Lessicografia della Crusca in rete

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FOLLE
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FOLLE.
Definiz: Add. Pazzo, Stolto, Matto, Vano. Lat. stultus, vanus, insanus. Gr. φαῦλος.
Esempio: Bocc. nov. 96. tit. Il Re Carlo ec. vergognandosi del suo folle pensiero, lei ec. onorevolmente marita.
Esempio: G. V. 12. 19. 1. In questo bollore di città si levò un folle, e matto cavaliere.
Esempio: Tesorett. Br. Non sie lanier, nè molle, Nè corrente, nè folle.
Esempio: Tav. Rit. Le parole di questo folle non si vogliono tenere a beffe.
Esempio: E Tav. Rit. altrove: Come, malvagia donzella ? pensate voi, ch'io v'ami di folle amore? (quì: lascivo, e carnale)
Esempio: Dant. Inf. 2. Temo, che la venuta non sia folle.
Esempio: E Dan. Par. 22 Quel frutto, Che fa il cuor de' monaci sì folle.
Esempio: Petr. son. 279. O caduche speranze, o pensier folli.
Definiz: §. In modo proverb.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 174. E bene ho sempre udito dire: passasi il folle colla sua follía, e passa un tempo, ma non tuttavia (quì in forza di sust.)