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1) Dizion. 3° Ed. .
GATTA, e GATTO
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GATTA, e GATTO.
Definiz: Animal noto, il qual si tien nelle case, per la particolar nimicizia, ch'egli ha co' topi, acciocchè gli uccida. Latin. felis, aelurus, catus.
Esempio: Boc. Nov. 50. 8. Ci cacciano in cucina, a dir delle favole colla gatta.
Esempio: Nov. Ant. 90. 1. Il topo si nascose tra la farina, e la gatta si mangiò la crostata.
Esempio: Lib. Sagram. Sì come il gatto giuoca col topo, che quando l'ha preso, e lungamente giucato, se 'l mangia, e hattelo di vita privato.
Esempio: Franch. Sacch. Feciono pigliare una gatta di quelle della casa, e tolto il cappone, ch'era nella cassa, vi misono la gatta.
Esempio: Franc. Barb. E veggia, e faccia patto, Ch'ogni oste ha sotto il gatto.
Esempio: Dan. Inf. 22. Tra male gatte, era venuto il sorco.
Definiz: §. Gatto del zibetto: Animale producente il zibetto.
Esempio: Red. Oss. An. 94. Un gatto del zibetto, che Ierra odorifera fu chiamato da Pietro Castello.
Definiz: §. Gatto: Istrumento béllico, da percuoter muraglie, il quale ha il capo in forma di gatta. Latin. aries testudo.
Esempio: Vegez. Questo gatto ha dentro una trave, dove si mette un ferro uncinúto, il quale è falce chiamato, col quale, perocchè è piegato, del muro si traggono le pietre. Ovvero, che 'l capo gli vestono di ferro, che è chiamato in volgare Bolcione, e per lettera Montone, perchè ha durissima fronte, e con esso si fanno le mura cadere. Ovvero che a modo di montone, torna a dietro, acciocchè con forza menato, più fortemente ferisca. Il Gatto è detto, per lettera Testuggine, a similitudine della verace testuggine: perchè, secondo che quella or mette fuora il capo, e or lo ritorna dentro, così il dificio, cioè il bolcióne, che è nel gatto, ora mette fuori le chiavi, e ora le reca dentro, acciocchè più fortemente percuota.
Esempio: G. V. 10. 86. 1. Dando alla Città soventi battaglie, con gatti, e grilli, e torri di legnáme armate.
Esempio: Vegez. Di travi, e buone assai ferme si fa 'l gatto, il quale, acciocchè ardere non possa, di cuoia ricenti, e di cilicio, e di centonio si veste.
Esempio: Tass. Gerus. 18. 64. E in numero infinito anche son viste Catapulte, monton, gatti, e balíste.
Esempio: Ciriff. Calv. Tibaldo intanto a rafforzarsi attese, E gatti, e grilli, e falcon facea fare.
Esempio: Bern. Orl. 3. 7. 5. Gatti tessuti di vinchi, e di legno.
Definiz: §. Da gatta animale, abbiam dimolti proverbj, come: Cadere in piè, come la gatta: che vale Riuscir bene a uno i suo' disegni. Lat. concidere extra mala.
Definiz: §. Voler la gatta: cioè Far da senno. Lat. seriò agere.
Esempio: Bern. Orl. 2. 28. 6. Che, come si suol dir, voglia la gatta.
Esempio: E Ber. Orl. 1. 26. 49. Se v'è alcun, che ancor la gatta voglia.
Definiz: §. Non voler la gatta, il suo contrario.
Definiz: §. Vender gatta in sacco: Dare, o dire una cosa per un'altra ad altrui, senza ch'e' possa prima chiarirsi di quel ch'e' sia.
Esempio: Amb. Cof. 5. 8. Perch'io non vo' vender gatta in sacco a persona.
Esempio: Bellinc. Comperate pur voi la gatta in sacco.
Esempio: Pataff. La gatta in sacco abbia nalda marficcia.
Definiz: §. Gatta ci cova: cioè C'è sotto inganno o malizia. Lat. aequus Troianus.
Esempio: Fir. Nov. 5. Donde nasce questo tanto fervore, e questa tanta divozione; qualche gatta ci cova.
Esempio: Amb. Cof. 4. 2. Non posso credere, che gatta non ci covi.
Definiz: §. Far la gatta morta: lo stesso, che Fare il gattóne. Lat. lepus dormiens, connivere. Gr. λαγώς. καθεύδων.
Esempio: Bellinc. Volsi tacere, e far la gatta morta.
Esempio: Cecch. Stiav. 4. 5. Perchè se bene e' fa la gatta morta Da quest'acque chete ti guarda.
Definiz: §. Far la gatta di Masino, che chiudeva gli occhi per non vedere passare i topi: Far le viste di non vedere. Lat. connivere.
Definiz: §. Dove non son gatte, i topi vi ballano: e si dice Quando la brigata non ha intorno coloro, di chi ell'ha paura, che si da buon tempo, tralasciando quel che le convien fare. Lat. ovium nulla utilitas, si pastor absit.
Definiz: §. Andare alla gatta pel lardo: Andare a ricercare uno di cosa, la quale, oltre al mancargli, piaccia a lui smisuratamente, o pure avendola, ne sia avarissimo.
Definiz: §. Che colpa n'ha la gatta, Se la massara è matta? cioè, Che quando una cosa, mal custodita, è tolta, la colpa non è di chi la si toglie, ma di chi gliele lascia inconsideratamente in preda.
Definiz: §. Chiamar la gatta, gatta: cioè Dir le cose senza rispetto, come elle stanno. Latin. ficus ficus dicere, scapham scapham appellare.
Esempio: Cecch. Dot. 1. 1. Di alla gatta, gatta.
Definiz: §. Tenere un'occhio alla padella, e uno alla gatta: cioè Aver riguardo, e considerazione in ciascuno affare, ad ogni accidente, che possa occorrere, e proceder cautamente.
Esempio: Morg. 22. 10. Un'occhio alla padella, uno alla gatta, Ch'io so, che qualche trappola c'è fatta.
Definiz: §. Alla pentola, che bolle, non vi si accosta la gatta: cioè Ognuno sfugge i pericoli: e forse s'intende più propriamente, che deon fuggire gli huomini incolloriti. Lat. fumantem nasum ursi ne tentaveris. Il che diciamo anche, Non istuzzicare, quando e' fumma il naso dell'orso.
Definiz: §. Andare a vedere affogare, pescare, o ripescar la gatta: si dice del Lasciarsi agevolmente dare a credere ogni vanità, e sciocchezza, ed esserne ingannato. Tratto dalla favola d'un Mugnaio, che mandò un sempliciotto a veder affogar la gatta, per rubargli intanto della farina.
Definiz: §. Amici, come cani, e gatti: cioè Nimici.
Definiz: §. Tanto va la gatta al lardo, che ella vi lascia la zampa: e dicesi del Mettersi più volte ad un rischio, che alla fine vi si rimane.
Esempio: Salv. Grangh. Granch. 1. 2. Tanto torna la gatta al lardo, che ella vi lascia la zampa.
Definiz: §. Non trovar ne can, ne gatta: vale Non trovare alcuno.
Esempio: Amb. Fur. 4. 16. Poi, quando io penso d'esser giunto al luogo, che egli mi dette ad intendere, non vi trovai, ne can, ne gatta, che ne sapesse dir parola.
Definiz: §. Ogni gatta vuole il sonaglio: Ciascun pretende d'apparire, e far romore.
Esempio: Spor. Gell. 3. 4. Oh to, se ogni gatta vuole il sonaglio: insino alle Monache voglion far le Commedie.