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NUME.
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NUME.
Definiz: Sost. masc. Deità; detto però delle divinità pagane.
Dal lat. numen. –
Esempio: Firenz. Rim. 2, 370: Orsù, pastori, Adorando di nuovo il santo nume (Pane), Con quella divozion che si conviene, Ognun gli porga un don.
Esempio: Car. Eneid. 3, 996: Ed invocati in prima I santi numi, divisò le veci Sì, che parte ec.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 365: I Manlj, i Varroni rimangono bestemmiati dall'odio di tutti i posteri; là dove i Catoni, i Fabj e i Torquati, dopo le momentanee popolari maledicenze, non pur sono amati per eroi, ma quasi adorati per numi.
Esempio: Bentiv. C. Teb. 7, 1004: Il nume stesso, Sotto sembianza di Aliamone, il freno Prende, e succede all'infelice auriga; Al vivo sfolgorar del nume ardente Fuggon ec.
Esempio: Metast. Dramm. 5, 302: Ma che tanto ami in lei (in Atene)? T. Tutto, signor; le ceneri degli avi, Le sacre leggi, i tutelari numi, ec.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 65: Ciò detto, il biondo nume di Permesso Incoronò col serto verdeggiante Il vate postulante.
Esempio: Fosc. Poes. C. 39: Ma i Penati di Troia avranno stanza In queste tombe; chè de' numi è dono Servar nelle miserie altero nome.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 204: Al che tacendo tutti gli altri, Amore, figliuolo di Venere Celeste,... si offerse (come è singolare fra tutti i numi la sua pietà) di fare esso l'ufficio proposto da Giove.
Esempio: Giobert. Primat. Proleg. 288: La quale (l'Anabasi di Senofonte) ci mostra quanta religione albergasse in quell'eroico drappello di Panelleni, che non osava muoversi,... accamparsi, combattere,... senza prima essersi consultato coi numi.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 171: D'Inferno I numi atroci perdonar non sanno.
Esempio: Card. Poes. 643: Sveglierò da i colli aprichi Le Driadi bionde sovra il piè leggero E ammiranti a le tue forme gli antichi Numi d'Omero.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Tass. Gerus. S. 4, 9: Tartarei numi, di seder più degni Là sovra il sole, ond'è l'origin vostra, ec.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Med. L. Op. 1, 15: Solea già per dolcezza in festa e 'n canto Viver lieto: però che 'l santo lume Del mio bel sole, e quel celeste nume Propizio m'era.
Esempio: Ar. Orl. fur. 32, 39: Facil ti fu ingannare una donzella, Di cui tu signor eri, idolo e nume.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 1, 156: Qui di spugnosi sassi è l'alta sede, E l'antro opaco del potente fiume, Dove a dar leggi all'onde altier risiede, Ed alle ninfe ch'han l'onde per nume.
Esempio: Metast. Dramm. 1, 193: Offre tutto per te. Scorda gli oltraggi:... odia la vita Senza di te, che per suo nume adora.
Esempio: E Metast. Dramm. 1, 200: Lo giuro.... a que' bei lumi, Che per me son pur numi.
Definiz: § III. Per estensione, e nel linguaggio poetico, è adoperato a designare Essere divino, Divinità, Dio, in senso generico. –
Esempio: Car. Rim. 44: Di tesori, e di popoli, e d'altari, Ch'al nostro vero nume erge e mantene,... madre feconda.
Esempio: Tass. Gerus. S. 1, 9: E fondar Boemondo al novo regno Suo d'Antiochia alti principj mira, E leggi imporre, ed introdur costume Ed arti, e culto di verace nume.
Esempio: Pindem. Poes. 486: Mi assicuran (le forme di un'immagine del Salvatore) che un nume, il qual di santa Scenda Vergine in sen per vie mirande, E in grembo umano umane carni vesta, Altra tòr non potea faccia, che questa.
Esempio: Giust. Vers. 216: Onorar la sventura è mio costume, E senza farisaica vernice Nei casi meditar dell'infelice La man di un nume.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 20: La veneta sapienza il nostro soglio (degl'Inquisitori di Stato) Di nubi circondò.... talor noi siamo, Come il nume, invisibili e presenti.
Esempio: Card. Poes. 817: Addio, semitico nume!
Definiz: § IV. E in questo medesimo senso è talora usato nel plur., com'è della voce Dei. –
Esempio: Fag. Comm. 6, 100: Ritornato per miracol de' numi dalla guerra, dove fui morto creduto.
Esempio: Leopard. Poes. 45: Certo, senza de' numi alto consiglio Non è ch'.... A percoter ne rieda ogni momento Novo grido de' padri.
Definiz: § V. Pure poeticam., e figuratam., detto di spirito celeste; ma non è comune. –
Esempio: Dant. Parad. 13: Ruppe il silenzio ne' concordi numi Poscia la luce, in che mirabil vita Del poverel di Dio narrata fumi (fummi).
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 392: Incominciò a parlare tra quelli beati spiriti, che si possono chiamare iddii per partecipazione de la beatitudine, la quale è quello che è la divinità, e però dice ne' concordi numi, cioè tra quelle concordevile anime che erano numi, cioè iddii.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 115: Non chieggio, Nè chiederti ardirei gli antiqui lumi; Che tu lo possa far ben creder deggio, Che sei de' cari a Dio beati numi.
Definiz: § VI. Con alcuna determinazione di luogo, vale Deità tutelare di esso luogo, o ivi adorata. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 15, 196: Visto i Romani un tempio esser vicino, Fèr fumar su l'altar l'incenso e 'l lume; E ricercàr del suo favor divino Il sempre biondo dio ch'ivi era nume.
