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1) Dizion. 5° Ed. .
BALLO
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BALLO.
Definiz: Sost. masc. L'azione e l'arte del ballare. –
Esempio: Dant. Parad. 10: Donne mi parver non da ballo sciolte, Ma che si arrestin tacite ascoltando Finchè le nuove note hanno ricolte.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 30: E quivi prima sei canzonette cantate, ed alquanti balli fatti,.... andarono a mangiare.
Esempio: Bern. Orl. 62, 35: Vide molte donne entrare, Ch'a coppia ne venian facendo un ballo, Con nuove fogge e strani addobbamenti.
Esempio: Rucell. Or. Pres. Arg. 31: Inframmettendo il loro ballo con danze bellissime.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 549: Allude al ballo rusticale detto ballo della mestola.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Poliz. Rim. 31: I muti pesci in frotta van notando Dentro al vivente e tenero cristallo, E spesso intorno al fonte roteando Guidan felice e dilettoso ballo.
Esempio: Leopard. Paralip. 2, 11: Tutti desti cantando erano i galli Per le campagne, e gli augelletti ancora Ricominciando insiem gli usati balli Su per li prati al mormorar dell'ôra.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Soldan. Sat. 52: Vede.... Quattro nuove stelluzze intorno a Giove Ruzzar con nuove tresche e nuovi balli.
Esempio: Mont. Poes. 1, 250: E allor si udiro consonanze e note D'ineffabil dolcezza, e i tondi balli Ricominciar delle stellate rote.
Definiz: § III. Ballo dicesi anche per Festa dove si balla. –
Esempio: Buonarr. Tanc. 5, 7: Da piani e valli, Monti e colline, Belle vicine, Venite a' balli.
Esempio: E Buonarr. Tanc. appr.: Col grembiule verde e giallo Deh venite al nostro ballo.
Esempio: E Buonarr. Aion. 1, 28: Con Ine, ch'era ancor donna assai fresca,.... Venne al ballo invitata la figliuola.
Definiz: § IV. Ballo, dicesi anche quello Spettacolo teatrale, nel quale si rappresenta una qualche azione, parte colla danza e parte coi gesti. –
Esempio: Fag. Rim. 1, 32: Benissimo al soggetto si adattaro, Qual era intitolato il Giocatore:.... Fecion due balli ed un abbattimento; E tutto, si può dir, fecero in ore.
Definiz: § V. Ballo di Marte, e anche semplicemente Ballo, prendesi figuratam. per Combattimento, Fatto d'arme: ma è modo poetico. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 15, 77: Poi si gittava in mezzo a questo ballo; E perchè il popol molto è insieme stretto, Colpo non mena che giugnessi in fallo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 16, 52: Non fu sentito mai più strano ballo, Che ferian gli Scozzesi solamente, Solamente i Pagani eran distrutti.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 3, 288: Siccome freme un feroce cavallo All'uso della guerra esperto e buono,.... Che sbuffa e corre al bellicoso ballo.
Esempio: Mont. Poes. 1, 263: D'altra parte sdegnosa esce del vallo E maestosa la gran donna ibera Al crudele di Marte orrido ballo.
Esempio: E Mont. Iliad. 7, 292: A piè fermo danzar nel sanguinoso Ballo di Marte.
Definiz: § VI. Ballo sul ghiaccio, dicesi Lo strisciare per divertimento sul ghiaccio con calzari armati di certi ferri fatti all'uopo. –
Esempio: Lastr. Agric. 5, 162: Il gelo fu forte e continuato, talmentechè il divertimento del passeggio, o come chiamano ballo in sul diaccio, per i dilettanti durò quasi due mesi nelle diacciaie dintorno alle mura di Firenze.
Definiz: § VII. Ballo tondo. –
Esempio: Not. Malm. 2, 723: Ballo tondo; Specie di ballo che si fa pigliando più persone per le mani e formando così di tutti loro un circolo; che è forse il lat. choreas ducere, da' nostri toscani detto Carolare.
