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1) Dizion. 4° Ed. .
SCURITÀ, SCURITADE, e SCURITATE
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SCURITÀ, SCURITADE, e SCURITATE .
Definiz: Astratto di Scuro. Lo stesso, che Oscurità, Privazion di splendore, e di luce. Lat. obscuritas. Gr. σκότος.
Esempio: G. V. 11. 99. 1. Ma perchè fu dopo il merigge al dicrinare del Sole, non si mostrò di scurità, come fosse notte.
Esempio: Pass. prol. Per iscurità di tenebrosa notte (in alcune ediz. si legge oscurità)
Definiz: §. I. Per Pallidezza. Lat. pallor, squallor. Gr. ὠχρίασις, ῥῦπος.
Esempio: Cr. 5. 2. 13. Aggravano il capo (le mandorle) e nutricano la scurità del viso.
Definiz: §. II. Per Difficultà d'intendere. Lat. obscuritas, difficultas. Gr. σκότος, ἀσάφεια.
Esempio: G. V. 11. 19. 3. Possano negli orecchi de' fedeli dubbio, o iscuritade generare.
Esempio: Maestruzz. 2. 5. Della gola ne nascono cinque, cioè isconcia letizia, scurrilitade, immondizia, il molto parlare, e iscurità de' sensi.
Esempio: Coll. Ab. Isac. cap. 49. Scuritadi sopra scuritadi sono li favellari secolareschi.
Definiz: §. III. Per Eccessivo sterminio, o calamità, quasi cosa scura, e orribile a vedere. Lat. calamitas, clades, lues. Gr. ὄλεθρος.
Esempio: G. V. 6. 28. 1. Dissesi per li astrologhi, che la detta scurazione annunziò ec. l'abbassamento, e scuritade, che ebbe la Chiesa di Roma da Federigo Imperadore.
Esempio: Tac. Dav. ann. 2. 45. Ne' Sardiani fu la maggiore scurità (il T. Lat. ha asperrima in Sardianos lues)
Definiz: §. IV. È una scurità; vale È una cosa malagevolissima, e intrigatissima.
Esempio: Salvin. disc. 2. 75. Quindi gli uomini, come al buio brancolando, il finsero, chi una cosa, e chi l'altra, e di unico, e solo, tanti Iddii secondo il loro capriccio ne formarono, che è una scurità a pensarvi.