Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
ZIO
Apri Voce completa

pag.1828


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
ZIO
Dizion. 2 ° Ed.
ZIO
Dizion. 3 ° Ed.
» ZIO
Dizion. 4 ° Ed.
ZIO
ZIO.
Definiz: Fratello del padre, o della madre, correlativo di Nipote. Lat. patruus, avunculus.
Esempio: Bocc. Introd. n. 15. L'un fratello l'altro abbandonava, e 'l zio il nipote, e la sorella il fratello.
Esempio: Nov. Ant. 62. 4. E lo tuo zio Re Marco, che s'è ito vantando tra gli erranti Cavalieri.
Esempio: G. V. 1. 13. 3. E la rubería d'Ansiona sua zia.
Esempio: Boc. Nov. 83. 2. Egli avvenne, che una zia di Calandrino si morì.
Esempio: Ciriff. Calvan. 4. Ch'era di Gostantin suo carnal zio.
Esempio: Cecch. Mogl. 1. 2. Mio zio? Si fratello di vostra madre.
Esempio: Serd. Lett. Che da suo padre, e madre era stata sposata a un suo zio paterno.
Esempio: Cecch. Dot. 1. 2. Vostra sorella mi mando a casa Monna Alessandra vostra zia per questi Imbrogli.
Esempio: Bern. Rim. Io ho per cameriera mia l'Ancrosa Madre di Ferraù zia di Morgante.
Definiz: §. In proverbio: Cadere in grembo al zio: che è Venire il negozio in mano di chi l'huomo appunto vorrebbe.
Esempio: Granch. Ell'è appunto caduta in grembo al zio.
Definiz: §. Si dice Ziemo, per Mio zio: Zieso, per Suo zio. Vedi a' lor luoghi.