Esempio: Card. Poes. 802: Salve, Umbria verde, e tu del puro fonte Nume Clitumno!
Definiz: § VII. E figuratam., con relazione a persone, popolo, paese, prendesi talora per Signore, Sovrano, Supremo dominatore, rettore, e simili. –
Esempio: Cocch. Op. 3, 526: Mi favorisca con tale occasione rammentarmi ai nostri numi.
Esempio: Metast. Dramm. 1, 212: Ma d'esser non pretenda Uguale al nume Ispano.
Esempio: E Metast. Dramm. 2, 100: I tuoi strali, terror de' mortali…. Ah! deponi gran nume de' re.
Definiz: § VIII. E per Simulacro, Immagine, rappresentante, alcuna deità pagana; che comunemente dicesi Idolo. –
Esempio: Car. Eneid. 1, 719: Qui fabbricava la sidonia Dido Un gran tempio a Giunone, il cui gran nume E i doni e la materia e l'artifizio Lo facean prezïoso e venerando.
Esempio: E Car. Eneid. 2, 301: Di Troia in vano Era l'assedio, se.... de la dea non si placava il nume, Ch'or, per ciò fare, han seco in Grecia addotto.
Esempio: Card. Poes. 805: De' vaghi tuoi delubri un solo T'avanza, e dentro pretestato nume Tu non vi siedi.
Definiz: § IX. E figuratam., per Persona, e anche Cosa, sommamente amata, Obietto del vivo amore di alcuno; che pure dicesi più spesso Idolo. –
Esempio: Metast. Dramm. 1, 205: Si, sarai Tu il nume mio. Per quel sereno il giuro Raggio del ciel, che nel tuo volto adoro.
Esempio: E Metast. Dramm. 5, 313: De' miei pensieri il nume Sempre sarai (o Atene), come fin or lo fosti.
Esempio: Parin. Poes. 177: Te (o Impostura) suo nume onora e cole Oggi il popolo diverso.
Esempio: E Parin. Poes. 179: Ah! ti veggio ancor lontano, Verità, mio solo nume, Che m'accenni con la mano, E m'inviti ec.
Esempio: Panant. Paret. 65: Nice si desta, appella il suo bel nume, E una voce ed un fiato non intende.
Definiz: § X. Nume, conforme a proprietà latina, vale Potenza, Forza, divina. –
Esempio: Car. Eneid. 6, 879: Di Giove stesso il nume, e de gli Dei S'attribuiva i sacrosanti onori.
Esempio: E Car. Eneid. 7, 463: Ah se con lui Il mio nume non può, perchè d'ognuno, Chiunque sia, non ogni aita imploro?
Esempio: E Car. Eneid. 10, 1223: Poscia ch'a tiro d'asta avvicinato Gli fu davanti, O mia destra, o mio dardo, Disse, che Dii mi siete, il vostro nume A questo colpo imploro.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 3, 71: Non ebbe ella (Frine), in un de' più celebri tempj e fra gl'Iddii di maggior nume, altare, sacerdoti, e statua d'oro?
Esempio: Bentiv. C. Teb. 7, 994: O Asopo, o Padre, Tuo nume ispira a questa destra.
Esempio: Metast. Dramm. 2, 98: Fiamma ignota nell'alma mi scende: Sento il nume; m'inspira, m'accende, Di me stessa mi rende maggior.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 204: A ogni modo, l'essere pieni del suo nume (di quello di Amore) vince per sè qualunque più fortunata condizione fosse in alcun uomo ai migliori tempi.
Definiz: § XI. Per similit., trovasi applicato a Dio, per Essenza o Natura di esso, Divinità. –
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 504: Con ingiuria di quel supremo benefattore, il quale l'avea fatto il più saggio e 'l più ricco re della terra, dandogli a conoscere la verità, la maestà, la bontà del suo nume più che ad ogni vivente di lui coetaneo.
Definiz: § XII. Pur conforme a proprietà latina, vale Assenso, Favore, o simile, della divinità; e propriamente nella locuz. Non senza nume divino. –
Esempio: Car. Eneid. 6, 541: Non senza Nume divino un tal passaggio imprendi.
Esempio: Guar. Past. fid. 4, 9: Senza nume divin questi accidenti Sì mostruosi e novi Non avvengono a gli uomini.
Definiz: § XIII. E per Inspirazione o Afflato degli Dei. –
Esempio: Bentiv. C. Teb. 3, 863: Ma l'amore di voi, ma il troppo nume Mi spinge e sforza, e vuol ch'io sveli i fati.
Esempio: E Bentiv. C. Teb. 4, 282: Ma la fiera Parca In lui soffoca il nume, e l'armi in mano Gli pone, e dietro se 'l rapisce a forza. (Nei due esempj il lat. ha rispettivamente: nimius Phoebus, e obruerat deum).
Definiz: § XIV. Numi! Oh numi! è esclamazione di grande maraviglia o stupore, usata più che altro nel linguaggio drammatico. –
Esempio: Metast. Dramm. 1, 25: Dario è punito. A. Numi! M. O sventura!
Esempio: E Metast. Dramm. 1, 104: La tua morte Si procura, e si chiede. A. Numi!
Esempio: E Metast. Dramm. 1, 194: Smania, o superbo; Son le tue furie il mio trionfo. A. Oh numi! Qual rabbia! qual veleno!
Esempio: Leopard. Poes. 34: A che pugna in quei campi L'itala gioventude? O numi, o numi! Pugnan per altra terra itali acciari.
Definiz: §. XV. Santi numi! Numi del cielo! sono esclamazioni familiari, denotanti più che altro impazienza.