran. 29: Perchè non muta spezie quella pianticella ch'è attaccata dalla filiggine, rimanendole sempre le sue foglie.
Esempio: Manett. Mem. Frum. 40: Quest'ultima malattia (la volpe del grano) è caratterizzata da alcuni col nome di filiggine e dai Franzesi di nielle.
Esempio: E Manett. Mem. Frum. appr.: Generalmente però tanto il carbone che la filiggine si chiama dalla maggior parte indistintamente volpe o golpe.