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ORCIUOLO.
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ORCIUOLO.
Definiz: Diminut. di Orcio. Orcio piccolo. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 265: Poichè cominceranno ad ammezzare (le sorbe), si deono mettere in orciuoli di terra e empiergli.
Esempio: Pallad. Agric. 157: Le nespole per serbare si colgono che non sieno mezze; le quali nell'arbore lungo tempo basteranno; ovvero in orciuoli impeciati; ovvero appiccate ordinatamente.
Definiz: § I. Si usò comunemente a denotare Diverse specie di piccoli vasi di terra invetriata e più raramente di metallo, che servivano ai più svariati usi domestici; e specialmente, Un recipiente da vino, conosciuto anche col nome di Boccale. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 98: La misura dell'oro è la bilancia, quella dello vino è l'orciuolo.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 209: È maravigliosa cosa a vedere.... le tavole messe alla reale.... ed i bacini, gli orciuoli, i fiaschi e le coppe e l'altro vasellamento d'oro e d'argento, ne' quali noi mangiamo e beiamo.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 167: Quello ferito (un porco) dà in una scanceria tra bicchieri ed orciuoli, per forma e per modo che pochi ve ne rimasono saldi.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 118: Il Gallina dice: Voi dovete essere un gran maestro a Mompolieri.... Rinaldo risponde: Fra' mio, son concagador di boccali, noi chiamiamo concagare quello che voi vedete vi si dipinge su, e boccali quelli che voi chiamate orciuoli.
Esempio: Albizz. R. Commiss. 1, 288: Rappresentai a' Signori l'orciuolo dell'ariento, che mi donò la Reina in Napoli.
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 162: La donna di quella casa.... trovò l'orciuolo, nel quale il beato Giovanni nella sua ultima infermità soleva orinare, con alquanta sua orina.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 131: Non arem troppi stagni o oricalchi, Ma quantità di piattegli e orcioli, Con gufi e assiuoli Dipinti dentro.
Esempio: Cant. Carn. Otton. 64: Guardate qua scodelle e scodellini, Tazze, rinfrescatoj, mezzine e piatti, Orciuoli d'ogni sorte, e orciolini.
Esempio: Bellin. Bucch. 231: Terre da boccali e terre da orciuoli, Terre da scaldavivande, ec.
Esempio: Fag. Rim. 2, 363: Ad ogni detto far bocca d'orciuolo.
Esempio: Guerrazz. Racc. 42: Preso l'orciuolo, fa atto di rovesciarlo dentro la lucerna.... l'orciuolo era vuoto!
Definiz: § II. E semplicemente per Vaso. –
Esempio: Zanell. Poes. 1, 4: Riporta, Psiche, a Venere i suoi doni, Nè di vezzi femmineo desio L'orciuol fatale a scoperchiar ti sproni.
Definiz: § III. E per Tanta quantità di liquido o altra materia quanta ne può contenere un orciuolo. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 363: Disse che la mattina scaldasse un orciuolo di ranno.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 219: Egli ebbono una anguilla viva di circa due libbre, e con questa in uno orciuolo d'acqua se n'andarono ec.
Definiz: § IV. Orciuolo, si usò in varie locuzioni in contrapposto a Uomo, motteggiando sulla differenza tra il vero uomo, cioè di senno, di proposito, o simili, e chi non abbia tali qualità, e che perciò sia piuttosto da paragonarsi a un oggetto dei più vili. E Non conoscere gli uomini dagli orciuoli, si usò per Non avere perspicacia, discernimento, e simili. –
Esempio: Bern. Lett. fam. V. 329: Trovo finalmente ch'è una gran differenzia dagli uomini agli orciuoli.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 259: Tu parli, sai, buon compagno, con uomini, Non con orciuol.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 27: Che non conoscon gli uomin dagli orciuoli.
Esempio: Dat. Cical. III, 1, 165: Aristotile e Teofrasto e molti altri peripatetici asseriscono questo essere una questione insolubile. Oh questi mi paiono uomini e non orciuoli!
Esempio: Papin. Lez. Burch. 132: Orciuolo si dice per dispregio a un uomo stolido e mammalucco.
Esempio: Fag. Comm. 1, 78: Che dote?... Ti pigliava anno senz'essa; ora perchè ha da mutare i patti? O uomini, o orciuoli.
Definiz: § V. Essere come l'orciuolo de' poveri. –
Esempio: Crusc. Vocab. III: Orciuolo.... Esser come l'orciuolo de' poveri: vale Essere sporco e sboccato.
Definiz: § VI. Porre l'acqua negli orciuoli fessi, vale Far cosa di per sè buona ed utile, senza tuttavia ottenerne alcun buon effetto. –
Esempio: Forteguerr. Cap. 168: Il mondo è pien d'ingrati, E si pon l'acqua negli orciuoli fessi, E la farina ne' sacchi sfondati.
Definiz: § VII. Sgocciolare l'orciuolo, si disse per Essere all'ultimo limite della pazienza, Non poterne più. –
Esempio: Varch. Ercol. 75: Traboccare il sacco è quando non ve ne cape più, cioè non si può avere più pazienza: dicesi ancora sgocciolare l'orciuolo, ovvero l'orciolino, e talvolta il barlotto.