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ZIO
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ZIO.
Definiz: Fratello del padre, o della madre, correlativo di Nipote. Lat. patruus, avunculus. Gr. πρὸς πατρὸς θεῖος.
Esempio: Bocc. intr. 15. L'un fratello l'altro abbandonava, e il zio il nipote, e la sorella il fratello.
Esempio: E Bocc. nov. 83. 2. Egli avvenne, che una zia di Calandrin si morì.
Esempio: Nov. ant. 62. 4. E lo tuo zio Re Marco, che s'è ito vantando tra gli erranti cavalieri di cose, che nello mio cuore non porriano mai discendere.
Esempio: G. V. 1. 13. 3. Per vendicare la morte, e l'onta del re Laumedon loro avolo, e la distruzione di Troia, e la rubería d'Ansiona sua zia.
Esempio: Ciriff. Calv. 4. 129. Ch'era di Gostantin suo carnal zio.
Esempio: Cecch. Mogl. 1. 2. F. O come Ha egli nome? R. chi? F. quel vostro zio? Messer Alfonso. A. mio zio? F. sì fratello Di vostra madre.
Esempio: E Cecch. Dot. 2. 2. Vostra sorella mi mando a casa Monna Lessandra vostra zia per questi Imbrogli.
Esempio: Serd. lett. Che da suo padre, e madre era stata sposata a un suo zio paterno.
Esempio: Bern. rim. 1. 104. Io ho per cameriera mia l'Ancroia Madre di Ferraù, zia di Morgante.
Definiz: §. In proverb. si dice Cadere in grembo al zio, che vale Venire il negozio in mano di chi l'uomo appunto vorrebbe.
Esempio: Salv. Granch. 2. 2. Ell'è proprio caduta in grembo al zio.