Definiz: § VIII. Ballo si dice anche per Negozio, Maneggio, Impegno, Azione qualunque, specialmente dove sia una certa difficoltà; onde i modi Entrare in ballo, Essere in ballo, Mettersi in ballo, Uscir di ballo, e simili, per Entrare, Essere ec. in un negozio, maneggio ec. –
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 1, 72: E col nome di Dio entreremo in questo ballo con più forte animo che sapremo.
Esempio: Machiav. Pros. var. 8, 195: La impresa diventa sua, e più si approva ire colla insegna sulla gaggia, per la riputazione, e per tirare nel medesimo ballo i Viniziani.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 3: Ed ho gran cura, e spero farlo ormai, Di riposarmi e d'uscir fuor di ballo (parla dell'amore).
Esempio: E Ar. Comm. 2, 161: Poi ch'io mi trovo sol, mi pento d'essere Entrato in ballo.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 215: Chi diceva che Filippo si era messo nel letto per il dolore che non gli bastava l'animo di voltarla [la Cupola], e che si pentiva d'essere entrato in ballo.
Esempio: Salv. Granch. Prol.: Ecco di nuovo, bellissime donne, Il nostro Granchio in ballo.
Esempio: Mei G. Lett. IV, 2, 144: Mi perdoni se io ricuso d'entrar con essi in ballo, pel troppo disavvantaggio che s'ha col fatto loro.
Definiz: § IX. Veglia di ballo, si disse per Ballo solenne dato nelle sere del carnevale, che ora direbbesi comunemente Festa di ballo. –
Esempio: Not. Malm. 2, 723: Così per lo più segue tra la plebe di Firenze, dalla quale nel tempo di carnevale, dopo le cene solite farsi fra' parenti, si dà ne' suoni e si comincia a ballare fra' medesimi; e sentitosi ciò da chi passa per le strade,.... vi concorre altro popolo, e si fa vera veglia di ballo.
Definiz: § X. Ballo di San Vito chiamasi comunemente una Malattia cronica dei nervi, che consiste in movimenti convulsi delle membra, e specialmente delle gambe: così detta, perchè in Germania, dove prima si osservò, coloro che ne erano attaccati solevano recarsi a danzare nella cappella di S. Vito, sperando così di guarirne.
Definiz: § XI. Essere il ballo all'ultima danza, si disse per Essere un fatto qualunque vicino alla sua fine. –
Esempio: Bern. Orl. 17, 66: L'ultimo aiuto a te sola domanda,.... O tu vieni a soccorrerlo, o tu manda, Che 'l ballo è giunto già alla sezza (ultima) danza.
Definiz: § XII. Essere in ballo o Venire in ballo, dicesi per Essere o Divenire il soggetto di un discorso. –
Esempio: Fag. Comm. 1, 239: Come le serve e i servitori sono insieme, i fatti de' padroni son subito in ballo.
Definiz: § XIII. Rendere il ballo, vale Far tornare in ballo, o nuovamente invitare a ballare la persona che aveva invitato. –
Esempio: Buonarr. Tanc. 3, 2: Vo' fare in qualche mo' che se n'addia, S'io son seco alle feste, io vo' invitallo, Ed a lui render la mestola e 'l ballo.
Esempio: Red. Lett. 3, 202: Domenica sera la non rese il ballo al sig. cav. Maffei, e il pover uomo se n'ebbe a morir di dolore.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 549: Rendere il ballo, cioè far ritornar in ballo chi ha invitato.
Definiz: § XIV. Dicesi in proverbio: Quando uno è in ballo, bisogna che balli; e vale: Quand'altri è entrato in un impegno, deve sostenerlo. –
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 532, 2: I dottori, i quali stanno sul decoro dottorale, stimerebbero esser meno che dottori in quel caso che ballassero. Pur ciò è contrario al proverbio, il qual dice, Che chi è in ballo, bisogna ballare.
Esempio: Fag. Rim. 2, 320: Quand'uno a porsi a grande impresa viene, E a tutto costo vuol compirla, dice: Io sono in ballo, ora ballar conviene.