Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
FOLLE
Apri Voce completa

pag.702


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
» FOLLE
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
FOLLE.
Definiz: Pazzo, stolto, matto, vano. Forse dal Gr. φαῦλος. Lat. stultus, vanus, insanus.
Esempio: Boc. Nov. 96. tit. Vergognandosi del suo folle pensiero.
Esempio: G. V. 12. 19. 1. In questo bollóre di Città, si levò un folle, e matto Cavaliere.
Esempio: Tesoret. Br. Non sie lanier ne molle, Ne corrente, ne folle.
Esempio: Tav. Rit. Le parole di questo folle, non si vogliono tenere a beffe.
Esempio: Dant. Inf. 2. Temo, che la venuta non sia folle.
Esempio: E Dan. Par. 22. Quel frutto, Che fa i cuor de' monaci sì folle.
Esempio: Petr. Son. 280. O caduche speranze, o pensier folli.
Esempio: Tav. Rit. Come, malvagia donzella, pensate voi, ch'io v'ami di folle amore (qui lascivo, e carnale)