Lessicografia della Crusca in rete

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BALLO
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BALLO.
Definiz: Il ballare. Lat. saltatio. Gr. ὄρχεισις ὄρχησις.
Esempio: Bocc. g. 2. p. 2. Dopo alcun ballo s'andarono a riposare.
Esempio: E Bocc. g. 3. p. 10. E quivi prima sei canzonette cantate, ed alquanti balli fatti ec. andarono a mangiare.
Esempio: E Bocc. g. 9. f. 3. Dopo la fine di quella si levarono a' balli costumati.
Esempio: Dant. Par. 10. Donne mi parver non da ballo sciolte.
Definiz: §. I. Andare al ballo, vale Al luogo dove si balla.
Definiz: §. II. Essere in ballo, Entrare in ballo, o Mettersi in ballo, o Uscir di ballo, dicesi di quando un si ritrova, o comincia a entrare, o uscire di qualche maneggio, o negozio, o impresa. Lat. negotium aliquod aggredi etc.
Esempio: Alam. Gir. 4. 131. Scudo, che guardi bene, elmo, che cuopra, Poco han valor, poichè si mise in ballo.
Esempio: Ar. Fur. 24. 3. Ed ho gran cura, e spero farlo omai, Di riposarmi, e d'uscir fuor di ballo.
Definiz: §. III. Far un ballo in campo azzurro, dicesi in ischerzo per Essere impiccato.
Esempio: Malm. 2. 65. Quì [dice] fratel mio, noi siam sul curro D'andar a fare un ballo in campo azzurro.